Vacanze agli sgoccioli, stavolta per i viaggiatori penitenti riprendere da dove si era lasciato non sarà possibile. Il ritorno alla vita ordinaria comporterà un profondo senso di smarrimento, uno strano senso. Un senso unico. La nuova viabilità, scandita dall’amministrazione capitolina in fretta e furia, proprio durante la pausa estiva, sarà un vero rompicapo e quella strada familiare, percorsa ad occhi chiusi fino a ieri, un rebus.
La parziale pedonalizzazione della piccola porzione di Fori che va da Largo Corrado Ricci a Piazza del Colosseo, voluta a tutti i costi dal sindaco Marino e magistralmente presentata dai cartelloni di Roma Capitale come “la passeggiata dei romani”, obbligherà tutti a “studiare” nuove rotte, a interrogarsi non solo sul senso da percorrere ma anche sul significato di questa manovra. Infatti il pedone, oggi come ieri, dovrà approcciarsi al breve segmento urbano continuando a porre estrema attenzione al passaggio insistente di autobus, taxi, NCC ed altri veicoli autorizzati. Insomma, chi credeva di trovarsi di fronte ad una lunga passeggiata sgombra resterà deluso: la maggior parte dei 1.500 mezzi l’ora che transitavano di fronte al Colosseo prima continuerà a farlo anche adesso.
Anche per le bici niente da fare, nessuna nuova pista ciclabile all’orizzonte, sulla Labicana a senso unico è apparso solo tanto, a dir poco brutto ed ingombrante new jersey. Ad aspettare gli atleti metropolitani la solita penitenza-pendenza del salitone di Colle Oppio, estrema per chi non sia sufficientemente allenato e disponga di una bici qualsiasi (magari quella rispolverata dalla cantina mesi addietro per arginare il caro benzina).
Ma la categoria più penalizzata è sicuramente quella dei residenti, con dozzine di parcheggi spariti ed un congestionamento di traffico e smog nelle vie limitrofe che si profila oltre il limite della vivibilità. Cosa ne sarà, ad esempio, di via Merulana -già più che trafficata in precedenza?
Le reazioni alla nuova viabilità sono state immediate da parte di quei pochi residenti e commercianti rimasti in città ad Agosto. Nel giro alcune giornate sono nate associazioni ed hanno iniziato a farsi sentire, dalla raccolta firme alla mobilitazione. Ultima in ordine di tempo, l’iniziativa del Comitato Commercianti e Residenti Esquilino ha gremito via Merulana di persone incredule ed arrabbiate. “Invece di riqualificare l’Esquilino, vittima di sporcizia, vagabondaggio, criminalità ed abusivismo di ogni genere, il neo-eletto Marino preferisce accontentare le lobby di pseudo-ecologisti e di radical-chic in bicicletta, dimostrando di essere completamente sconnesso dalla realtà che i cittadini romani vivono ogni giorno” tuona Chiara del Fiacco, portavoce del Comitato.
Ma le mobilitazioni estive sono solo l’antipasto di un autunno che si preannuncia caldo e che riparte da giovedì 12 settembre con la manifestazione organizzata dal Comitato di difesa Labicana-Celio, contro la nuova viabilità ma anche per chiedere “che il rispetto delle più elementari norme di sicurezza non venga derubricato” – come precisa Marco Veloccia, presidente del Comitato – “via Labicana e le altre vie interessate dai cambi di senso di marcia saranno attraversate da un flusso di mezzi pesanti ad alto scorrimento, motivo per il quale debbono esserci delle condizioni di sicurezza legate alla protezione dei marciapiedi e dei veicoli leggeri così come previsto dal regolamento di traffico urbano e dal codice della strada”.
A ben vedere, oltre alla biscottata propaganda politica, qualche risultato utile per i romani il nuovo Sindaco l’ha prodotto: favorendo con le sue decisioni la nascita di piccole realtà locali, gruppi umani coesi e partecipati che hanno irrorato nuovamente il tessuto sociale di una città oramai stanca.