Si fa presto a dire Tories in crisi. Ma provate voi a trovarvi in un mare di guai grandi e piccoli, come oggi accade al governo inglese. L’attuale primo ministro non si chiama Margaret Thatcher the iron lady né Cameron il ringhioso e nemmeno Theresa May la lagrimosa che pure era onesta e indaffarata, poi travolta dal clownesco BoJo che teneva per la cavezza un toro Angus e scendeva patetico col paracadute.
Il maharaja lo hanno messo sul trono dell’economia (che poi negli UK è il trono che conta) perché tirasse fuori dalle secche la barca incagliata. Fatica nell’impresa ma sorride sempre. Piace a destra e a manca e anche al cow boy americano, anche se i rapporti Usa UK rimangono tiepidi. Sono in molti nel suo partito a considerare i suoi interventi soft. Provate voi a barcamenarvi fra scioperi fulminanti ordinati dal mastino calvo, capo del sindacato trasporti, quel Mick Lynch, che, se decide, blocca metro e bus, quindi l’economia. E riecco le ondate di sbarchi che preoccupano. Uk non è (ancora) Lampedusa. Mentre i Brits realizzano gigantesche zattere di pronta accoglienza, i “clandestini” annegano a dozzine per volta. Troppe falle nel governo, a cominciare dall’inciampo del ministro della difesa Ben Wallace che adesso si dimette. Wallace, ex militare, prima chiede un botto di quattrini per riarmare l’isola, poi azzarda senza peli sulla lingua: “Zelensky cosa crede, che siamo diventati Amazon? Fai un click e ti arrivano razzi e carri armati pronta consegna…Ci va anche un po’ di gratitudine, che diamine!” E Rischi che si affanna a dire che no, “l’Ucraina ha dato più volte segno di gratitudine”. Non proprio una bella figura.
La casa violata
La notizia ha fatto il giro del mondo: hanno atteso che l’indiano partisse in vacanza con la famigliola verso il paradiso privato californiano e hanno “violato” casa sua, negli UK. Non ci piove che alla Thatcher non sarebbe accaduto, anche perché lei abitava in un hotel. Chi è stato? Quei mattacchioni di Green Peace che protestavano allegramente sul tetto di casa sua con stendardi, teloni neri e slogan recitanti: NO OIL! Motivo del contendere: il permesso rilasciato da Rischi per concedere più di 100 nuove licenze per l’estrazione di petrolio e gas nel Mare del Nord
Ma si può? Lui cerca di salvare l’economia, ma in molti dicono che non pensa alla salute delle generazioni future…in barba al climate change. Al proposito su the Mail on Sunday del 6 agosto: Claire Ellicott: “ll segretario Therese Coffey ha affermato che i conservatori perderanno le prossime elezioni generali se abbandoneranno le politiche verdi… Per vincere le prossime elezioni dobbiamo continuare a dimostrare che ci preoccupiamo per l’ambiente…”.
L’indiano perde ancora punti quando sostiene che è legittimo l’uso dell’aereo per chi ha sempre fretta come lui, anche quando deve andare a bere una birra, c’è chi gli fa notare che è uno sperpero, un biglietto di treno costa solo qualche decina di sterline.
Il nodo Brexit
Rischi si affanna a evidenziare i vantaggi della Brexit, e la ciambella non gli riesce col buco, anche qui qualcosa non funziona, infatti: George Parker su Financial Time del 5 agosto: “Sunak ha invitato i britannici a vedere i benefici della Brexit attraverso il fondo di un boccale, visitando un festival della birra, per parlare di come la libertà dall’UE gli ha permesso di mantenere bassa la tassa sulla birra alla spina nei pub. Ma lontano dalla foto “inebriante”, alcuni deputati conservatori erano molto più concentrati sui meno reclamizzati crolli post Brexit”. Più avanti, Isaac Levido, consigliere per le elezioni dei Tories avverte che sarebbe disastroso combattere le elezioni con gran parte della Brexit irrisolta, avendo affrontato la sfida del 2019 con la promessa di portarla a termine …” cosa che non è stata fatta.
E poi nel sociale, anche se qui direttamente Rischi l’indiano non c’entra, uno scandalo dietro l’altro su temi sessuali che coinvolge scuole esclusive londinesi, Channel 4, e un libro che parla di un pene di donna. L’articolo di Brendan O’Neill The Mail on Sunday il 4 giugno 2023, non richiede commenti, occupa più di due pagine e titola: “Che tipo di mondo impazzito…stiamo diventando quando la frase “IL SUO PENE (di femmina) ” è ormai di uso comune? Per non parlare della Tate Britain Gallery che ospita pubblicazioni fruibili anche dai bambini sul “sesso fluido” da farti rizzare i capelli…
Polvere di tory
C’è dell’altro? Sì, sempre in casa Tory: Ercolino sempre in piedi, alias il ministro Gove, si scusa e chiede perdono per aver fatto uso…a ripetizione della polvere che spopola a Londra. “Giuro che non lo rifaccio…ero giovane” tutto qua? Macché. Sempre in casa Tory l’ex ministro della Sanità nel governo Johnson, un certo Hancock, si sorbisce una spremuta di vermi per essere cool, e acquistare credibilità e audience in una trasmissione tv. Dall’altra parte della barricata c’è il rosso rosa capo dei Labour, che, se fosse meno noioso, avrebbe già vinto.
I Tories fanno qualcosa contro la violenza in crescita? Se lo fanno non si vede: Evening Standard del 3 agosto 2023 in un articolo di Anthony France titola: “La violenza nelle nostre strade e la cocaina vanno di pari passo”. Il sottotitolo: “Come la droga che un tempo era appannaggio della classe media è ora ovunque…Nel testo: “I sequestri di cocaina a Londra sono aumentati vertiginosamente dell’1,576 % in un decennio con più di una tonnellata (!) di droga tolta dalle strade nel 2022…”
E su Evening Standard Martin Bentham titola: “I crimini da arma da taglio a Londra sono aumentati del 16% in un solo anno. E poi 12,700 attacchi e assalti a sfondo sessuale.
E gli elettori che dicono? Su Metro del 7 agosto 2023:
“Ancora una volta la banca d’Inghilterra è stata sostenuta dal governo conservatore, e sembra che il partito laburista persegua la sua politica di addossare l’onere del controllo dell’inflazione sulle spalle della stessa minoranza della popolazione britannica…che ha un mutuo da pagare. I lavoratori più giovani sono colpiti più e più volte da questi aumenti dei tassi di interesse, mentre quelli in pensione confortevole, come me, non devono alzare un dito”
Chris, Stockport
“Penso che la decisione di Sunak di ritardare le prossime elezioni generali potrebbe ritorcersi contro. Entro il 2025 Sir Keir Starmer potrebbe essersi svegliato e iniziare a offrire alcune politiche per il cambiamento, piuttosto che la sua attuale offerta del nulla per cambiare nessuna delle pessime politiche tory che hanno portato la Gran Bretagna al suo stato disastroso…”, scrive
David Reed, London.
“Brava Green Peace!”, scrive Jacqueline, Leeds. “Sunak non merita niente di meno per il suo comportamento vergognoso nel rinnegare le nostre promesse e anzi il nostro dovere di ridurre la produzione e l’uso di combustibili fossili”
Su Evening Standard, 10 agosto 2023 un titolo a piena pagina: “I pendolari avvertono la stretta” e poi: “stanno affrontando un forte aumento delle tariffe ferroviarie, anche se l’inflazione scende”. Nelle pagine interne: “I pendolari ferroviari affrontano un nuovo calcio nei denti con un forte aumento degli abbonamenti”. Direte ma che c’entra? Il governo Tory aveva promesso un cambio sostanziale, una politica attenta alle necessità della gente e invece…ecco che c’entra.
Se poi ci metti la bella penna di Anne McElvoy che su Evening Standard del 8 agosto titola: Jeremy Corbyn è tornato e ha molto in comune con Farage…”. La confusione regna sotto il governo Tory, mentre subdolamente Boris Johnson sorride super spettinato su una sua rubrica a piena pagina sul Daily mail, dicendo quello che gli pare.
E poi ci sarebbe il problema della Giustizia. Così Claire Waxman su Evening Standard del 21 luglio: “Dicono che la giustizia ritardata sia una giustizia negata. Secondo questa metrica, a migliaia di vittime nel nostro paese viene negata la giustizia, e non se ne vede la fine…”
Insomma una barca piena di buchi. Ma ecco l’insperata fortuna di Rischi. Nell’articolo di Jonathan Prinn e Jitendra Joshi su Evening Standard, 11 agosto, che titola: “Il piano economico funziona, afferma Sunak mentre il Pil aumenta dello 0,2%. “Questa è una buona notizia”, ha detto Sunak sui social media. All’inizio dell’anno ho fatto della crescita dell’economia una delle mie massime priorità e stiamo facendo progressi. C’è ancora molto lavoro da fare, ma i dati di oggi dimostrano che il piano sta funzionando”.
Basterà ai Tories per vincere le elezioni? Nello stesso articolo si annota che il numero dei migranti dal 2018 a oggi che hanno attraversato la Manica ammonta a 100.000. “Una cifra scoraggiante che contrasta con le intenzioni del governo di contenere al massimo il flusso di disperati.” E disorienta.