“Warm words mask tough talk on Ukraine and Nato.” Ovvero: Parole calorose mascherano aspri discorsi su Ucraina e Nato, titola l’Evening Standard il 10 luglio. E il giorno dopo Metro apre con: The chuckle brothers, ossia “i fratelli ridacchiano di gusto” riferendosi a King Charles e a Joseph Robinette Biden, il cow boy della Pennsylvania. Una foto li ritrae infatti sghignazzare, mentre una seconda immagine illustra la loro confidenza con una mano del presidente sfiorare la schiena del re.
Sorrisi, pacche sulle spalle e abbracci di amici di vecchia data, eppure qualcosa stona. Vediamo cosa: io ti rifilo una sberla e tu me ne dai un’altra per contraccambiare la cortesia. Per la serie: c’eravamo tanto amati. E i sorrisi? Di facciata. Però sempre a sentire quel vecchio cow boy “la relazione USA UK è forte come una roccia.” E non c’è motivo di credere che fra fratelli di sangue si produca oggi il contrario, in famiglia succede di peggio, anche se per Sunak le patate da far raffreddare non sono poche…
Le notizie sono conosciute. Il noto gaffeur internazionale Joe Biden è venuto a incontrare prima del vertice Nato a Vilnius il maharaja indiano, (ennesima gaffe) chiamandolo “Presidente” oltre al bio re King Charles III. Un pre meeting ostentatamente amichevole per cercare di appianare alcuni contrasti mica da ridere. “Biden a Londra, gli incontri con Sunak e re Carlo: ma la «relazione speciale» non è mai stata così gelida”, titola l’articolo di Luigi Ippolito su il Corriere della sera del 10 luglio. Mentre Ben Quinn corrispondente politico su The Guardian del 9 luglio: “…Quello che sarà il sesto incontro tra Biden e Sunak da quando quest’ultimo si è insediato a ottobre è stato in parte offuscato dalla decisione del presidente Usa di inviare bombe a grappolo in Ucraina, armi vietate da 100 Paesi tra cui il Regno Unito, che detiene attualmente la presidenza di una convenzione che li vieta.
Sunak – con caute affermazioni dice che la Gran Bretagna “ha scoraggiato” l’uso di munizioni a grappolo – .. è probabile che si limiterà a continuare il processo di riparazione dei legami tra Regno Unito e Stati Uniti logorati nel corso della presidenza di Donald Trump e dei premiership di Boris Johnson e Liz Truss.
Le cluster bomb
Biden ha detto che fornire le cluster bomb è stata una decisione molto difficile per lui… l’Ucraina stava finendo le munizioni nel momento in cui le sue forze erano impegnate nella loro offensiva e avevano bisogno di attraversare le trincee russe, ha detto alla CNN.” Per tua informazione : “Questi ordigni non esplodono sempre all’impatto col suolo, rimanendo parzialmente interrati e quindi invisibili e pericolosissimi; molti produttori dichiarano percentuali di malfunzionamenti vicine al 5%, ma durante il conflitto nel sud del Libano per molti di questi ordigni è stato calcolato che le percentuali abbiano raggiunto il 25%, con effetti devastanti sulla inconsapevole popolazione civile…” (Da Wikipedia) Insomma un vero e proprio crimine dagli effetti noti e devastanti e protratto nel tempo.
Tobias Ellwood, deputato conservatore e presidente del comitato ristretto della difesa, ha avvertito che si potrebbe… facilmente vedere la coalizione internazionale di sostegno all’Ucraina iniziare a sgretolarsi, perché saranno in molti ad essere profondamente preoccupati dall’impiego di munizioni che sono state messe fuori legge”, su GB News.” Non so come sia andata l’intenzione degli UK di fornire munizioni all’uranio impoverito (altro crimine).
Biden, anche lui col pallino del bio, incontrerà poi il re, campione di un mondo tutto green, in quella che sarà recepita come una mossa per dissipare le accuse secondo cui Biden avrebbe snobbato la Gran Bretagna per non essere stato presente all’incoronazione del suddetto re. In realtà il vero motivo dell’incontro a Londra è: come far crescere un orto biologico alla Casa Bianca, consigli utili li potrà fornire proprio il re.
Sempre The Guardian: “Entrambi parleranno con i migliori finanzieri e filantropi riuniti al Castello di Windsor per quello che il governo sta progettando un forum di mobilitazione per la finanza climatica. …L’obiettivo è aumentare gli sforzi per sbloccare il capitale privato e incoraggiare gli sforzi che aumentano il sostegno alle economie in via di sviluppo per effettuare una transizione net-zero.”
I Brits per il momento hanno patito una sonora bocciatura per la candidatura al vertice Nato del loro ministro della difesa Ben Wallace. Un dispetto? Qualcuno da queste parti lo pensa sul serio. Al cow boy è andata su per il naso una faccenda: pare ci sia stato malumore per la decisione di Londra di fornire aerei F-16 a Kiev e di addestrare i piloti ucraini senza chiedere il beneplacito alla Casa Bianca: gli inglesi poi hanno trovato decisamente oltraggiosa l’idea di Biden di offrire la guida della Nato a Ursula von der Leyen, attuale presidente della Commissione europea e sempre fresca di pettinatrice. E poi altre faccende come il fronte comune della Gran Bretagna con i paesi baltici e la Polonia per chiedere un rapido ingresso di Kiev nella Nato: Biden ci va con le molle e rimane sul tiepido, fino adesso gli è andata bene giocare sul filo del rasoio con Putin per non scatenare l’inferno, ma premere sull’acceleratore è sconsigliato.
Nella capitale dei Brits però molti sono convinti, soprattutto negli ambienti conservatori, che Biden sia animato da una forte ostilità anti-britannica, da ascrivere alle sue ostentate radici irlandesi. Può essere. I bene informati dicono che al decimo the con biscotti a Windsor abbia sbottato esclamando: “Basta è davvero troppo! Devo rimanere sobrio per il vertice di Vilnius.”
I delinquenti anglo-americani continueranno a far danni, come dalla guerra ispano-statunitense almeno…