Il Circuito di Silverstone, nel Northamptonshire, è la sede del Gran Premio di Gran Bretagna, decimo appuntamento della stagione 2023 di Formula 1.
La mitica pista britannica, con i suoi lunghi curvoni veloci e le medie orarie elevate, è la giusta occasione per far debuttare gli pneumatici con la nuova struttura, più rigida.
La Pirelli porta le mescole dure, nello specifico le C3 (Soft), le C2 (Medium) e le C1 (Hard).
Le prove libere
Max Verstappen conquista entrambe le sessioni di libere del venerdì: le FP1, in 1’28”600 (Soft) e le FP2, in 1’28”073 (Soft).
Nelle FP3 di sabato mattina – in parte su pista umida – il primato è andato a Charles Leclerc, in 1’27”419 (Soft).
Le qualifiche
Anche in qualifica, la pista è leggermente umida, almeno all’inizio.
Lando Norris è primo nella Q1 col tempo di 1’28”917 (Soft).
L’evoluzione repentina del tracciato mette in difficoltà diversi piloti.
Verstappen è davanti a tutti nella Q2, con il tempo di 1’27”702, mentre Perez resta escluso, sedicesimo.
L’olandese è grande protagonista anche nella Q3, soffiando proprio all’ultimo respiro la pole position a Norris che in 1’26”691 aveva mandato in visibilio il pubblico.
Verstappen, in 1’26”720 (Soft) conquista dunque la pole position, davanti alle McLaren di Norris e Oscar Piastri; quarto Leclerc, quinto Sainz, poi Russell, Hamilton, Albon, Alonso e Gasly.
La gara
Per lo stint inziale, tutti vanno sulle medie, tranne Russell, Ocon, Tsunoda e De Vries (Soft), Hulkenberg e Bottas (Hard).
Allo spegnimento dei semafori Norris brucia Verstappen, che si deve guardare anche da Piastri.
L’inglese della McLaren mantiene il primato fino al giro 5, quando Verstappen – sfruttando la scia e il DRS – passa ancor prima della curva Brooklands.
Hamilton compie la stessa manovra su Alonso – al giro 7 – per la settima posizione.
Mentre Verstappen fa l’andatura, Perez ha recuperato qualche posizione (è nono al giro 20), Leclerc si ferma per la prima sosta, in anticipo sui diretti concorrenti; al termine del giro 19, il monegasco passa dalle Medium alle Hard, scendendo da quarto a dodicesimo.
Sainz, invece, si ferma al termine del 26 – anche lui dalle medie alle dure – rientrando dodicesimo, dietro Leclerc e Stroll.
Continuano i pit stop: alla fine della tornata 28, rientrano Russell (da Soft a Medium) e Perez (da medie a morbide); alla fine della successiva, è il turno di Piastri (per le dure), che stava correndo in terza posizione.
Sfruttando la mescola più performante, Russell strappa l’ottava piazza a Leclerc, al giro 31, sorpassandolo – in trazione – all’esterno della curva Luffield.
A rimescolare le carte, almeno parzialmente, ci pensa il ritiro di Magnussen.
Nel corso del giro 33, il danese si ferma lungo il rettilineo di Wellington con il motore in fiamme: è neutralizzazione virtuale e Leclerc ne approfitta per montare un treno di medie.
Con questa mossa, il pilota della Ferrari perde la posizione nei confronti di Perez e di Albon.
Più avanti – intanto è deliberata la Safety Car – ricambiano anche Verstappen (per le morbide), Norris (Hard) e Hamilton (Soft).
Il britannico della Mercedes, al rientro in pista, è terzo, sopravanzando Piastri.
Si ricomincia dal giro 39, con Verstappen primo e Hamilton in pressione su Norris; l’alfiere della Mercedes non riesce però a recuperare su quello della McLaren, bravo a chiudere tutte le linee, nonostante la mescola più dura.
Perez, invece, risale ancora, fino alla sesta piazza conquistata su Alonso, alla curva Stowe (giro 46).
Sofferenza per Sainz – sulle dure usate – scivolato sino alla decima posizione nelle tornate conclusive, tornate di controllo per Verstappen.
Al termine dei 52 giri, la bandiera a scacchi saluta il successo di Max Verstappen, ma il pubblico di casa è tutto per Norris e Hamilton, il secondo e il terzo classificato.
L’olandese conquista anche il punto in più del giro più veloce, siglato in 1’30”275 alla quarantaduesima tornata.
Al quarto posto Oscar Piastri, a completamento della grande giornata McLaren; quinto Russell, sesto Perez (partito quindicesimo), poi Alonso, Albon con la Williams e le due Ferrari di Leclerc e Sainz.
Il prossimo Gran Premio, tra due settimane, sarà quello d’Ungheria.
Mi piacerebbe leggere dei commenti, la cronaca è riportata in molti siti. Ad esempio il deficit motoristico dei propulsori Ferrari (non da ieri) che coinvolge le Alfa Romeo e le Haas, sempre in fondo… Non c’entra la strategia spesso sbagliata nei cambi gomma, ma in vetture che se la cavano nelle prove ed in gara si fan ora superare anche dalle Wiliams…