Nasce il premio giornalistico alla memoria di Almerigo Grilz, primo inviato italiano caduto su un campo di battaglia dal 1945, ucciso in Mozambico nel 1987 a soli 34 anni, mentre stava documentando gli scontri tra i guerriglieri della Renamo e i governativi del Frelimo. Nell’anno in cui Grilz avrebbe compito 70 anni, il centro studi Primo Articolo si è fatto promotore, assieme a un gruppo di amici e colleghi del reporter, di organizzare un premio giornalistico in sua memoria. Rivolto a inviati under 40, capaci di interpretare il giornalismo sul campo di Grilz, caratterizzato da qualità professionale, spirito avventuroso e coraggio, il riconoscimento è stato presentato questa sera a Milano, al Palazzo delle Stelline, alla presenza del presidente del Senato Ignazio La Russa, amico di Grilz, militante del Fronte della gioventù. ”Sono a vostra disposizione, quando ci sarà la premiazione fra un anno, di farla a Palazzo Giustiniani al Senato. Sarà per me un onore metterlo a disposizione”, ha detto La Russa. Una proposta accolta in sala tra gli applausi.
Basta antifascismo a senso unico
“C’e’ bisogno di divincolarsi da certe strettoie che un antifascismo a senso unico ha determinato per lungo tempo e continua, forse piu’ di prima in qualche occasione, a determinare”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel corso del suo intervento al premio giornalistico Almerigo Grilz, plaudendo alla presenza di giornalisti come Toni Capuozzo e Peter Gomez che “politicamente non erano e non sono dalla parte di Almerigo ne’ dalla mia”. Grilz, giornalista e militante del Fronte della gioventu’, venne ucciso mentre si trovava in Mozambico nel 1987.
Toni Capuozzo, che presiede la giuria che assegnerà il premio (membri Maurizio Belpietro, Fausto Biloslavo, Giovanna Botteri, Gian Marco Chiocci, Peter Gomez, Mauro Mazza, Gian Micalessin, Gabriele Micalizzi, Gianfranco Peroncini, Gabriella Simoni e Francesco Semprini) ha definito Almerigo GRILZ ”l’inviato ignoto”.