Nonostante il maltempo e l’allerta meteo, per la Formula 1 questa sarebbe la settimana di Imola, sede del Gran Premio dell’Emilia Romagna.
Chiaramente, la principale attesa non può che essere la Ferrari.
Inizio difficile
Reduce da un inizio di stagione assolutamente complicato, con un solo podio all’attivo – il terzo posto di Leclerc a Baku – la squadra italiana deve riscattarsi.
Imola è una pista molto tecnica, veloce, dunque non sorprende che molte squadre porteranno in Emilia Romagna il primo vero pacchetto stagionale di aggiornamenti.
In attesa di vedere (eventualmente) la nuova Mercedes ‘con le pance’, le attenzioni saranno tutte per Leclerc e Sainz.
I due alfieri di Maranello tenteranno l’impresa, cercando un piazzamento che ridia vitalità all’annata.
Confronti
Effettivamente, le prime cinque gare del 2023 – soprattutto se paragonate allo scintillante inizio di 2022 del monegasco – hanno rimarcato un deciso passo indietro delle Rosse.
Se le Red Bull appaiono difficilmente raggiungibili, non di rado – nei Gran Premi – anche Aston Martin, con Alonso in particolar modo, è sembrata viaggiare su un altro livello.
Considerando che la Mercedes stia continuando a pagare la scelta di una vettura basata sul concetto ‘sidepode zero’ (senza pance), la situazione in Ferrari è dunque complessa.
Stando così le cose, è inutile dire che un podio manderebbe in visibilio tutti i tifosi e gli appassionati.
Tanta energia positiva che certamente sarebbe un segnale: il nuovo corso di Vasseur, infatti, necessita di entusiasmo.
Un entusiasmo che servirà per supportare il lungo e difficile lavoro da portare avanti per rendere nuovamente la Ferrari una scuderia in grado di giocarsela, sempre, per la vittoria.
Capire la vettura
In primo luogo, comunque, la vera incognita resta la SF-23, proprio la vettura in sè.
In effetti, come evidenziato nell’ultima di Miami, più che di tipo aerodinamico, la grande mancanza della Ferrari è stata nella capacità di trovare gli assetti giusti.
Il lavoro sulle altezze e sulle sospensioni ha creato enormi grattacapi.
Da qui, la cronica incapacità di far lavorare gli pneumatici nella giusta finestra di funzionamento, con il degrado che più volte ha assillato i piloti alla distanza.
Le deficienze ‘meccaniche’ vengono evidentemente mascherate in qualifica, sul giro secco.
In gara, però, l’inferiorità sul passo emerge in tutta la propria gravità.
Ottimismo
L’auspicio – oltre agli aggiornamenti – è che i due ferraristi possano trarre il massimo dagli episodi.
Già la temperatura ‘fresca’ potrebbe magari aiutare.
Ad Imola, poi, a rimescolare le carte potrebbero pensarci le nuove qualifiche, con l’obbligo di mescole per ciascun turno del sabato pomeriggio: Hard nella Q1, Medium nella Q2, Soft nella Q3.
La gara si preannuncia come molto incerta.
Sarà la pista, poi, come al solito a dare le risposte.