• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
mercoledì 22 Marzo 2023
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Corsivi

La necessità di ritrovare paradigmi identitari oltre le dicotomie anglosassoni

L'agenda generale sarà noiosamente distorta sull’asse conservatore/progressista, fino alla completa sparizione di un modello sociale e culturale che definiremmo, molto semplicemente, civile

by Giacomo Petrella
18 Marzo 2023
in Corsivi
0
Multipolarismo

Come si esce dall’intellettualismo? Questa è una domanda che rode come un tarlo da parecchi anni. L’area di riferimento delle battaglie politiche che definiamo post-nuova-destra, sembra destinata, infatti, ad un eterno destino di Cassandra. Insomma, possiamo anche saper leggere managerialmente i numeri, la stagnazione trentennale di pil e salari, la sconfitta totale, in termini di produttività ad alto valore aggiunto, dell’Italia nella competizione globale. Poco importa.  Resteremo casi isolati di malcelata lucidità, mentre l’agenda generale sarà noiosamente distorta sull’asse conservatore/progressista, fino alla completa sparizione di un modello sociale e culturale che definiremmo, molto semplicemente, civile.

Questa riflessione nasce dalle parole rubate a Massimo Fini durante una sua intervista a Radio 24: “Io sono un socialista, un libertario, ed un reazionario”.
Sintesi straordinaria che, per chi viene da certe letture, ricorderà le analisi sincretiche di Jean Thiriart. Ma che più realisticamente, racconta semplicemente di una Italia intellettuale cosciente di un proprio modello politico fatto di capitalismo di stato, piccola e media impresa, una cultura collettiva capace di tenere assieme ogni esigenza, alta e bassa, dell’umano.
È in buona sostanza una piattaforma politica basilare. Ma è pur sempre una piattaforma politica se paragonata all’ormai stantio marketing politico che vede Destra e Sinistra non più tanto facce della stessa medaglia, quanto piuttosto vanagloriose espressioni di meccanismi sportivi, hobbystici, di classi (non) dirigenti impegnate a vendere la propria adolescenziale inutilità, come filtro di maturo realismo politico.
L’uscita dall’intellettualismo verso una minima proposta politica, servirebbe poi a non cascare nell’iperproduttivismo editoriale, nella continua implementazione dei meccanismi sistemici (conservatori vs woke) grazie ai quali il modello anglosassone continua a reiterare se stesso trasformando oggi Giorgia Meloni in una nuova Thatcher ed Elly Schlein in una sorta di Ocasio-Cortez. Il che significherebbe anche essere diventati lettori-militanti non più timorosi dell’accusa ridicola di “velleitarismo”; ma gruppi di interessi consapevoli di poter costruire una realtà sociale non per forza fatta di darwinismo economico-sociale o di tecnocratica ridistribuzione della dinamica debitoria.
C’è poi, fuori da qui, cioè da uno spazio mediatico assai ristretto, un pezzo di mondo multipolare disposto a conflitti pesanti creduti dimenticati, pur di reificare questa alternativa; se oggi il solo livello di merci cinesi prodotte supera l’intero Pil (finanza merci e servizi) di Usa e Ue messi insieme, è chiaro che la costruzione dello Stato mondiale passerà per un conflitto non solo militare ma chiaramente antropologico nel suo insieme.
Che in Italia questo dibattito epocale non esista se non nei termini delle ossessive frasi funzionali (siamo fedeli all’alleanza atlantica) è qualcosa di raccapricciante. Soprattutto nel momento in cui le autocrazie tanto odiate mostrano la nascita di una strutturata nuova classe media tecnico-universitaria fedele al percorso dei regimi di riferimento.
In buona sostanza: ci stiamo accorgendo che si aveva ragione a parlare di sviluppo sostenibile del terzo mondo e non di blocchi navali; di nuove forme di economie programmate e non di voucher e turismo; di moneta moderna, piena occupazione e non di disoccupazione strutturale e deflazione salariale.
Queste ragioni non hanno trovato un percorso politico perché pareva che la Storia fosse realmente giunta al termine; forse sarebbe il caso di accorgersi anche qui, oltre cortina, che le cose stanno cambiando, si sono nuovamente messe in marcia.
@barbadilloit
Giacomo Petrella

Giacomo Petrella

Giacomo Petrella su Barbadillo.it

Visualizzazioni: 0
Tags: giacomo petrellaidenttiarimassimo finiparadigma

Related Posts

Giorgia Meloni, la destra (sociale) e la Cgil

Giorgia Meloni, la destra (sociale) e la Cgil

21 Marzo 2023
Giorgia Meloni al congresso Cgil: l’attenzione al lavoro cardine della destra sociale

Giorgia Meloni al congresso Cgil: l’attenzione al lavoro cardine della destra sociale

18 Marzo 2023

Giornale di Bordo. Rileggere Henry de Montherlant, “grande nonostante”, non è un servizio inutile

Elly Schlein e il retroterra dell’ideologia marxista

Giornale di Bordo. Il governo Meloni e le insidie della Schlein

Der Arbeiter 4.0. Perché programmare l’allineamento tra domanda e offerta di lavoro

Giornale di bordo. Fenomenologia di Elly Schlein (farà del Pd un partito radicale di massa)

Oltre la scuola del malessere, la sfida meritocratica per il sistema formativo

Il punto. Le lacune della preside di Firenze e il ravvedimento di Gramsci

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Più letti

  • L’intervista. Cabona: “Sigonella? Craxi con ‘no’ alle ingerenze Usa voleva chiudere il dopoguerra italiano”

    Viaggi&Patrie/10. Cabona: “Ma non abbiate lo sguardo dei neo-colonizzatori, dei maestrini dell’Occidente”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Alain de Benoist: “La questione identitaria e la modernità”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • StorieDi#Calcio. Pietro Michesi il romano de Roma che castigò la Lazio (col Catanzaro)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Giornale di bordo. Fenomenologia di Elly Schlein (farà del Pd un partito radicale di massa)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Elly Schlein e il retroterra dell’ideologia marxista

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Focus (di M.Lavezzo). Il mandato per Putin: la corte penale internazionale ovvero le disavventure della virtù

Focus (di M.Lavezzo). Il mandato per Putin: la corte penale internazionale ovvero le disavventure della virtù

21 Marzo 2023
Quarant’anni dopo i Verdi (in Italia) non sono mai decollati

Quarant’anni dopo i Verdi (in Italia) non sono mai decollati

21 Marzo 2023
Le lacune delle forze armate del Regno Unito e le critiche Usa

Le lacune delle forze armate del Regno Unito e le critiche Usa

21 Marzo 2023

Ultimi commenti

  • Guidobono su Quarant’anni dopo i Verdi (in Italia) non sono mai decollati
  • Guidobono su Focus (di M.Lavezzo). Il mandato per Putin: la corte penale internazionale ovvero le disavventure della virtù
  • Gallaro' su Giorgia Meloni al congresso Cgil: l’attenzione al lavoro cardine della destra sociale
  • Guidobono su F1. Ferrari di male in peggio nel solito trionfo Red Bull
  • Guidobono su Le lacune delle forze armate del Regno Unito e le critiche Usa
  • Guidobono su Focus (di M.Lavezzo). Il mandato per Putin: la corte penale internazionale ovvero le disavventure della virtù
  • pasquale ciaccio su Alain de Benoist: “Distinguere l’Ue dall’Europa e sognare un Nomos della terra multipolare”

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più