Prosperosa, avvenente, provocante ma nello stesso tempo abile nel modo di agire con quel suo atteggiamento sempre spregiudicato. Onizuka Kumako è una donna umorale che ha esperienza della vita quotidiana. Lei, entraîneuse in un locale di Tokyo, è seducente con i clienti e pronta a usare le maniere forti per scuotere gli uomini nelle loro indecisioni. Tante le amicizie, anche nella malavita, amicizie delle quali non si fida mai fino in fondo. La bella Onizuka conosce Shirakawa Fukutaro, un vedovo molto più anziano che si invaghisce di lei e, dopo un breve periodo di seduzione, la sposa. Vanno a vivere nella regione di Hokuriku ma dopo poco, in una piovosa serata di luglio, l’auto alla cui guida c’era la donna, finisce nelle acque del porto. Onizuka viene subito accusata di aver provocato la morte dell’uomo che era con lei per riscuotere l’eredità ma soprattutto il premio di assicurazione sulla vita di Fukutaro. Viene presa di mira dalla stampa locale che la dipinge come un “demone” e la attacca continuamente. Lei si proclama innocente ma sono pochi, davvero pochi, gli avvocati che si dichiarano disponibili a difenderla. Ma la rivelazione di alcuni particolari fa serpeggiare un sottile dubbio nell’opinione pubblica.
Akitani Moichi, giornalista ambizioso, determinato, conduce una campagna di stampa contro la donna e ricostrusice lo scenario del delitto in modo da indurre l’opinione pubblica a condannare la donna, anche alla luce del suo passato non proprio limpido. L’avvocato che difende Onizuka teme di non riuscire a dimostrare l’innocenza della donna e chiede l’intervento, nel collegio difensivo, di un famoso avvocato di Tokyo. Ma nella narrazione di Matsumoto Seicho (1909-1992) emerge sempre più ampio il dubbio, che supera lo svolgersi degli eventi e imprime una sorta di contraccolpo nei personaggi coinvolti. Il giornalista spera che la donna venga condannata temendo, di volta in volta, una sua eventuale possibile vendetta in caso di assoluzione. L’inchiesta prosegue per tre anni, l’opinione pubblica si nutre di dubbi, il giornalista vive con sempre maggiore ansia lo svolgersi dei fatti e un nuovo avvocato d’ufficio rovescia la prospettiva del caso. In questo breve romanzo, che potremmo definire un “giallo psicologico”, uscito in prima edizione in Giappone nel 1982, Matsumoto Seicho gioca sulla variabilità delle opinioni, sul dubbio che mina le certezze, sulla difficoltà di fissare il perimetro certo delle responsabilità di Onizuka: Nonostante la donna abbia una passato turbolento. Il coinvolgimento dei personaggi della narrazione sembra, specie verso la fine, estendersi e ampliarsi fino a toccare il lettore facendo mutare la percezione delle colpe e della trama.
*Il dubbio, di Matsumoto Seicho, Adelphi ed., pagg. 133, euro 16; (trad. di Gala Maria Follaco)