Come se non bastassero attriti e annose dispute. Scozia e Gran Bretagna ai ferri corti (ancora) in un inedito contenzioso che rischia di gettare altra benzina sul fuoco sulle loro già roventi relazioni. La “diatriba” ha già coinvolto il versante politico. Scozia e Inghilterra danno la stura a problematiche spinose su temi sessuali, che riguardano un po’ tutti, (ne sa qualcosa J.K. Rowling).
Libby Brooks il 22 dicembre 2022 su The Guardian:
“Il governo scozzese ha salutato una “giornata storica per l’uguaglianza” dopo che gli MSP hanno approvato piani per rendere più facile per le persone cambiare legalmente il proprio genere, estendendo il nuovo sistema di autoidentificazione ai ragazzi di 16 e 17 anni. Il disegno di legge sulla riforma del riconoscimento di genere elimina la necessità di una diagnosi psichiatrica della disforia al fine di ottenere un certificato di riconoscimento di genere…
Mentre Caterina Giojelli il 17 gennaio 2023 su Tempi.it: “Il governo britannico ha bloccato la riforma del riconoscimento di genere di Nicola Sturgeon approvata a dicembre dal parlamento scozzese. L’amministrazione Sunak si era detta più volte «preoccupata» dalle conseguenze del Gender Recognition Act e ha optato per un’azione diretta…
La premier scozzese, ha definito l’intrusione «un attacco frontale al Parlamento…e alla sua capacità di prendere decisioni su materie che gli competono»…Il tema è serissimo e ha poco a che vedere con gli slogan sui diritti delle persone trans e molto con l’Equality act e le leggi del Regno Unito. Dove numerosi sondaggi condotti nell’ultimo anno confermano che la quasi totalità degli inglesi si oppone convintamente al self-id, l’impopolarissima autodichiarazione di genere approvata dal parlamento scozzese per consentire a chiunque abbia più di 16 anni…di essere trattato dalla legge” come si sente di essere: “ovvero come una donna, e viceversa…
A preoccupare gli inglesi…sono i rischi concretissimi di abuso: una cosa è cancellare la “donna”, affibbiare la pecetta politicamente corretta di “menstruator”, “persone con la cervice”, “possessori di vagina” al genere umano, altro è spianare la strada a una forma di “turismo di genere” che consentirebbe ai maschi biologici di approfittare del nuovo status per beneficiare di sussidi, frequentare spazi riservati alle donne, o peggio, consentire ai detenuti, stupratori compresi, di chiedere il trasferimento nelle carceri femminili o ottenere una riduzione della pena.”
Sonia Gallego il 20 gennaio 2023 su aljazeera.com:
“Scotland head for showdown as gender debate rages. In an unprecedented move, London has used its powers to block Scotland’s gender reform bill…”
La “panoramica” di Wikipedia: “Nelle diverse culture un 3° o anche un 4° genere può rappresentare cose molto diverse. Per i nativi delle Hawaii e di Tahiti, quello denominato Māhū è uno stadio intermedio tra uomo e donna, ovverosia una “persona di genere indeterminato“. La tradizionale figura del “Diné” tra i Navajo degli Stati Uniti sud-occidentali si vede riconosciuta in almeno 4 generi: donna femminile, donna maschile, uomo femminile e uomo maschile, …i fa’afafine della Polinesia e le “vergini giurate” (burrnesh) dell’Albania…In vaste aree dell’Africa subsahariana una donna può essere riconosciuta come un “marito-donna” la quale gode pertanto di tutti i diritti e il privilegio assegnati agli uomini…
Gli Hijra indiani sono uno dei gruppi di subcultura riconosciuti e socialmente accettati in quanto esseri esemplari di “terzo genere”; questo fatto può anche rappresentare il risultato della nozione di reincarnazione…”
Forse non sono note nei particolari, le polemiche e il vergognoso scandalo che ha coinvolto migliaia di bambini inglesi causando la chiusura della gender clinic Tavistock che trattava i minori con farmaci sperimentali. Evento criminale per le sue implicazioni sociali e umane. Su The Times un articolo di Lucy Bannerman il 10 marzo 2022 titolava: “Tavistock gender clinic non è sicura per i bambini, il rapporto rileva che l’unico servizio specializzato in Inghilterra per i giovani che si identificano come transgender è messo sotto accusa in un rapporto della Sanita nazionale”
“Keira Bell, a former Tavistock patient, began taking puberty blockers at 16 and by 20 had undergone a double mastectomy. She now regrets the transition and lives as a lesbian woman”
E in Italia che succede? Francesco Bertolucci su linkiesta.it titola: “I problemi quotidiani delle persone transgender in Italia”. Nell’articolo: “Appena si parla di noi, si parla di teorie del gender. Ci hanno disumanizzato. Non persone ma teorie. Noi siamo persone con bisogni concreti ma i nostri corpi non sono previsti. Siamo un problema”.
Christian Leonardo Cristalli, presidente dell’associazione Gruppo Trans di Bologna, non usa mezzi termini per parlare della situazione delle persone transgender in Italia…Nel Belpaese si stimano ad oggi, almeno mezzo milione di persone che non si riconoscono nel genere o sesso che hanno alla nascita, individui comuni di tutte le età e di ogni fascia con bisogni specifici che, a prescindere da come la si possa pensare, non possono essere ignorati né dalla società né dallo Stato…” .
Sprovvisti di titoli per inoltrarci nel ginepraio di pro e contro, polemiche, denunce, minacce, intimidazioni e prese di posizione, avanziamo un solo quesito: perché il numero di persone trasgender è in vertiginoso aumento? Quali le cause che conducono a situazioni di gran disagio, fonti di paure, vergogna e devastanti conflitti?
Julius Evola in Cavalcare la tigre: “(…) Dobbiamo affrontare le conseguenze del fatto che la famiglia ha cessato da tempo di avere un significato superiore, o di essere cementata da elementi viventi che vanno oltre il semplice individuo. Il carattere organico e, in una certa misura, “eroico” della sua unità, presente nel passato, è andato perduto nel mondo moderno, così come la residua patina di sacralità dell’istituzione… Di questo passo uno dei principali obiettivi della famiglia, la procreazione, si riduce alla mera propagazione insensata della continuazione del sangue… Come potrebbe la famiglia continuare ad avere un centro fermo, vincolante, nel suo capo naturale, il padre; oggi ne è così spesso estraniato, anche fisicamente, quando il meccanismo pratico della vita materiale lo allontana da essa, in una società intrinsecamente assurda? Quale autorità può avere il padre, in particolare…È più di un’osservazione umoristica che i genitori sono “un male inevitabile” per i bambini moderni. La nuova generazione vuole che i genitori “si facciano gli affari propri” e non si intromettano nella vita dei propri figli, poiché “non capiscono” anche quando non c’è assolutamente nulla da capire… Pertanto, la privazione di ogni significato più alto della famiglia in una civiltà materialista e avvilita è anche una delle cause dell’estremismo della generazione bruciata…” .
Troppo whisky e uomini che portano la gonna senza mutande fa male, evidentemente…
Da una che di cognome fa “storione” che puoi aspettarti…