Dopo la battaglia delle urne, c’è quella dei talk show. Alle elezioni ha vinto la destra, in tv la sinistra asfalta tutti. Anche perché il fronte di chi racconta la politica con spirito libero e anticonformista è sostanzialmente sguarnito, o presidiato da pochissime voci competitive (quando hanno spazio nei salotti video).
Chi ha seguito una recente puntata di Otto e mezzo con Marco Travaglio e Massimo Giannini, agevolati dalla conduzione di Lilli Gruber, ha rilevato con evidenza che i due direttori-opinionisti hanno esposto – sostanzialmente senza essere incalzati da alcuna presenza dissonante – una versione tetra dell’avvio della stagione di governo di Giorgia Meloni. In questi duelli o si combatte “con ritmo” o si capitola. E troppo spesso si registrano monotesi, versioni monolitiche delle ricostruzione dal Palazzo…
Ora, ognuno fa quel che può, ma urge una riflessione su come garantire pluralismo, un controcanto necessario o indispensabile rispetto al giornalismo legittimamente fazioso, e uno sguardo realista rispetto al primo governo politico dopo undici anni. Tutto questo oltre le performance del telegiornalismo populista, che almeno danno spazio ad un pezzo di Italia disprezzata dai soliti salottieri…
Rinunciare a portare una opinione differente – con chi può farlo – anche nello spazio mediatico avrà effetti devastanti sulla tenuta sociale del nuovo esecutivo. Qualcuno batta un colpo. Lo diciamo sommessamente.
Secondo me invece occorre mantenere il nostro stile. A parte che certi salotti registrano ascolti molto bassi, ma vorrei aggiungere che il risultato di questi “confronti” è stato che la gente elettoralmente ha premiato chi urla meno e chi si rende meno saccente o aggressivo. Bisogna “battere un colpo” a livello generale, questo sì, soprattutto contrastando l’occupazione gramsciana della cultura da parte della sinistra, non soltanto in TV.
Sarebbe facilissimo risolvere queste rappresentazioni forvianti,moralmente violente ed a senso unico, essenzialmente antidestra.Dandoci una falsa libertà negandoci la vera..Basterebbe per legge non poter divulgare non più di mezz’ora di pubblicità al giorno rai compresa.Dimezzare tutti gli stipendi di tutti gli addetti RAI,fine dei privilegi e ritorno all’essenzialità..
La televisione è solamente uno specchio della società Gli ascolti, nella TV in chiaro, pare premino l’intrattenimento più leggero , non certo i talk show politici. Questi ultimi vengono visti , solamente, da chi non deve essere convinto perché una idea ce l’ha già
Se così non fosse , e la TV avesse più capacità di manipolazione psicologica o emotiva non avremmo le pay TV , l’astensionismo come partito della maggioranza assoluta, una sinistra allo sbando e senza idee e una Meloni futuro premier
La battaglia culturale da combattere sarebbe ben altra
Ma , sono convinto, sarà persa senza neanche combattere
Il problema risiede anche nel fatto che, al di là dell’accordo elettorale, ci sono troppe idee, retroterra, sensibilità poltiche differenti, assai diverse. La Meloni potrà governare , forse, solo se attuerà una politica sostanzialmente simile a quella del PD, anche se non mi piace per nulla…
Vorrei tanto che la Meloni tenesse duro nelle sue legittime scelte nella costruzione del governo, e non si facesse troppo influenzare dal mercanteggiare dalle sue due zavorre di cordata.Eviterebbe di fare la stessa fine di Alemanno nel lungo andare..La Russa sarebbe perfetto alla presidenza della Camera, personalmente sarebbe una grandissima goduria..
Senato..Beg Pardon..
Bene La Russa (ahimè interista…). Ma Forza Italia, come temevo, si mette di traverso alla Camera e per il Governo. Col vecchio Berlusca governare sarà un’impresa, una costruzione che ogni giorno può franare. Ci potrà essere un vero governo di centro-destra, speriamo, solo il giorno che il piazzista di Arcore si sarà tolto dai cabasisi… e che la mezzana sarà restituita al suo alveo naturale…
Ferna. Basta Rai di Stato, basta canone, basta falso servizio pubblico. Privatizziamola e basta.
Intanto il governo, se governo sarà, della coalizione vincente di Giorgia Meloni parte malissimo, con La Russa eletto Presidente del Senato con i voti determinanti dell’opposizione di centro-sinistra (e nulla è gratis in politica, ovviamente), giacchè Berlusconi pare aver precocemente dichiarato guerra alla Meloni e sostenendo a spada tratta la Ronzulli ministro. Come se ne esce? Berlusconi è un decrepito perdente, psicologicamente asservito alle sue badanti e mezzane, che ancora non ha assimilato la sconfitta (rispetto a quando il suo partito era maggioranza nel Paese) e rischia di diventare il sabotatore n. 1 di una Meloni che ha certo ragione nel caso specifico, ma che forse dovrebbe non essere troppo rigida, se vuol fare sul serio un governo efficiente. Nel quale, piaccia o no, ha bisogno dei voti di Forza Italia.
Che piacere vedere i sinistroidi rivolgersi a La Russa (con la sua storia). Grazie signor presidente..
Per ammorbidire il Berlusca bisogna colpirlo nel salvadanaio,come farlo!? Permettendogli 30 minuti di pubblicità al dì,se sfora milioni di multa immediata senza appello, così come per la sette. Non è assolutamente vero che la TV non è la maggiore responsabile del decadimento sociale nostro e supportando a governanti di usurpare il potere senza aver vinto il suffragio popolare ed innalzando nullità assolute in termini politico
.La Meloni dovrà fare pulizia e mettere competenze al di fuori da servilismo politico,cosa che lei sottolinea sempre,e non solo per la TV.
Ho una vaga sensazione che vedendo il comportamento da senilità galoppante del Berlusca,si stia facendo un pensierino sul duo Calenda Renzi.Forse le mie sono solo cattive fantasie..
Forza Italia ha fatto una doppia figura di melma: hanno disertato l’aula per fare un dispetto e sono stati rimpiazzati dai “franchi soccorritori”. Quindi: 1 – si sono dimostrati affamati di poltrone; 2 – sono risultati superflui. Temo che questo partito creerà problemi al governo (ormai Forza Italia è un partito di centro che guarda a sinistra, sono culturalmente macroniani).
Forza Italia è un vuoto a perdere. Ma bisognerebbe inglobarli, non lasciarli ad altri.
Ma che titoli avrebbe la Rinzulli per essere ministro della National health!! Alberto Zangrillo, oltretutto amico del Berlusca avrebbe senz’altro titoli all’altezza di poter assolvere tale commitment..Qualcuno può spiegare al Berlusca tra un pisolino e l’altro che ci vorrànno persone competenti per fare funzionare almeno decentemente il tanto
Criticabile servizio sanitario..
Specialmente in materia etica Forza Italia è “progressista”, che differenza con il discorso identitario di Fontana… Se continuano così, non sono più neanche liberali ma diventano *liberal*, lasciando scoperto lo spazio liberal-conservatore (stile tories) che potrebbe venir coperto proprio da Fratelli d’Italia. Comunque, come è già stato detto, sarebbe meglio inglobare FI anziché lasciarlo in balìa dei centristi. Vergognoso poi il foglietto di Berlusconi con le offese alla Meloni, soprattutto se fatto vedere volutamente, in modo cioè che i media potessero leggere.
Caro Ferna. Renza e Calenda non sono idioti e non daranno un appoggio neppure esterno alla Meloni. Perchè dovrebbero farlo? Quelli fan politica in proprio, semmai cercando di approfittare delle divisioni degli avversari per incunearsi tra loro a scopo distruttivo…
Fontana non è stata una buona scelta, temo. Le lancette dell’orologio non girano all’indietro. ‘Indietro non si torna’, proclamava Mussolini nel 1922 ai nostalgici dell’Ancien Régime…
Guidobono, non c’è un indietro e un avanti, c’è un Sempre. Categorie quali “indietro” e “avanti” lasciamole alla sinistra (sono sintomo di un approccio utopico e ingenuo che non appartiene a noi realisti). Per quanto concerne Fontana: il suo identitarismo, la sua esaltazione delle diversità e la sua critica all’omologazione devono essere apprezzati anche dai non cattolici.
FI è ormai quasi il nulla, ma purtroppo residualmente conta ancora qualcosa, e bisogna usarlo bene quello strumento, non regalarlo. Berlusconi è pronto a tutto per i suoi piccoli interessi di bottega in liquidazione…
Felice,la Meloni si è conquistata il supporto popolare che va ben oltre la conta dei voti, ed ha stimolato curiosità negli ambienti di potere internazionali.Se riuscirà portare a termine le sue prospettive di visioni sostanziali e dimostrando oggettivamente che non è affatto quel che i chierici della sinistra l’hanno propagandata.Bene la realtà politica cambierà radicalmente ed in quel caso non ci Sarà più trippa per gatti per molto tempo avvenire.Questo i due aspiranti affabulatori sanno benissimo e con il loro essere concavi o convessi in conformità degli eventi saranno imprevedibili qualunque siano le folate di vento..
Paleolibertario. Il ‘sempre’ è una categoria spirituale, aprioristica, astorica, antidarwiniana. Padronissimo di crederci, ovvio, ma il cattolicesimo politico ha fatto il suo tempo, a destra con il ‘non expedit’ di Pio IX come poi a sinistra (i popolari e democristiani alla Don Sturzo, De Gasperi, La Pira, Dossetti, Moro, Zaccagnini ecc.). Le convinzioni personali sono legittime, ma meno esternarle fervorosamente quando si è parte di un partito e di una coalizione (si spera) di governo, quando cioè possono acquisire una valenza normativa attraverso leggi e regolamenti… Si può essere dell’Opus Dei o di quel che si vuole, ma su quelle basi non ci può essere un’aggregazione politica vera, cospicua. Io sono un liberal-conservatore agnostico, che rispetta la religione sino a quando la religione non manifesti la pretesa di regolare la mia vita. Sono anche a favore di eutanasia e suicidio libero assistito per sola comprovata volontà dell’interessato ecc… Capirai, quindi, che per me Fontana è inesorabilmente ‘indietro’…
Sì, Ferna, ma non si governa col 26% anche se sono tanti voti.