L’area della destra non conforme sta prendendo una svolta interessante. Sulla scia dei lavori di Stefano Vaj, di Adriano Scianca attualizzatore di Gentile e Faye, l’intuizione matematica targata Evola+Marinetti sta restituendo una certa dose di ottimismo dopo anni di monotonia.
Anche da un punto di vista squisitamente politico, la scelta non è da sottovalutare nel momento in cui i laureati benestanti di tutto il mondo, i figli rentier dei boomers pensionati, votano assieme ai genitori ed in pianta stabile, in senso tecnicamente ( e tecnologicamente) reazionario, i partiti liberal e di sinistra.
Il tema alla Blade runner, insomma, di una tecnica a mobilitazione totale, liberata dal modello del faraonato liberista (il tecno-barbaro vs Bill Gates), riporta la scintilla prometeica nuovamente in quella destra sociale e rivoluzionaria nata con la Konservative Revolution.
Paradosso politico ulteriore, la liberazione della tecnica torna protagonista nei circoli intellettuali neo-post-fascisti, proprio mentre il post-fascismo va al potere in nome della conservazione e della moderazione.
Cosa manca allora? Beh come sempre la gente, le masse. A cui non sarà facile spiegare come il viso pacioso di Pillon sia in realtà l’altra faccia della fine della storia.
D’altro canto siamo difronte ad una bella e colta riedizione dello sfondamento a sinistra intuito da Pino Rauti dopo decenni di sterile tradizionalismo.
La formula è, dunque, quella giusta. Ma per essere applicata politicamente necessità di corpi, lavoratori, e soldati in cui downloadare questa volontà di potenza 4.0 attraverso un populismo viscerale, arrogante, spiritualmente violento, che non si accontenti di dimostrare in modo illuministico, dialettico, di aver ragione ma che la ragione se la possa, prometeicamente, andare a prendere.
Nella cosiddetta Konservative Revolution ci mettono Thomas Mann come Ernst von Salomon! Ergo, è solo una sigla onnicomprensiva, come la generazione del ’98, del ’27, come l’Operazione Odessa, il Piano Condor, le trame della P2 ecc. ecc. Ideologicamente il fascismo era una sovrapposizione alquanto sbrigativa di tante cose diverse, e talora cangianti, sperando di convertirsi in un vero Melting Pot … Adesso che Giorgia Meloni ha vinto, in nome del conservatorismo liberal-nazionale, smettiamola di farci del male ritirando in ballo il solito Evola o qualche baggianata fascio-bolscevica alla Limonov…
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Quella non era destra. Era casino intellettual-politico fantasioso e disorganizzato!
Nella cosiddetta Konservative Revolution ci mettono Thomas Mann come Ernst von Salomon! Ergo, è solo una sigla onnicomprensiva, come la generazione del ’98, del ’27, come l’Operazione Odessa, il Piano Condor, le trame della P2 ecc. ecc. Ideologicamente il fascismo era una sovrapposizione alquanto sbrigativa di tante cose diverse, e talora cangianti, sperando di convertirsi in un vero Melting Pot … Adesso che Giorgia Meloni ha vinto, in nome del conservatorismo liberal-nazionale, smettiamola di farci del male ritirando in ballo il solito Evola o qualche baggianata fascio-bolscevica alla Limonov…