Il filosofo e politologo russo Aleksander Dugin, considerato molto vicino al presidente russo Vladimir Putin e padre di Darya Dugina, uccisa lo scorso agosto in un attentato a Mosca, è stato sanzionato dall’Unione Europea che lo ha inserito nell black list continentale contenuta nel pacchetto delle nuove misure contro la Russia per la guerra in Ucraina approvato dal Consiglio Ue.
Dugin, come riporta la Gazzetta ufficiale Ue, è accusato, tra l’altro di aver ‘ideologicamente e teologicamente giustificato l’annessione della Crimea e la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, vedendola come una ‘liberazione’ dell’Ucraina dall’influenza occidentale’.
L’Unione europea, con questo atto, ha ampliato l’elenco delle persone ed entità sanzionate perché starebbero agevolando o promuovendo l’invasione russa dell’Ucraina.
Il Cremlino sulle rivelazione Usa in merito alla morte di Dugina
La constatazione che l’intelligence Usa riconosca il coinvolgimento di Kiev nell’omicidio di Daria Dugina “è un segnale positivo”. Lo afferma, secondo Tass, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov dopo che sul Nyt è apparso un articolo secondo cui la figlia di Dugin, secondo l’intelligence americana, è stata uccisa da infiltrati ucraini in Russia.
I servizi segreti statunitensi ritengono che il governo ucraino abbia autorizzato l’attentato costato la vita nello scorso agosto alla giornalista russa Darya Dugina: è quanto riporta il quotidiano The New York Times, citando fonti governative americane. Un rapporto in tal senso sarebbe stato fatto circolare all’interno dell’Amministrazione Biden la scorsa settimana; Washington da parte sua non era coinvolta né a conoscenza dell’operazione, alla quale si sarebbe nel caso opposta.
Secondo il Nyt l’Amministrazione statunitense si sarebbe di fatto lamentata presso Kiev della mancanza di trasparenza in merito alle operazioni sotto copertura, in particolare quelle destinate a svolgersi in territorio russo.Dugina è stata uccisa da un’autobomba al termine di un evento al quale partecipava anche il padre Alexander Dugin, considerato un ispiratore delle politiche del Cremlino e che secondo una parte dell’intelligence statunitense sarebbe stato l’effettivo bersaglio dell’attentato.
Ma non è bastato fargli fuori la figlia?
La polizia orwelliana lavora 24 ore su 24…. Ma come facciamo ad essere d’accordo con questa UE, con la baronessa germanica e quei 2 altri fessi della trojka che spacciano pesce marcio peggio di pescivendole sgangherate?
Se Biden cercava la strada buona per scatenare la terza guerra mondiale, l’ha trovata. Peccato che, come diceva Einstein, la quarta si combatterà con le clave.
Biden è un vecchio scorreggione assonnato. Pericolosissimo. Bisognerebbe che qualcuno dei suoi lo capisse e lo facesse fuori….
Zelensky chiede 57 miliardi di dollari! Ma non serve a nulla, a nessuno, anzi il contrario, vincere ‘artificialmente’ un conflitto per ‘conto terzi’. Neppure ai terzi, ovviamente. Cecità assoluta di Stati Uniti ed alleati/áscari europei… Sempre che Putin non cominci a sganciare ordigni nucleari. E lì sarebbe poi quasi impossibile venirne fuori. Oggi ancora si potrebbe.