L’obiettivo è arrivare a 5mila abbonamenti entro l’anno, aveva detto a Prima Mattia Feltri al lancio, il 19 gennaio, della versione pay dell’HuffPost. Ma il quotidiano online di Gedi ha bruciato i tempi, raggiungendo questo traguardo già il 30 giugno.
“Nel primo mese abbiamo raccolto 2mila abbonamenti, evidentemente lo zoccolo duro dell’HuffPost, poi una crescita costante. E circa l’80% degli utenti ha scelto l’abbonamento annuale o biennale, a 50 e 70 euro, mentre non supera il 20% chi ha preferito l’offerta di 3,50 euro al mese”, racconta il direttore.
Feltri: approfondimento strada da seguire
I punti di forza dell’HuffPost sono da sempre la politica italiana, l’economia e la politica estera. “Ma soprattutto l’approfondimento che con i nostri esperti e collaboratori facciamo su questi temi, con pezzi che possono arrivare fino a 15mila battute”, spiega Feltri. “Si è spesso detto che su Internet le persone cercano un’informazione veloce e tutto sommato superficiale, la nostra esperienza però contraddice queste credenze. L’HuffPost è un quotidiano online che richiede un minimo di impegno di lettura, pensavamo che quella dell’approfondimento fosse la strada giusta e questi dati ci confermano che lo è e che ormai le persone sono disposte a pagare anche per una buona informazione online”.
Meno traffico, ma più pubblicità
Naturalmente il traffico è diminuito, circa del 40%, e attualmente gli utenti unici sono tra i 300mila e i 400mila al giorno, precisa Feltri. Ma questo calo non ha avuto ripercussioni sulla raccolta pubblicitaria, anzi: la concessionaria Manzoni quantifica in oltre il 20% la crescita di fatturato nei primi sei mesi di quest’anno.
“Segno che i clienti hanno capito che i nostri non sono lettori volatili”, sottolinea Feltri.
Investimenti futuri
Se la decisione di Gedi di trasformare dopo nove anni l’HuffPost in un quotidiano online a pagamento era una scommessa dall’esito incerto, l’attuale andamento fa ben sperare in una chiusura dell’anno con un bilancio in attivo
e quindi con la disponibilità per nuovi investimenti.
“L’obiettivo era e rimane fare di questo giornale un’impresa con un attivo strutturale e costante”, chiarisce Feltri.
“Stiamo rafforzando il nostro apparato multimediale, soprattutto i podcast che hanno un buon successo. A breve pubblicheremo un podcast dell’astrofisica dell’Esa Ersilia Vaudo Scarpetta che ci porterà in viaggio attorno alla Stazione spaziale dove ora si trova Samantha Cristoforetti. Il mio sogno però è arrivare a produrre dei documentari. Lo considero un passaggio importante per l’informazione digitale perché dei documentari, anche di pochi minuti ma autoprodotti in maniera mirata, possono e devono avere lo stesso valore di approfondimento giornalistico di un articolo scritto”.
Il successo di Fintech
Nella struttura informativa dell’HuffPost occupano una casella importante i canali verticali, e tra questi spicca per
l’interesse che suscita (tanto degli utenti quanto degli investitori pubblicitari) Fintech. “È stata un’idea del condirettore Gianni Del Vecchio, parla di tutto ciò che ruota attorno ai pagamenti online e dimostra come si possa intercettare con successo anche una tendenza di nicchia”, osserva Feltri.
Lo scorso anno Fintech è stato protagonista del primo evento organizzato da HuffPost che ha chiamato a raccolta alla Borsa di Milano il mondo dell’imprenditoria digitale e anche esponenti della politica per un confronto su un settore sempre più cruciale in campo economico. E quest’anno si replica, all’inzio di dicembre.
10 anni di HuffPost
Ma il 2022 è soprattutto l’anno in cui l’HuffPost festeggia il suo decimo anniversario. “Sarà una tre giorni, dal 16 al
18 settembre, realizzata in partnership con Caffeina, la digital agency di Filippo Rossi, a Viterbo, città dove Caffeina organizza dal 2006 il proprio festival culturale”, anticipa Feltri. Una grande kermesse, intitolata ‘Huffestival 10 anni di futuro’, con molti ospiti tra i quali Francesco Piccolo, con lo spettacolo tratto dal suo libri ‘Momenti di trascurabile felicità’, i collaboratori e le firme del quotidiano, i vertici di Gedi e naturalmente Lucia Annunziata, anima e direttrice dell’HuffPost fino al gennaio 2020. (da Prima comunicazione)