Roma, 1 giu. – Edifici illuminati di rosso in Irlanda del Nord per celebrare i passi in avanti registrati per il riconoscimento ufficiale e la tutela legale della lingua gaelica irlandese, contenuti in un disegno di legge che il governo della Gran Bretagna ha fatto approdare in Parlamento la scorsa settimana, dopo anni di campagne della società civile.
Pochi giorni dopo l’approdo della bozza di legge, il cosiddetto Identity and Language (Northern Ireland) Bill, di cui si prevede l’approvazione definitiva anche se i tempi necessari non sono ancora stati definiti, alcuni edifici istituzionali del distretto di Fermanagh e Omagh verranno illuminati di rosso nei prossimi giorni. Questo è infatti il colore simbolo della campagna per il riconoscimento dell’irlandese, la “An Dream Dearg”, letteralmente appunto “Il sogno rosso”.
Sempre di rosso si era tinto il centro della capitale Belfast una decina di giorni fa, quando oltre 10mila persone, stando a quanto riferisce l’Irish Times, erano scese in strada per chiedere un’accelerazione nell’iter di approvazione della legge.
Tra gli slogan scanditi dagli attivisti – allievi delle scuole, esponenti di organizzazioni comunitarie e di associazioni sportive – anche “tir gan teanga, tir gan anam”, ovvero “un Paese senza lingua è un Paese senza anima”.
Fra le misure comprese nella norma, che è stata presentata al parlamento dal Segretario di Stato per l’Irlanda del Nord Brandon Lewis, anche la creazione di nuove strutture pubbliche come “l’ufficio per l’identità e l’espressione culturale”, volto alla difesa del pluralismo linguistico e culturale, e una commissione per proteggere il gaelico irlandese e per istruire a riguardo la pubblica amministrazione.
Pßdraig Ó Tiarnaigh, portavoce della campagna An Dream Dearg, si è definito soddisfatto per il passo in avanti ma ha anche evidenziato di voler attendere i dettagli della legge una volta che sarà definitiva. La norma doveva essere inizialmente discussa nell’ottobre 2021 ma è stata più volte bloccata a causa del parere negativo delle opposizioni di ispirazione unionista, ovvero a favore della sovranità del Regno Unito sull’Irlanda del Nord. (fonte Agenzia Dire)
Una delle solite scemenze pseudo-identitariste, alla catalana. Gli irlandesi hanno forse tutte le ragioni per odiare gli inglesi, ma hanno avuto un gran dono: la lingua inglese, quella che converte dei periferici, marginali, spesso violenti ubriaconi ignoranti, in cittadini del mondo, aperti a tutte le opportunità di oggi.
È l’inglese che porta luce, che squarcia il pesante velo dell’oscurantismo cattolico in Irlanda.
Ciò vale per tutta l’Irlanda, non solo quella del Nord.
Era una volta il latino che portava la civiltà all’Europa conquistata da Roma. Oggi è l’inglese, come prima è stato il francese.
Il problema è che la maggioranza degli irlandesi parla inglese, non gaelico.
E che la vera identità dell’Irlanda era data dalla religione cattolica, che ormai viene vilipesa e rinnegata.
Il resto è solo una variante sinistrorsa di nazionalismo.