Se fossi Berlusconi non chiederei la grazia. Convinto della mia innocenza per il reato di truffa finanziaria farei proprio come Adriano Sofri accusato di concorso in omicidio. Perché dovrei farlo se sono innocente? E quindi sceglierei di passare nove mesi ai servizi sociali.
Una vignetta del geniale Giannelli sul Corriere della sera faceva vedere un gruppo di giudici in toga sganasciarsi dalle risate alle ipotesi. E cos’ dovrebbe essere.Ve lo figurate il Cavaliere andare ogni giorno per 270 giorni, chessò in un centro recupero per drogati, o in una casa-famiglia, o in prestito in qualche centro per poveri o immigrati o altro? Sarebbe per lui, dato il personaggio che è, uno show quotidiano. Tutte le mattine frotte di giornalisti ad aspettarlo, a riprenderlo, a chiedere commenti e giudizi: e lui passare con le dita a V e fare uno spettacolo al giorno…
Sono sicuro che tutte le volte farebbe un comizietto, e durante le ore dedicate al “servizio sociale” ne approfitterebbe per catechizzare gli altri ospiti, per convincerli della bontà del liberalismo, della necessità di darsi ad una attività imprenditoriale partendo da zero come lui, per dire peste e corna dei malefici comunisti e dei giudici cancro dell’Italia… E l’allegria che porterebbe con la sua scorta infinita di barzellette in quei luoghi tristi? Li farebbe rivivere. Farebbe di sicuro adepti, convincente come è. Creerebbe certamente una nuova sezione di Forza Italia. Non è detto che, con i suoi neo- adepti, non si farebbe nominare loro rappresentante all’interno e all’esterno. Forse addirittura riuscirebbe, con un democratico golpe, a prendere in mano la guida della istituzione presso la quale fosse destinato, rivoluzionandone la gestione.
Uscirebbe dei nove mesi pulito di ogni pena e reato, ricandidabile, trionfatore sui suoi nemici e con un seguito assicurato di nuovissimi seguaci. Senza considerare la pubblicità televisiva quotidiana ed il fatto che scriverebbe, o si farebbe scrivere, un libro dedicato alla sua esperienza: Come dedicarsi ai servizi sociali e vivere felici, oppure Un nuovo leader per i diseredati. Un best seller ovviamente edito da Mondadori.