Si apre un fronte caldissimo, l’ennesimo, nella guerra (sempre meno) fredda tra Lega e Fratelli d’Italia: Daniela Santanché apre alla possibilità di un candidato di Fdi alla guida della Regione Lombardia. Dalle parti del Carroccio, nessuno ha la minima intenzione di cedere la primazia. E proprio qui è il busillis: Santanché “rifiuta” che a decidere sia sempre e solo Salvini, la Lega rivendica il diritto ad avere l’ultima parola. Mentre il governatore Attilio Fontana adesso tenta di ricomporre, derubricando lo scontro a “dialettica tra partiti” e facendo appello a “ritornare al lavoro”.
Il caso non è banale, per niente. Daniela Santanché, coordinatrice di Fratelli d’Italia in Lombardia, ha lanciato l’idea per mettere in discussione la leadership – finora mai messa in discussione – degli “alleati” leghisti. E lo ha fatto in un’occasione che non è stata banale, per nulla: l’ingresso in Fratelli d’Italia del sindaco di Agnosine nella Valsabbia in provicia di Brescia, Giorgio Bontempi. Che è approdato alla corte della Meloni dopo una militanza leghista lunga ben 25 anni. A spingerlo a lasciare il Carroccio per gli eredi della Fiamma, il fatto che Salvini abbia accettato di stare al governo con Pd e M5s. Insomma, carne viva del dibattito che oppone le due forze del centrodestra. Santanché, a domanda diretta su chi sarà il candidato del centrodestra alla Regione Lombardia (dove si voterà tra un anno, nel 2023), ha detto chiaramente che “Non può sempre e solo decidere Salvini”. E dunque. “Non so se sceglierà Salvini , non c’ è qualcuno che sceglie, dobbiamo essere uniti per scegliere i migliori”.
E su un’eventuale impegno a sostenere il governatore uscente Attilio Fontana, Santanché si è tenuta ufficialmente sul vago: “Faremo una riflessione”. In realtà ha consumato un atto politico di fondamentale importanza. Ha confermato che Fratelli d’Italia non ha alcuna intenzione di fare il socio di minoranza della coalizione. E persino dove è la Lega a detenere il boccino del gioco politico ed elettorale. Santanché ha infatti affermato di avere già un candidato: “Sarà una persona competente che da molti anni si occupa di politica, che conosce bene il meccanismi. Siamo consapevoli di avere un candidato pronto alla sfida della Regione Lombardia che è molto importante”. I rumors parlano di Lara Magoni, attuale assessore regionale lombardo al turismo.
Le affermazioni della coordinatrice di Fratelli d’Italia in Lombardia ha fatto infuriare la Lega. Che subito s’è prodigata a riportare l’ordine nella coalizione. O, almeno, a provarci. Il coordinatore lombardo Fabrizio Cecchetti e il vice Eugenio Zoffili hanno licenziato una nota fin troppo chiara. “Ricordiamo a tutti che la Lega è ampiamente il primo partito del centrodestra in Lombardia, per cui tocca a Matteo Salvini fare la sintesi e avere l’ultima parola sul candidato in Lombardia”. E per i più duri di comprendonio, Cecchetti e Zoffili hanno aggiunto. “A tempo debito ne parleremo, ma adesso noi pensiamo solo a lavorare per i cittadini lombardi e il territorio lombardo e lasciamo agli altri il tempo perso per rivendicare posizioni o candidati”.
Infine il “solito” richiamo al concreto e al realismo. “La Lega in questo momento non pensa a candidature, a posizionamenti, a bandierine da impiantare. Noi ora pensiamo solo a lavorare ogni giorno per dare risposte concrete ai problemi dei lombardi su tutto, dalla pandemia da cui stiamo finalmente uscendo alla ripresa economica e all’emergenza energetica, giusto per stare sull’attualità”. Poi la stoccata, eloquentissima. “E vorremmo ricevere dalle altre forze politiche un contributo concreto su questi problemi o su proposte per il futuro della Lombardia”. In soldoni: Fdi pensi a lavorare invece di menare il can per l’aia del toto-candidature.
Finita qui? No. Ma ci ha provato a piantarla Attilio Fontana. Il governatore ha disinnescato le dichiarazioni della Santanché e ha affermato di non considerare le sue dichiarazioni come una minaccia politica. Le considera, semmai, dialettica tra i partiti. E sulla Magoni, il nome non fatto dalla Santanché ma che comunque circola nei corridoi del centrodestra, Fontana ha detto.
“Sono tutti nomi assolutamente legittimi, credo che in questo momento vada bene. La cosa importante, l’unica realtà è che il centrodestra si presenti alle elezioni unito. Questo è l’unico aspetto fondamentale , poi i partiti decideranno. Adesso lavoriamo, continuiamo a fare il nostro dovere”.
Manca un anno ancora alle elezioni. Ma le frizioni tra Lega e Fratelli d’Italia già riempiono le colonne dei giornali.