“Questo spostamento di oltre un anno e mezzo non è spiegato, già essere processato a 40 anni dal fatto rende impossibile il rispetto del principio del contraddittorio nella formazione della prova, ora arriva un ulteriore rinvio di un anno e mezzo”: l’avvocato Alessandro Pellegrini, difensore insieme con l’avvocato Gabriele Bordoni di Gilberto Cavallini, a commentato amaramente la decisione della Corte di Assise di Appello di rinviare ad aprile 2023 il processo nei confronti dell’ex Nar, condannato all’ergastolo per concorso nella strage di Bologna.
Un’ipotesi, sostiene l’atro difensore Bordoni, è che ”essendo in corso un processo sulla stessa vicenda, la Corte voglia verificare cosa succede e attendere che i due Appelli possano essere riuniti”.