Due candidati di destra patriottica alle presidenziali francesi indebolirebbero la causa identitaria, soprattutto con il presidente Macron alle prese con crisi economica e ripresa complessa post pandemia. Un appello affinché trovino a febbraio una sintesi tra le rispettive proposte avanzate da Eric Zemmour e Marine Le Pen è stato avanzato da Robert Menard, sindaco di Beziers e cofondatore di Reporters sans frontieres, ora espressione del partito frontista.
“Vi implorerò, a te e a Marine, – ha detto Menard durante un incontro con Zemmour – di vedervi a febbraio prossimo, perché tutti sanno che sarà in quel momento che le cose prenderanno forma definitivamente, e chiederò a chi di voi due che sarà dietro all’altro (nei sondaggi, ndr) di accettare di ritirarsi”.
Unire le destre
“Unire le destre significa essere capaci di anteporre la Francia all’ego degli uni e degli altri”, ha aggiunto Menard. E a Zemmour ha ricordato che non vincerà “senza Marine Le Pen” e che “c’è bisogno di tutti”.
I sondaggi
Zemmour e Le Pen sono molto vicini nei sondaggi, con il giornalista che in alcuni casi supera Le Pen di uno o due punti, ottenendo circa il 17%, mentre l’attuale presidente Emmanuel Macron, raccoglie al momento il 25% dei consensi.
Quell’accordo non piace né a destra, né a sinistra, ovviamente.