Panta rei, tutto scorre. Anche nel calcio. Daniel Sturridge non ne fa un dramma. Luisito Suarez, il bomber più cattivo e spietato del pianeta, ha lasciato il Liverpool. Il mondo, però, continua imperterrito a girare su se stesso. E i ragazzi di Brendan Rodgers si preparano alla prossima stagione. Puntando in alto, se possibile, all’obiettivo che sfugge ai Reds da un quarto di secolo e più: vincere la Premier.
Senza Luisito il cannibale, il peso dell’attacco ricadrà quasi tutto sulle spalle del funambolo Sturridge. Insieme erano il Deadly Duo, il Sas, i gemelli del gol del Merseyside. Ora è solo, Daniel. Ma non ha paura nè rimpianti nè nostalgie. Il mercato del Liverpool si muove un po’ a rilento, però l’attaccante che ha indossato la maglia dell’Inghilterra agli ultimi mondiali in Brasile è fiducioso sui mezzi della squadra: “L’anno scorso eravamo considerati degli sfigati, adesso siamo tra le squadre da battere”. E poi ha aggiunto: “I calciatori vanno e vengono, il calcio è così è nella natura stessa di questo sport. Alcuni rimangono in una squadra a vita, come Steven Gerrard ed altri fanno le valigie”. Il grande assente è Suarez, capocannoniere dell’ultima Premier. Per Sturridge il miracolo di Rodgers non parlava solo uruguagio. Anzi: “Non importa che sia andato via. Noi abbiamo ancora la mentalità giusta per giocare sempre all’attacco per stupire. Questo è quanto rappresenta essere il Liverpool”.
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Per il prossimo campionato, Sturridge non si pone limiti: “Siamo giovani, affamati di vittorie sia in Premier che in Europa. E’ la nostra chance per dimostrare che possiamo lasciare il segno. A noi non ci importa come ci considerino gli altri: sfigati o favoriti, la nostra mentalità non cambierà. Io mi impegnerò al 100% così come faranno i miei compagni. Chiunque sarà scelto per andare in campo giocherà con la mentalità giusta per provare a vincere ogni partita”.