Fratelli d’Italia si riorganizza e punta sulla generazione Azione Giovani. Sfiorato il superamento dello sbarramento alle elezioni europee, l’obiettivo del partito è strutturare un movimento che al momento raccoglie solo un terzo dei vecchi elettori di Alleanza Nazionale.
Riuscirà Giorgia Meloni a vincere la sfida di riaggregare in un unico soggetto politico gli esuli in patria? Ai posteri l’ardua sentenza. Intanto ha scelto per guidare i dipartimenti di Fdi tanti dirigenti under 40 che si sono formati nei territori e hanno seguito un percorso di formazione nelle organizzazioni giovanili del Msi e di An.
L’ex eurodeputato meneghino Carlo Fidanza (leader di Azione Giovani di cui è stato vicepresidente, già vicino a Gianni Alemanno salvo rompere il sodalizio per seguire la Meloni) sarà il responsabile degli Enti locali, settore strategico del movimento, affiancato da Marco Osnato (Milano) e Francesco Acquaroli (marchigiano).
Il mondo produttivo sarà seguito dall’ex gasparriano Raffaele Speranzon, dirigente del Fdg e Ag in Veneto; Marco Perissa, cresciuto tra Colle Oppio e Garbatella, guiderà il movimento giovanile (come reggente). Gimmi Cangiano sarà il capo del dipartimento “ufficio elettorale e sentinelle del voto”. L’ex Azione Universitaria di Bari Marcello Gemmato si dedicherà ai rapporti con le categorie professionali, Carolina Varchi (giovane avvocato di Palermo) ai non tutelati. Isabella Rauti, dopo gli incarichi ministeriali in questo ambito, si occuperò di “pari opportunità” anche in Fdi.
Infine l’ex eurodeputato rampelliano Marco Scurria presidierà i settori tematici, Michele Barcaiuolo, leader emiliano del partito (già Fuan-Ag-An), terrà i rapporti con i media territoriali e i blog, Federico Mollicone (Colle Oppio) e Paolo Marcheschi (Firenze) punteranno a migliorare la “comunicazione”, mentre alla cultura è stato nominato uno dei più brillanti dirigenti della generazione Fdg-Ag, Andrea Delmastro di Biella, attento ai temi della identità, mai prigioniero della nostalgia.
Infine il dipartimento organizzazione, vera stanza dei bottoni del partito: la Meloni ha seguito il modello di tripartizione già presente nella tradizione aennina e di Ag. Il responsabile è Francesco Lollobrigida (Colle Oppio), il vice è Francesco Biava (alemanniano), mentre Giovanni Donzelli (ex destroprotagonista), consigliere regionale in Toscana, già presidente nazionale di Azione Universitaria, sarà segretario esecutivo.
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