Si può riassumere la storia di uno dei club più titolati, prestigiosi e ricchi di storia in soli trenta secondi? Yes, they can. Il Manchester United lancia la nuova divisa con uno spot di una semplicità (e un’efficacia) disarmante. Dalle origini, fino a Wayne Rooney: basta mezzo minuto per esprimere le ragioni d’un amore che, per gli aficionados Red Devils, va oltre ogni umana comprensione.
Dalla casacca bianca e rossa, fino a quella indossata da George Best, passando per la divisa dei gloriosi anni ’90 (quella dello sponsor Sharp, la stessa indossata da Eric Cantona nei suoi anni allo United), fino ai giorni nostri. Il filo rosso (é proprio il caso di dirlo) sono i tifosi. L’inno della squadra (Glory, glory Man United!) cantato dalle generazioni che si sono succedute per oltre un secolo di storia a sostenere le sorti dello squadrone che fu di Matt Busby, Bobbu Charlton, Roy Keane e, perchè no, anche di David Beckham. Perchè sono i tifosi il centro di gravità permanente del calcio.
Ad ogni latitudine, anche (o forse soprattutto…) nella ricchissima Inghilterra delle televisioni.
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