Euro sì, euro no? “Euro sì, ma in maniera differente da come lo viviamo oggi”. A dichiararlo è il consigliere regionale in quota Forza Italia, Luca Gramazio, che abbiamo incontrato nel suo Ufficio alla Pisana.
Secondo Gramazio, votare Forza Italia alle prossime elezioni europee del 25 maggio vuol dire “continuare a dar forza all’operato in Europa di Silvio Berlusconi, l’unico leader italiano che negli ultimi 15 anni, quando c’è stato da difendere gli interessi nazionali, dal fiscal compact a tante altre manovre, lo ha fatto sbattendo i pugni sul tavolo”. Italia protagonista in Europa: questa l’unica ricetta per rilanciare l’economia e lo sviluppo del nostro Paese, secondo Gramazio. Ed è a questo indirizzo politico che bisogna obbedire.
Quindi, se Gramazio fosse un eurodeputato, andrebbe in Europa “non solo a difendere l’interesse corporativo dell’Italia, ma a difendere anche la sovranità degli Stati e a chiedere maggiore collaborazione”. “Tutti gli stati – continua il consigliere regionale – devono poter camminare e lavorare insieme per un futuro dell’Europa che sia migliore”.
Per quanto riguarda i provvedimenti, nell’immediato, “bisogna dire basta alla politica dell’austerity imposta dalla Germania, per liberare l’Italia e dare un impulso al suo sviluppo”. Le politiche di austerità non hanno affossato solo la nostra penisola, ma anche altri stati, i così detti PIGS d’Europa: dire ‘no’ ai diktat della Germania, secondo Gramazio, vuol dire “tutelare anche quei Paesi”.
Poi, c’è la questione dell’immigrazione, “che è uno dei temi che affrontiamo quasi quotidianamente – dichiara Gramazio – e che vede l’Italia come Paese maggiormente esposto. Oggi siamo la porta d’ingresso dell’immigrazione in Europa, e visto che l’Italia non ha quella forza e quel peso specifico che sono necessari, viene lasciata sola da tutti gli altri Stati europei”.
A questo proposito, molti hanno criticato l’incontro tra il premier Matteo Renzi e Angela Merkel, sostenendo che si inquadrasse in quel percorso politico che ci vede ‘sottomessi’ senza se e senza ma ai dettami della Germania. “Io credo che non siano i colloqui ad influire sul futuro di un Paese – spiega ancora Gramazio – ma gli atti concreti e le dimostrazioni quotidiane. Dobbiamo dimostrare di essere capaci di affermarci in Europa”. Quindi, anche “il nostro governo deve dimostrare di avere autorevolezza per fare in modo che l’Italia sia considerata in Europa”.
C’è poi un’altra questione che abbiamo affrontato con il consigliere regionale Luca Gramazio, che non riguarda l’Europa, ma casa nostra. Anzi, più precisamente, una casa della destra italiana: la Fondazione An. “Ho vissuto da vicino le giornate della Fondazione An, soprattutto le ultime, quelle che hanno creato più scalpore. Partendo dal presupposto che ognuno è libero di fare ciò che reputa più giusto, trovo che la Fondazione AN sia stata utilizzata solo a scopi elettorali”.