La vicenda di Luca Cirimbilla, il tallonatore dei Corsari Roma a cui è stato impedito l’ingresso nel campo degli All reds per motivi ideologici, è finita in Parlamento. Come avevamo già anticipato, un’interrogazione parlamentare di Basilio Catanoso, deputato di Forza Italia, è stata depositata per chiedere spiegazioni al presidente del Consiglio e al ministro dei Beni culturali (il quale ha la delega allo Sport) riguardo ciò che è avvenuto domenica scorsa a Roma. «A memoria ad una partita di rugby non si è mai impedito di svolgersi a causa dell’appartenenza, politica o di altra natura, di uno degli atleti in campo – scrive Catanoso – Gli atleti sono, tra loro, avversari ed uguali, avversari e fratelli, avversari e fieri. Stare sotto l’acqua a vedere un gruppo di ragazzi che impedisce di giocare altri ragazzi per motivi politici è stato uno dei momenti più brutti del rugby».
Secondo il deputato con la discriminazione nei confronti di un giocatore perché “di destra” sono stati messi in discussione «i valori indiscutibili dello sport e del rugby» che «nello specifico, sono la lealtà, il rispetto dell’avversario che, fuori dalla contesa, può diventare e spesso diventa un fraterno amico, il senso del sacrificio e dell’onore».
Come se non bastasse ciò che è avvenuto, a far discutere è anche il verdetto del giudice sportivo definito “pilatesco” da tutti gli osservatori (ha dato sconfitta a tavolino a tutte e due le squadre e quattro punti di penalizzazione) anche perché non viene fatta menzione dell’episodio di intolleranza. Anche per questo l’esponente di centrodestra si chiede «se non sia opportuna una forte presa di posizione del Governo contro tali atti, così come avvenuto per gli indegni cori razzisti negli stadi di calcio, anche per evitare che il mondo del rugby, da sempre ed ancora oggi portatore di valori sani, subisca degenerazioni particolarmente pericolose che non hanno nulla a che fare con lo sport». E allo stesso tempo «se non sia opportuno valutare l’eventuale violazione di norme penali relative a discriminazione e all’ordine pubblico, considerando che – stando alle dichiarazioni degli All Reds – parte dei comportamenti si è verificato nel piazzale antistante l’area occupata dell’Ex Cinodromo, e quindi al di fuori del terreno di competenza della Federazione Italiana Rugby».