“Un orrore inspiegabile. Non c’è una ragione umana per tutto questo”: Donato Carrisi, scrittore di Martina Franca (Taranto) nonché autore del best seller “Il suggeritore”, un thriller tradotto in trenta lingue, trova difficoltà nell’indicare aggettivi per definire la strage di Palagiano. Carrisi, specializzato in criminologia, è anche sceneggiatore di serie tv e cinema, nonché commentatore del Corriere della Sera.
La terra jonica teatro di una strage così efferata. E’ sorpreso?
Non me la sarei mai aspetto ma le persone sono uguali dappertutto.
Come interpretare una esecuzione così barbara?
Bisogna vedere chi ha commesso questo atroce delitto e perché. Di solito l’uccisione di una persona viene pianificata, ma non mi pare si trattasse di un boss con dei guardaspalle. Mi sembra che questo pregiudicato, Cosimo Orlando, avesse come scorta solo la sua famiglia. Scegliere quel momento, quel frangente con la presenza dei piccoli, o ha un significato ulteriore o è una terribile assurdità.
![Donato Carrisi](http://www.barbadillo.it/wp-content/uploads/2014/03/polaroid-copy-310x310.gif)
I sicari hanno portato a termine l’assassinio sapendo che nell’auto c’erano anche i bimbi?
Erano consapevoli delle conseguenze a cui andava incontro la loro azione: non potevano non averli visti. Sapevano che si sarebbe generata una eco controproducente.
Si è parlato di strage mafiosa.
Di solito la mafia è attenta a non uccidere bambini. Lo fa solo in casi estremi: l’attenzione che scaturisce da queste stragi è nociva per gli affari criminali. Non possiamo escludere che i killer fossero totalmente fatti, drogati. Queste bestie il coraggio lo traggono dalle sostanze stupefacenti, al punto da non rendersi conto a pieno di quello che sta avvenendo
Il primo pensiero quando ha appreso la notizia…
E’ andato ai tre bambini in auto: ho immaginato il più piccolo. L’ultima foto di un bimbo non può essere così, di morte tragica a tre anni. E’ una cosa di una tale ingiustizia che può comprenderla anche il peggiore degli esseri umani. Poi gli altri due piccoli sopravvissuti: non credo si scrolleranno di dosso questo dramma e questo ricordo. Sono stati uccisi anche loro. Mi auguro che gli assassini vivano a lungo e dormano molto male e molto poco. Spero che qualcuno consegni i sicari, mentre purtroppo verranno protetti. Questi criminali sono tornati a casa, hanno mangiato e dormito. Guarderanno la tv, non credo leggeranno libri, continueranno a vivere…
La comunità jonica reclama risposte dopo una violenza così disumana.
Che giustizia ci può essere? E’ troppo tardi non c’è più nessuna giustizia possibile. E’ una questione profonda: siamo tutti accomunati in questa strage, anche quelli che l’hanno permessa.