Anche la pazienza degli sceicchi ha un limite, così Mansour – dopo aver speso oltre un miliardo di sterline – ha deciso che il Manchester City dovrà smetterla di acquistare stelle in giro per il mondo ed iniziare a fabbricarsele in casa.
La dirigenza dei Citizens, quindi, dovrà subito adeguarsi alle direttive dello sceicco e iniziare ad allestire una Cantera degna di questo nome. Anche perché Mansour fa sul serio su questo punto dato che è stato proprio lui – solitamente assai parco di dichiarazioni ‘calcistiche’ – dettando l’agenda al suo club. «Gli investimenti non devono essere soltanto per acquistare calciatori, come crede qualcuno, ma anche per stabilire un’accademia in cui allenare e sviluppare il talento dei giovani. Investire in tal senso consentirà a tanti giovani di formarsi e crescere ed al club di ridurre il budget da utilizzare per acquistare calciatori».
Un trend che si sta imponendo, peraltro, un po’ dappertutto. Specialmente nel mondo dorato degli sceicchi e dei califfi se è vero che le squadre che partecipano ai campionati locali negli Emirati Arabi hanno cominciato ad investire tanto sui settori giovanili sperando, così, di interrompere una volta e per sempre le continue ‘importazioni’ di calciatori stranieri (spesso neppure di primissimo livello) attirati nel deserto dall’appeal irresistibile dei petrodollari.
@barbadilloit