Berlusconi torna all’attacco dopo la bagarre giudiziaria della Cassazione, confermandosi l’azionista di maggioranza del governo Letta. L’ex premier ha rinnovato l’invito all’esecutivo affinché venga abolita l’Imu sulla prima casa.
«Non verremo mai meno al nostro impegno sull’Imu. Liberare adesso 4 miliardi – ha detto il leader di Forza Italia – attraverso l’eliminazione dell’Imu sulla prima casa, permette di aumentare il reddito disponibile delle famiglie che quindi, in un clima di rinnovata fiducia, saranno portate a spendere di più, piuttosto che a risparmiare come avviene quando si ha incertezza o paura del futuro. L’Italia non deve avere paura del proprio futuro».
«La nostra battaglia sull’Imu -sottolinea Berlusconi- è una battaglia di libertà. L’80% delle famiglie italiane sono proprietarie della casa in cui abitano e sulla casa fondano la certezza del loro futuro. Già nel 2008 il nostro governo cancellò l’Ici e l’impegno che abbiamo preso nell’ultima campagna elettorale, quello stesso impegno che è alla base dell’accordo che ha portato alla formazione del governo di larghe intese, è chiaro: l’Imu sulla prima casa e sui terreni e fabbricati funzionali alle attività agricole non si deve più pagare. Dal 2013 e per tutti gli anni a venire. Non solo per motivi di libertà, ma anche e soprattutto per ragioni economiche più che fondate. Infatti secondo il rapporto immobiliare 2013 dell’Associazione Bancaria Italiana e dell’Agenzia delle Entrate, il mercato delle compravendite di immobili in Italia è letteralmente crollato nel 2012, facendo registrare il peggior risultato dal 1985».
Questo provvedimento, per Berlusconi, rilancerebbe anche il settore immobiliare e dell’edilizia, in grave crisi per l’aumento della tassazione.