• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
mercoledì 16 Luglio 2025
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Cultura

Giornale di Bordo. Lo storico Nicola Tranfaglia, il Salieri di De Felice – Mozart

Lo studioso napoletano ebbe relativa notorietà solo per l'ostilità alle tesi defeliciane

by Enrico Nistri
27 Luglio 2021
in Cultura
2
Nicola Tranfaglia

È destino di Nicola Tranfaglia, lo storico napoletano scomparso il 23 luglio scorso, all’età di 83 anni, essere ricordato non tanto come autore di una cospicua ed eclettica produzione accademica, quanto come tenace avversario di un altro studioso, che ha avuto la sfortuna di vivere meno a lungo di lui, ma ha lasciato un’impronta ben più durevole nella storiografia italiana. Quando, nel 1975, Renzo De Felice pubblicò con le edizioni Laterza l’Intervista sul fascismo rilasciata a Michael A. Ledeen, Tranfaglia ne fu il primo e più accanito degli stroncatori. Erano anni molto delicati, sia nell’ambito culturale, sia in quello politico: gli anni dell’antifascismo militante nelle piazze, che contribuì a stroncare molte vite, e dell’antifascismo sicofante nelle università, che contribuì a stroncare molte carriere accademiche. La pubblicazione di quell’intervista, cui De Felice consegnava le opinioni maturate nella stesura dei primi volumi della sua biografia mussoliniana, rischiava di mandare in crisi la “vulgata antifascista” allora dominante. In realtà, già da qualche tempo la ricerca storiografica sul Ventennio era andata uscendo dagli usuali cliché, con opere per l’epoca pionieristiche come Le origini dell’ideologia fascista di Emilio Gentile e L’interventismo della cultura di Luisa Mangoni. Ma lo “storico reatino” (come, non senza una sottile vena di disprezzo, lo chiamava Tranfaglia), con le sue distinzioni tra fascismo regime e fascismo movimento, con la sua netta distinzione tra fascismo italiano e nazionalsocialismo, col riconoscimento di un consenso di massa, anche attivo, al regime, che ebbe il suo epicentro con la guerra d’Etiopia, non poteva non suscitare scandalo. E infatti Tranfaglia fu uno dei primi a replicare, con una stroncatura dal titolo La pugnalata dello storico, uscita il 6 luglio 1975 sul “Giorno”.

Nasceva così la polemica contro il revisionismo, che ancora oggi affligge il dibattito storiografico: come se la storiografia non fosse perpetua revisione dai tempi di Tucidide, altrimenti sarebbe mera annalistica.

Renzo De Felice
Renzo De Felice

In realtà, De Felice non intendeva difendere il fascismo: voleva soltanto difendere la verità. Ma vi sono circostanze in cui difendere la verità può essere molto pericoloso, e il grande biografo di Mussolini se ne rese conto all’inizio come alla fine della sua carriera accademica. Nel 1962 fu bocciato all’esame per l’ottenimento della libera docenza in storia moderna da una commissione che probabilmente non gli perdonava di aver citato, in una nota a piè di pagina della sua Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo, la partecipazione a un convegno sulla razza di un giurista che poi sarebbe divenuto segretario del partito radicale. Nel 1996, poco prima della sua morte, alcuni teppisti lanciarono bottiglie molotov contro il balcone della sua casa romana: le contestazioni alle sue lezioni, da parte di facinorosi spesso tollerati, non si erano per altro fermate neanche dopo gli anni di piombo.

Dopo la sua morte, Tranfaglia smussò, almeno in parte, certe spigolosità del suo giudizio su De Felice. E fece bene, se non altro per non apparire ingrato. Pur avendo scritto molti volumi di indubbio valore storico, spaziando dalla storia del giornalismo alla delinquenza nel Mezzogiorno, difficilmente sarebbero in molti a ricordarsi di lui senza quella stroncatura dello “storico reatino”. Ogni Salieri ha bisogno del suo Mozart.

Enrico Nistri

Enrico Nistri

Enrico Nistri su Barbadillo.it

Visualizzazioni: 0
Tags: Barbadillonicola tranfagliarenzo de felicesalieri

Related Posts

Il punto (di M.Veneziani). Elon Musk e una utopia che dimentica l’anima

Elon Musk, teoria e pratica di un genio egoista

16 Luglio 2025
“La destra e lo Stato”: Pupo rivendica le radici del pensiero conservatore

“La destra e lo Stato” di Spartaco Pupo: uno studio sulle categorie del pensiero politico

16 Luglio 2025

Giovanni Borghi, il “cumenda” di tanti campioni non solo d’Italia

“1970, i moti di Reggio Calabria”, un fumetto che racconta un popolo in lotta

Una figlia della lupa nel giardino delle Esperidi

Cultura. Il ministro Giuli promuove Taras Teatro Festival di Massimo Cimaglia

Gli esclusi dal progresso: perché rileggere Joseph Roth

Riviste. Arriva il nuovo Diorama n. 386 con focus su Trump

Estati anni ’70: “lenti” di successo che ora sono classici

Comments 2

  1. Guidobono says:
    4 anni ago

    Per la storiografia nessun lutto particolare. Non fu certo uno storico eccelso ed ebbe persin troppa fama…

  2. Luca says:
    4 anni ago

    Beh, la storiella della rivalità tra Mozart e Salieri è una favoletta buona per il cinema, non per la storia.
    A parte ciò, meglio essere reatino come De Felice che potentino come Tranfaglia. Era figlio di una specie di giudice a Potenza che faceva l’esagitato perché voleva cambiare il mondo. Il figlio ha trovato modo di fare carriera colonizzando interi settori della storiografia contemporaneistica italiana: i danni sono stati pesanti e peseranno ancora a lungo, purtroppo. Tra i contestatori di Renzo De Felice all’università lo pseudostudente Paolo Cento – che minacciava anche gli studenti non di sinistra ma semplicemente liberali o radicali – poi finito a fare carriera in politica e invitato in tv da Porro.

Più letti

  • “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La polemica. Al film della Cortellesi preferiamo l’epopea della Magnani in “Onorevole Angelina”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Salviamo il Comandante Todaro: mito e realtà di un eroe italiano (senza buonismo)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • In “The Penitent” di Barbareschi la religione è nel mirino degli lgbt

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La vita romanzesca di Edda Ciano Mussolini tra amore, odio e perdono

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Il punto (di M.Veneziani). Elon Musk e una utopia che dimentica l’anima

Elon Musk, teoria e pratica di un genio egoista

16 Luglio 2025
“La destra e lo Stato”: Pupo rivendica le radici del pensiero conservatore

“La destra e lo Stato” di Spartaco Pupo: uno studio sulle categorie del pensiero politico

16 Luglio 2025
Economia agricola. La scommessa della Calabria sul grano autoctono “Secrìa”

Economia agricola. La scommessa della Calabria sul grano autoctono “Secrìa”

16 Luglio 2025

Ultimi commenti

  • Cecco Leoni su La stanza dell’ospite. Libertà d’insegnare? Solo quella de noantri
  • Guidobono su Wokismo ucraìno: le peripezie della statua di chi fondò Odessa
  • Guidobono su Wokismo ucraìno: le peripezie della statua di chi fondò Odessa
  • Cecco Leoni su L’Intelligenza Artificiale? È tutt’altro che neutrale. Anzi, è un’arma
  • Tullio Zolia su “Dino Buzzati”: torna nelle librerie la monografia di Fausto Gianfranceschi
  • enrico su La compagna Carola Racket lascia il parlamento Ue. Ecco il perché (la vignetta di Giorgio Betti)
  • Pasquale ciaccio su La compagna Carola Racket lascia il parlamento Ue. Ecco il perché (la vignetta di Giorgio Betti)

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più