Fidesz lascia il Partito popolare europeo. Prima che il Ppe “cacciasse” loro, Viktor Orban ha dato ordine ai suoi di abbandonare l’eurogruppo parlamentare. Tutto è nato dall’approvazione del nuovo regolamento interno, passato a larghissima maggioranza, che prevede la possibilità di espellere non più i singoli parlamentari ma le intere delegazioni nazionali.
In altri tempi e in altre occasioni si sarebbe parlato di una “norma” ad personam confezionata proprio su misura per gli ungheresi di Fidesz che, spesso e volentieri, si sono dimostrati dei compagni di viaggio bizzosi e poco “ortodossi” rispetto alle posizioni ufficiali del Ppe.
Ora Fidesz cerca una nuova collocazione che potrebbe ritrovare all’interno del gruppo Ecr, dei conservatori e riformisti europei guidato da Giorgia Meloni. Un “matrimonio” a lungo atteso da entrambe le parti, da sempre vicinissime nonostante le etichette differenti in europarlamento.
Ma c’è anche un altro partito in cerca di nuova collocazione negli scranni dell’eurodestra. Si tratta della Lega che, dopo il sì al governo Draghi, ha salutato – in vistosa polemica – gli (ex) alleati dei gruppi di Identità e democrazia. Per Matteo Salvini si aprirebbero due possibilità: andare anche lui tra i conservatori (dove però “subirebbe” la leadership di Meloni…) oppure, scenario che sembra più percorribile, trovare una soluzione che ne garantirebbe, come auspicato dall’ala giorgettiana, l’approdo proprio nel Ppe.
Vedi più facile l’approdo della Lega al PPE.
Il Parlamento Europeo è inutilissimo dalla nascita (1979) non essendo un vero Parlamento… però, quanto si scrive su di esso!