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Sofo lascia la Lega: “Fiducia a Draghi è svolta incompatibile con il nostro progetto”

L'eurodeputato ora siederà tra i banchi dei Conservatori Europei guidati da Giorgia Meloni: "No alle derive centriste"

by Henrik Larsen
18 Febbraio 2021
in Politica
7
Vincenzo Sofo

Vincenzo Sofo lascia la Lega e si accomoda tra i Conservatori di Giorgia Meloni. L’eurodeputato eletto nella circoscrizione Sud ha detto addio al partito. E lo ha fatto con una lunga nota in cui ha spiegato i motivi della sua scelta. Che risiederebbero, innanzitutto, nell’opposizione al governo Draghi, sua personale, e non condivisa dalla Lega che proprio ieri ha votato compatta la fiducia al nuovo esecutivo in Senato.

Sofo ha spiegato:

“La fiducia al governo Draghi per la Lega rappresenta un taglio netto con il progetto politico che abbiamo portato avanti da quando Matteo Salvini è diventato segretario federale. Sono entrato in questo movimento nel 2009 perché era l’unica alternativa al Pdl e a una deriva centrista del centrodestra che lasciava orfani milioni di italiani in cerca di qualcuno che ne difendesse le istanze identitarie, patriottiche e sociali. Proprio per questo fui tra i primissimi e più entusiasti sostenitori della svolta nazionale impressa al Carroccio da Salvini per costruire una forza politica in grado di dare battaglia a Bruxelles per impedire il suicidio dell’Europa e del nostro paese a colpi di folli direttive UE. Oltre che essere tra i più convinti promotori di un’alleanza con Fratelli d’Italia come alternativa al monopolio politico del centrismo. Ecco perchè, per coerenza con le mie convinzioni, non posso far parte di un partito che sceglie di entrare nella grande alleanza a sostegno del neonato governo Draghi, la cui missione – come emerge anche dal discorso fatto al Senato – sembra essere proprio il reset di tutto quello per il quale ci siamo battuti riportando l’orologio indietro di un decennio.

Quindi ha aggiunto:

Con questa decisione la Lega ha evidentemente deciso di darsi una missione nuova e radicalmente diversa, mirata a raccogliere l’eredità del Pdl più che a costruire un grande movimento patriottico, identitario, conservatore e sociale. Scelta legittima e probabilmente affine alla sua natura originaria ma incompatibile con le ragioni per le quali aderii a questo movimento e ai fondamenti che hanno sempre caratterizzato la mia attività politica. Prendo dunque atto di questa svolta che però, nonostante sia difficile e doloroso lasciare un movimento politico dopo quasi dodici anni e molte battaglie fatte, mi impedisce di proseguire oltre la militanza per la Lega. Che non rinnego, che ringrazio e che continuo a ritenere un alleato politico importante su molti temi. Ma nel 2019 trentaduemila cittadini italiani mi hanno affidato il mandato di battermi al Parlamento Europeo contro le tante storture e ingiustizie dell’Unione Europea attuale e per la costruzione di quell’Europa delle patrie che sogno fin dai miei primi passi da militante adolescente, nella quale l’identità, le capacità e la dignità geopolitica del nostro Paese siano valorizzate e non mortificate. Mandato che a mio avviso poco si concilia con le intenzioni di Zingaretti, Renzi e Di Maio che come si evince dalla scelta dei ministri costituiscono la spina dorsale di questo governo Draghi. Così, per continuare nella mia missione, offrirò il mio contributo alla famiglia di conservatori europei attualmente guidati da Giorgia Meloni.”

 

Henrik Larsen

Henrik Larsen

Henrik Larsen su Barbadillo.it

Tags: legamario draghivincenzo sofo

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Comments 7

  1. Paolo Venturini says:
    1 anno ago

    Qualcuno coerente ancora esiste. Per fortuna.

  2. Gallarò says:
    1 anno ago

    Immagino che l’on. Sofo si dimetta immediatamente dal Parlamento Europeo ove è stato eletto con i voti della Lega Nord.O no?

  3. Paolo Venturini says:
    1 anno ago

    Quindi Signor Gallarò se l’eletto segue il mandato ricevuto dagli elettori è in difetto? Secondo me si dovrebbe dimettere Salvini che ha intrapreso una strada che va nella direzione contraria delle volontà della maggioranza dei suoi elettori. E se ne accorgerà quando andremo a votare.

  4. Guidobono says:
    1 anno ago

    Quello della Lega non era un progetto, era una scoppiazzatura scombiccherata per accalappiare voti. Infatti si è visto con quale facilità son passati dal ‘sovranismo’ anti Euro (demenziale) all’ ‘europeismo’!

  5. sandro says:
    1 anno ago

    concordo con Venturini, io non voterò più lega

  6. Guidobono says:
    1 anno ago

    Con Governi vaffanculisti che vogliono follemente sovvenzionare ogni cosa ‘gretina’ (ma compresi gli smartphone), senza i quattrini per farlo, Draghi e l’Europa sono l’unica speranza per non andare a fondo con gli idioti… tipo quegli ambientalisti-animalisti quelli che reintroducono il lupo dove era fortunatamente estinto e poi piangono su mamma cerva uccisa…

  7. sandro says:
    1 anno ago

    dubito che questa Unione Europe rappresenti “una speranza per non andare a fondo” piuttosto mi sembra il contrario: asservita alla NATO, incapace di considerare confini comuni, attenta alle dimensioni delle vongole, aperta alle colture OGM, diretta da organismi non elettivi, affezionata alle politiche rigoriste (temporaneamente sospese grazia alla pandemia), nemmeno coesa le vaccinazioni… quanto ai lupi, si deve alla loro estinzione il proliferare dei cinghiali, è quello che ci meritiamo per aver alterato i ritmi della Natura!

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