Giorgia Meloni, presidente di Fdi, è intervenuta a PortaaPorta per chiarire la linea del partito in vista della possibile nascita di un esecutivo Draghi. Ecco i cinque motivi di dissenso sull’ipotesi di una governo di unità nazionale. Con queste dichiarazioni la Meloni si posiziona come unica forza di opposizione del centrodestra, mentre Berlusconi apre e la Lega tentenna…
No a tecnici e Pd
“Ho sempre detto che non avrei votato un governo tecnico, cioé che non fosse figlio di una scelta popolare, e che non sarei mai andata al governo con il Pd”.
Il dissenso con il Colle
“Al netto del voto di fiducia che non darò al governo Draghi, se portasse provvedimenti che condivido per il bene dell’Italia, li voto. Non è un problema. Il mio ‘no’ non è alla figura di Mario Draghi, io non sono d’accordo sul metodo. Non sono d’accordo con la scelta del presidente della Repubblica”.
Maggioranza fragile
“C’è un problema fondamentale, che rimarrà, cioè che non esiste una maggioranza coesa e questo porta inevitabilmente una paralisi. Non si risolve con una persona, due o tre, perché quelle persone passeranno da un Parlamento balcanizzato e dovranno continuamente scendere a compromessi. Sarà molto difficile in questo quadro avere una visione chiara. L’unico modo per tirare fuori l’Italia da questa palude è avere un governo che abbia alcune caratteristiche: un forte mandato popolare, numeri importanti e una visione compatibile”.
“Daremo una mano dall’opposizione”
“Se il presidente incaricato vorrà coinvolgere Fratelli d’Italia su come si spendono i soldi del Recovery fund, le mie proposte le ho mandate anche al governo Conte. Avevo detto al presidente Mattarella che noi eravamo disponibilissimi a lavorare per mettere in sicurezza il Recovery fund nel caso in cui si fossero sciolte le Camere. Sono così responsabile che riesco a dare una mano all’Italia anche stando all’opposizione”.
L’attacco a Salvini
“Penso che il centrodestra sopravviverà a mille intemperie. Posso non condividere ma capisco la difficoltà di fronte ai dati, l’attenzione, le paure e i problemi interni che i partiti hanno. Non capisco la posizione di Salvini quando dice ‘Draghi scelga tra Lega e M5S’. Perche’ invece Pd va bene? Boldrini va bene? Leu va bene? Glielo chiederò’ quando lo sentirò”.