Telefonatissimo il sostegno a Mario Draghi da parte di Confindustria. Il presidente degli industriali Carlo Bonomi, intervistato da La Stampa, s’è dichiarato entusiasta per un eventuale governo guidato dall’ex governatore della Bce e ha proposto subito alcuni temi da inserire nell’agenda: “Stop a quota 100 e via il reddito di cittadinanza”.
Bonomi ha svelato di essere ammiratore di Draghi più e da prima dei politici:
“Ammiravo Draghi anche in tempi non sospetti. Ad agosto, poco dopo la mia elezione, sono andato al meeting di Rimini ad ascoltarlo. Pensavo che avrei trovato in sala buona parte dei rappresentanti del sistema politico ed economico italiano.C’ ero solo io. Ho sempre considerato Mario Draghi un patrimonio del nostro Paese”.
Il presidente di Confindustria sottolinea il fallimento dei partiti:
Ci siamo trovati di fronte a una situazione sconcertante. E proprio nel cuore di una crisi gravissima. Mi ritrovo perfettamente nelle parole del presidente della Repubblica. Stiamo vivendo tre emergenze contemporaneamente: quella sanitaria, quella sociale e quella economica. Il Quirinale ha dato tutto il tempo alla maggioranza per ritessere la sua tela. Ma i partiti hanno fallito. L’ incarico a Draghi mi è sembrata una scelta saggia
Sui temi del lavoro, Bonomi ha ribadito la necessità per Confindustria di superare RdC e Quota Cento
Abbiamo sempre pensato fosse necessario combattere la povertà ma è sotto gli occhi di tutti che il reddito di cittadinanza come strumento per favorire la ricerca di un lavoro ha fallito. Abbiamo bisogno di una riforma radicale degli ammortizzatori sociali e di politiche attive del lavoro efficaci, non solo imperniate sui centri pubblici per l’ impiego. Sono due riforme che vanno insieme. A luglio abbiamo presentato una nostra proposta al governo. Ma non se ne è mai fatto nulla”.