Giorgia Meloni lancia, anzi ri-lancia, l’ipotesi della candidatura di Sergio Rastrelli a sindaco di Napoli. Un tweet della leader di Fratelli d’Italia riapre la discussione nella coalizione in vista delle amministrative che si terranno in primavera.
Meloni, pubblicando una foto che la ritrae insieme a Rastrelli, figlio dell’indimenticato Antonio, già governatore della Campania e personalità di spicco della destra missina prima e An poi, ha scritto:
Gli spifferi provenienti dagli ambienti di Lega e Forza Italia non sembrano molto entusiasti della proposta di Meloni che, invece, ha galvanizzato alcuni ambienti della destra napoletana che hanno scelto di seguire Fratelli d’Italia. Inutile ribadire che il nome forte che circola per la coalizione è quello del magistrato Catello Maresca, graditissimo a Forza Italia (Mara Carfagna lo avrebbe voluto candidato alla Regione al posto di Stefano Caldoro e proprio su questo ha “rotto” con una parte del suo stesso partito) e accettato dalla Lega che non ha candidati forti in città e che, presto, dovrà ridimensionare le ambizioni dello stesso Salvini che avrebbe rivendicato proprio al Carroccio la scelta del candidato sindaco nel capoluogo campano.
Il problema legato alla candidatura di Maresca è semplice. Il magistrato non vuole liste di partito, sa che è più forte il suo nome rispetto al peso elettorale della coalizione e non vuole, evidentemente, rimanerne schiacciato: la retorica anti-leghista a Napoli è fortissima e presentarsi col simbolo di Alberto da Giussano significherebbe prepararsi a una campagna elettorale non sui progetti e la città ma sulla politica nazionale e la storia recente fatta di contrapposizioni Nord-Sud.
Intanto è arrivato l’appello del deputato Amedeo Laboccetta a fare presto. C’è bisogno di trovare subito la quadra e iniziare a lavorare per le elezioni. In una nota, Laboccetta ha spiegato:
“Dopo gli anni della demagogia e dell’istrionismo incarnati dal parolaio De Magistris Napoli ha una storica occasione. Quella di ripartire con una personalità credibile ed affidabile, che abbia passione, cuore e capacità. E che, soprattutto, sappia costruire un grande progetto culturale per la Capitale del Sud. I nomi non mancano, ma la scelta non va ulteriormente rinviata”.
Alemao
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