Salvini rilancia la sfida della Lega nazionale proprio mentre al Nord dal sottosuolo padano riemerge l’anima nordista. Il segretario federale ha nominato alcuni segretari regionali (meno di quelli previsti) per dare una sterzata al partito, in calo nei sondaggi durante la fase pandemica. I nominati sono tutti fedelissimi del leader e espressione del neonotabilato del Carroccio locale: avranno il compito di consolidare l’organizzazione, aprendo le porte delle sedi al ceto produttivo, al civismo conservatore e ai giovani. Si tratta di una risposta di Salvini all’attivismo di Giorgia Meloni: il derby sui territori Lega-Fdi è ormai un refrain da molti mesi, e la crescita della destra postmissina è un tema su cui la dirigenza leghista riflette ormai da tempo perché in vista delle prossime elezioni politiche potrebbe avere riflessi sia nella distribuzione dei collegi che nella definizione di eventuali incarichi di governo. La partita tra autonomisti e destronazionali è solo alle prime battute. Chi prenderà più voti alle politiche, del resto, potrà esprimere il presidente del Consiglio, da sempre obiettivo del leader del partito di Alberto da Giussano…
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Le nomine
”Ringrazio tutti i responsabili regionali uscenti, che hanno contribuito alla crescita della Lega da Nord a Sud, con centinaia di nuove sedi aperte e più di 100mila tesserati in tutta Italia. Numeri mai raggiunti prima. Nell’ottica di fare sempre di più e sempre meglio, come annunciato da mesi è necessario un rinnovo degli incarichi: buon lavoro ai nuovi coordinatori”. Lo dice Matteo Salvini, rendendo noto che il partito “si rinnova e cambia otto responsabili regionali”. In Alto Adige Giuliano Vettorato raccoglie il testimone di Maurizio Bosatra, in Friuli Venezia Giulia Marco Dreosto dopo Massimiliano Fedriga, nel Lazio Claudio Durigon dopo Francesco Zicchieri, in Puglia Roberto Marti dopo Luigi D’Eramo, in Sicilia Nino Minardo dopo Stefano Candiani, in Toscana Mario Lolini dopo Daniele Belotti, in Trentino Diego Binelli dopo Mirko Bisesti, in Veneto Alberto Stefani dopo Lorenzo Fontana.
La missione
“L’ambizione è avere un partito sempre più inclusivo e radicato, pronto per aiutare famiglie e imprese dopo un anno drammatico. Tutti i segretari uscenti, anche grazie all’esperienza maturata, saranno chiamati a svolgere altri importanti incarichi”, conclude Salvini.