Destre. Arriva l’associazione realista “Rifare l’Italia”: “Ci vuole un nuovo patto nazionale”
Il sodalizio si richiama ad un pensiero nazionale che vuole ricucire le ferite nel tessuto della patria: tra i promotori Beccalossi, Viespoli, Corsaro, Landolfi, Valle, Moffa, Polizzi, Martinelli e Malgieri. Sono per il sì al Mes
Si è costituta “RIFARE ITALIA”. L’associazione sarà retta pro-tempore da un Comitato promotore (Massimo Corsaro, Mario Landolfi, Gennaro Malgieri, Marco Martinelli, Silvano Moffa, Rosario Polizzi, Marco Valle, Pasquale Viespoli) presieduto da Viviana Beccalossi, consigliere indipendente della Regione Lombardia.
“RIFARE ITALIA” constata che se da un lato la pandemia ha impietosamente messo a nudo la crisi di governance che attanaglia l’Italia, dall’altro ha evidenziato una disarmante mancanza di visione nelle forze di governo così come in quelle di opposizione, in particolar modo in quelle afferenti al sedicente blocco sovranista. Sia sotto il profilo istituzionale sia sotto quello politico, scontiamo l’assenza di un vero pensiero nazionale in grado di affrontare e risolvere la triplice frattura – territoriale, sociale e generazionale – che rende l’Italia una nazione fragile, spenta, vecchia. A tale proposito, “RIFARE ITALIA” non può non evidenziare la debolezza progettuale della destra laddove dovrebbe intestarsi la riscrittura di un nuovo patto nazionale da agganciare alle opportunità offerte dal Recovery Fund. Ne è indizio non secondario l’ostilità simil-ideologica all’utilizzo delle risorse del Mes pandemico, nonostante l’Italia sia segnata da un pesantissimo dualismo sanitario territoriale che ormai si traduce in una inaccettabile lesione del diritto alla salute per milioni
di cittadini.
«Ci ha convinto ad intraprendere questa avventura – ha spiegato Beccalossi – la battaglia per il “No” al taglio del numero dei parlamentari. L’esito di quel referendum ci dice che c’è un 30 per cento di cittadini ormai stufo di false narrazioni. E ci segnala che la società italiana ha in incubazione una nuova fase che presto porterà al superamento della subcultura grillina, oggi egemone non solo nei Cinquestelle ma anche nel cosiddetto blocco sovranista».
Nei prossimi giorni l’assemblea dei soci, espressione degli oltre 100
aderenti in fase di prima costituzione rappresentativi dell’intero territorio nazionale, provvederà alla costituzione degli organi statutari.
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