Un diamante grezzo è Rino Gaetano. Nel grigio muggito di tutti, figlio di Calabria, lui è uno squillo. Estragone in Godot, Volpe nel Pinocchio di Carmelo Bene, lui è Kamammuri, il pirata della Malesia che fischietta un tema che è di tutti e di cui unico autore è lui. La sua assenza è un lavorio di sogni. Ieri, in metropolitana, un tipo malconcio, elegante e rigoroso, aggrappato a una chitarra canta Ahi Maria. A poco a poco, lungo i corrimano si sollevano sfilacci di nuvole mentre i cuori di tutti si fanno orchestra e gli occhi poi – gli occhi di tutti – diventano i colori presi a Estragone, alla Volpe e a Kamammuri, il pirata. (dal Quotidiano del Sud)