La Delibera di Giunta dwl 30 settembre 2020, con la quale la Regione Emilia Romagna si impegna a somministrare gratuitamente le terapie ormonali ai residenti tramite le farmacie ospedaliere, ha sollevato non poche perplessità negli uffici di Fratelli d’Italia in Viale Aldo Moro 50. Per voce del Consigliere Michele Barcaiuolo si pone l’attenzione su aspetti che non possono essere trascurati: “Capisco l’entusiasmo della Giunta che festeggia in nome di diritti, a suo dire, finalmente riconosciuti. Ma sbaglia le premesse: la Legge Regionale 15 del 2019, quella a cui si fa riferimento, all’art. 5 prevede che il Servizio sanitario regionale, i servizi socio-assistenziali e socio-sanitari sostengono e promuovono iniziative di informazione, consulenza e sostegno sulle tematiche specifiche che coinvolgono le persone gay e lesbiche, transessuali, transgender e intersex. Nulla riguardo la necessità di addossare al SSN le terapie.”
Nell’interpellanza depositata in Regione il politico modenese pone l’accento sulle evidenze tecnico-scientifiche che sottendono le terapie ormonali: “Si tratta per lo più di farmaci irreversibili, che quindi una volta iniziati, sia in caso di intervento chirurgico per cambio anatomico del sesso sia in caso di solo cambio anagrafico, andranno continuate tutta la vita. Con un’altissima concentrazione di effetti collaterali. Non lo dico solo io, lo dicono gli stessi pazienti in cura. Su questo, che esula dalla mia opinione personale sulla decisione della Giunta, chiedo un’attenzione particolare.”
A questo problema è poi strettamente collegato quello, per Barcaiuolo gravissimo e sui cui promette battaglia, della somministrazione ai minori: “Oggi, in caso di disforia di genere, le linee guida internazionali prevedono terapie che in Italia sono vietate, tranne in casi espressamente autorizzati dal Comitato regionale di Bioetica, che consentono la somministrazione di farmaci che bloccano la pubertà. Al netto del mio disaccordo, a prescindere, su tutta la linea, ad ogni buon conto interverremo per far sì che in Emilia-Romagna non venga mai concessa una terapia ormonale su minori o peggio su bambini.”
Si nasce e non si può cambiare, al massimo possono toglierti qualche pezzo in camera operatoria, non darti quello che la natura non ti ha dato. Poi la sessualità è cosa complessa e talora controversa, è vero, ma non si possono ingannare i bambini. Nessuno può cambiare sesso. Nessun uomo diventerà mai donna e viceversa, la pensi come crede…