L’ex sottosegretario della Lega Giancarlo Giorgetti lancia un monito in vista della prossima legge elettorale. Archiviato il Sì al Referendum, l’accordo Pd-M5s prevede ora l’approvazione di una legge proporzionale. Una iattura, per Giorgetti che, intervistato da Repubblica, si è pronunciato con forza contro questa ipotesi e ha chiesto alla sinistra italiana di non limitarsi a decidere leggi e strategie con l’unico scopo di tentare di ostacolare Matteo Salvini.
Giorgetti ha intavolato la discussione sul tema che appassionerà la politica (….) per le prossime settimane:
“Il sì ha aperto la strada a una legge elettorale che è il contrario di quello che ci serve. Il proporzionale contiene tutti gli elementi più negativi e deleteri per un Paese a cui invece occorrerebbero stabilità, governi certi. Questa proposta di legge proporzionale prima non era sul tavolo, poi Pd e 5stelle l’hanno messa alla base del loro contratto di governo. Una legge elettorale dovrebbe garantire un governo che duri per tutta la legislatura, legittimato dal popolo e non frutto di accordi e trasformismi.
Non basta, perché se è vero che i cittadini hanno votato sì ai tagli dei Parlamentari, di sicuro non l’hanno fatto credendo di trovare in lista “paracadutati” e signorsì delle segreterie politiche. Certo, dalle parti (impopolari e coraggiose…) del “No” qualcuno li aveva anche avvisati. Ma tant’è. E Giorgetti, che era fautore del No, ha aggiunto:
Dovrebbe servire a portare in Parlamento deputati e senatori qualificati e non nominati. Un obiettivo che si raggiunge o con le preferenze, con tutte le distorsioni e i potenziali traffici di influenze, oppure con i collegi maggioritari. Penso che la maggioranza proverà a farsi la sua legge e sarà costretta ad abbassare ulteriormente il finto sbarramento al 5%” per avere i voti di renziani e Leu e diventerà di fatto un proporzionale puro.
Un ritorno al passato. L’ennesimo a cui ci ha abituato questa legislatura che, proclamandosi iperproiettata al futuro, ci ha restituito una riedizione della Prima Repubblica. Giorgetti ha concluso così sul tema:
Con il proporzionale torneremmo alla Prima Repubblica e si tradurrebbe in infinite nottate a palazzo Chigi senza decidere nulla e con il potere di interdizione regalato ai piccoli partiti. Un disastro per l’Italia. Non possiamo condannare il Paese all’impotenza per paura di Salvini