Il quinto numero de Il Guastatore è dedicato al fenomeno politico principe del nuovo millennio: il populismo. A firmare l’editoriale è l’editore della rivista Luca Lezzi, già autore di diverse pubblicazioni sul tema, che ne traccia la nascita nel corso del XIX secolo, l’evoluzione nel Novecento e l’esplosione in questo primo quarto del nuovo millennio.
E’ sempre Lezzi ad occuparsi dell’intervista al politologo Marco Tarchi, massimo esperto del tema che approfondisce da anni attraverso pubblicazioni e riviste. La mappatura dei populismi in giro per il mondo è ripercorsa dagli articoli di Marcello De Angelis e Gherardo Marenghi, che si occupano della sua nascita nel continente nordamericano e dell’amministrazione di Donald Trump, Gennaro Malgieri, che non lesina critiche alla francese Marine Le Pen ferma in seguito alla sconfitta elettorale subita al secondo turno delle presidenziali da Emmanuel Macron, e Mariangela Cirrincione, che tocca il fenomeno latinoamericano comprendendo la sede vaticana retta proprio da un Papa proveniente dall’emisfero meridionale.
Guido Santulli, che firma anche l’aeropoesia in quarta di copertina, e Gianluca Kamal descrivono il populismo italiano e degli italiani. Di raccordo, per comprendere nel profondo l’argomento, il lungo contributo di Luca Bagatin che analizza il fenomeno da Christopher Lasch all’ultimo volume di Alain De Benoist.
L’interrogativo maggiore proviene dall’interessante articolo dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza che vede nel sovranismo un’evoluzione del populismo di destra.
Nella ricca seconda parte del volume Lorenzo Nicola Roselli torna sulla tematica ambientalista ripercorrendo l’attivismo e le idee di Rutilio Sermonti, Andrea Turi intervista l’esperto in relazioni internazionali Parag Khanna e Clemente Ultimo mette in parallelo le lezioni di Carl Schmitt con la geopolitica dei conflitti scatenati negli ultimi decenni.
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