Carlo De Benedetti lancia il progetto del nuovo quotidiano della sinistra, “Domani”: oggi è stata costituita a Torino, la società ‘Editoriale Domani S.p.A’, il cui azionista unico, per ora, è l’ingegner Carlo De Benedetti, in rotta con i figli che hanno ceduto il gruppo Gedi ad Elkann.
Il cda
Nel cda nel ruolo di presidente compare Luigi Zanda, già consigliere del gruppo Espresso per un decennio (si è dimesso da tesoriere del Pd). Nel consiglio siederanno anche Giovanni Canetta, Federica Mariani, Virginia Ripa di Meana, Massimo Segre e Grazia Volo.
Il capitale sociale è di 10 milioni di euro. Il nuovo giornale si rivolgerà ai lettori di sinistra, progressista, che i fondatori considerano orfani di un quotidiano partigiano dopo la svolta moderata di Repubblica e La Stampa.
Svolta moderata de La Repubblica e La Stampa? Ma quando?
Ne sentivamo tutti proprio la mancanza!!!!
Un riposizionamento… La Repubblica viene affidata a Molinari ex direttore della Stampa, questo significa una svolta chiaramente neo-con del giornale simbolo dei progressisti al caviale che ormai andava sempre di più perdendo lettori, alla Stampa si rimane più o meno sulla stessa linea con l’onnipresente Giannini che sostituisce Molinari alla direzione, il gruppo Elkann quindi sposta i due giornali su posizioni meno “di sinistra” e più centriste diciamo, o come ho detto liberali neo-con alla maniera di un Biden negli USA per capirci, così De Benedetti occupa quello spazio che i figli hanno lasciato vuoto avendolo ceduto agli Elkann che hanno monopolizzato tutta quell’area di media liberal-progressisti rettificando il tiro degli stessi. Insomma le solite operazioni del regime mediatico del pensiero unico occupato da sempre dagli stessi personaggi,operazioni concertate più o meno a livello nazionale ed internazionale con lo spostarsi di qualche equilibrio, in poche parole possono cambiare i nomi, può cambiare la forma, ma la sostanza rimane sempre la stessa: pattume!!!
Ma Giannini è forse di destra?