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A che punto è la crisi olivicola in Puglia e in Lucania? Lo ha chiesto, in una lettera inviata al ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova, il responsabile nazionale per la materia di Realtà Popolare Michele Latella che ha scritto: “A fine aprile mi sono fatto portavoce di poche e semplici proposte a soluzione delle incredibili condizioni in cui versano (seppur per motivi diversi) alcuni agricoltori delle regioni Puglia e Basilicata. Pertanto intendo portare alla sua attenzione, signora Ministro, sia le mancanze e le carenze istituzionali e sia le loro proposte in merito alle stesse mancanze”.
Latella ha scritto nella missiva: “Lei ha ribadito più volte di interessarsi degli ulivi pugliesi ma a tutt’ora la situazione è identica a sei anni fa quando con il piano Silletti si è affidata la questione xylella a laboratori e istituti di ricerca che nulla hanno saputo risolvere. Gli agricoltori pugliesi hanno più volte lamentato insoddisfazione del servizio e mancanza di ascolto. Essi le rinnovano tramite me e realtà popolare il permesso di coinvolgere a loro spese altri laboratori e istituti di ricerca”. Quindi le richieste: “Le chiedono di sbloccare i vincoli che attualmente impediscono di prendere qualsiasi tipo di iniziativa sui fondi che ora sono improduttivi”. Quindi, sul fronte lucano: “Per la regione Basilicata gli agricoltori lamentano una scarsa, quantomeno assente, fornitura di acqua per irrigare i campi. Di fatto molti pagano per un servizio di cui non usufruiscono, come è stato contrattualizzato. Pagano per una manutenzione che non viene fatta e mantenuta per tutta la durata del periodo contrattualizzato, non essendo garantita la giusta pressione all’intero indotto d’irrigazione. Attualmente gli è proibito approvvigionarsi autonomamente e a proprie spese alle acque dei fiumi già usate dall’indotto trascurato e malfunzionante. Propongono che gli venga garantita la quantità di acqua per cui pagano anticipatamente, oppure che possano accedere all’acqua non fornita con mezzi autonomi”. Infine la richiesta di chiarezza sulle normative anti-coronavirus: “Gli stessi agricoltori chiedono delucidazioni anche in merito alle misure anti Covid19. Avendo sentito della improbabile possibilità che la task force dell’agricoltura starebbe pensando di statalizzare i beni alimentari, come nel dopoguerra, gli agricoltori vorrebbero che il ministro smentisse pubblicamente questa catastrofica eventualità”, ha concluso Latella: “Personalmente, date le regole anti Covid19 della fase due che regolano gli spostamenti tra regioni, non sarebbe più logico usare i percettori del reddito di cittadinanza che abitano in prossimità delle aziende agricole anziché usare cittadini extracomunitari che provengono addirittura da altre nazioni?”