Rifondare lo Stato? Così si intitola il secondo numero de “Il Guastatore”. Una riflessione quanto mai necessaria in un momento come l’attuale, con l’Italia alle prese con l’emergenza coronavirus.
Perché? Semplicemente perché è dello Stato che abbiamo bisogno in momenti come questo: della sanità pubblica e non dei tagli voluti/imposti dai dogmi liberisti della Ue, delle forze dell’ordine che vigilano sulla sicurezza collettiva, di tutti gli apparati amministrativi e di protezione civile che rendono possibile gestire una crisi di questa portata.
E’ di questo che abbiamo bisogno, non del guardiano notturno dei liberisti né di una Unione Europea egoista ed evanescente.
E’ di questo Stato che si ragiona su Il Guastatore con i contributi di Miro Renzaglia, Fabrizio Fratus, Gennaro Malgieri, Gherardo Marenghi, Cristina Di Giorgi, Guglielmo Grieco, Mario D’Aniello, Giorgio Ballario, Luca Bagatin, Lorenzo Roselli, Roberto Siconolfi oltre che del direttore Clemente Ultimo e del coordinatore di redazione Luca Lezzi.
Per ulteriori info www.edizionireazione.it e www.ilguastatore.it
Nessuna rifondazione dello Stato é possibile se prima non avviene una rigenerazione morale, civile e spirituale di noi italiani. Mantenere gli attuali disvalori di cui la nostra società, nichilista, relativista e individualista, é infetta, e rifare un nuovo Stato, è semplicemente inutile. Si cambierebbe solo in apparenza e non nella sostanza.
La “rigenerazione morale, civile e spirituale di noi italiani” è un cantiere aperto da 200 anni almeno. Meglio trovare qualcosa di più limitato, ma applicabile…