E’ morto a Mosca, all’età di 77 anni, lo scrittore e attivista politico russo Eduard Limonov. Lo ha confermato l’ufficio stampa del partito “Altra Russia’ di cui era leader, dopo che la notizia era stata data su Telegram dal deputato Serghei Shargunov. Limonov era stato ricoverato a ottobre per problemi di salute. Nato a Kharkov, in Ucraina, nel 1954, dalla meta’ degli Anni ’70 fino al crollo dell’Urss ha vissuto in esilio negli Stati Uniti. Tra le sue opere piu’ note, ‘Sono io, Edichka’ e ‘Libro dell’acqua’. Con la biografia romanzata ‘Limonov’, pubblicata in Italia nel 2012 da Adelphi, lo scrittore francese Emmanuel Carre’re lo aveva lo aveva fatto conoscere e amare al grande pubblico in Europa.
Anche se da vivo faceva spesso vomitare, RIP compagno-camerata di idee che personalmente vorrei non esistessero più in nessuna salsa, da nessuna parte…
E se ne va un altro grande scrittore oltrechè personaggio eccentrico e contraddittorio dalla vita degna di un romanzo come è stato scritto da Carrere… Felice, lui si che fu convinto sostenitore e ideatore del nazional-bolscevismo ed infatti è stato sempre avversario politico di Putin (il che smentisce le tue tesi su un Putin “bolscevico” che non esiste) ed anche lo stesso Dugin a parte un infatuazione giovanile si è poi nettamente allontanato dalle tesi di Limonov che comunque hanno a modo loro contribuito in qualche misura all’elaborazione di un certo pensiero di “sintesi degli opposti” e di superamento degli schemi novecenteschi… R.I.P. “cameragno” Limonov…
P.S. Il Partito Nazional-Bolscevico di Limonov che aveva fatto parte della coalizione di opposizione “L’altra Russia” è dal 2007 che è stato dichiarato illegale in Russia, questo da solo basta a chiarire le vere posizioni sia di Limonov che dell’attuale guida russa, curioso in fatto di gossip politico invece il ruolo del grande scacchista Garry Kasparov all’interno di Altra Russia e poi accusato proprio da Limonov di essere stato il colpevole del fallimento della coalizione…
Ooore a Limonov, onore al D’Annunzio degli Urali …
Fiero oppositore del cancro occidentale e ultimo combattente
della Grande Patria Russa …
Accusare Putin di essere “bolscevico” mi pare sciocco, dato che il vero bolscevico era proprio Limonov. A Putin il capitalismo non fa assolutamente schifo esattamente come ai “democratici” politici occidentali e filoamericani. Non fa schifo ai cinesi maoisti, figuriamoci. Non a caso con Putin è emersa una classe di magnati che lo appoggiano incondizionatamente. C’è però una differenza sostanziale: in Russia il capitalismo non domina la politica come avviene qui in Occidente. La verità è una sola, che Putin è odiato dagli USA e dai suoi alleati fantocci (tra cui l’Italia), perché diversamente dal suo predecessore Eltsin, ha reso la Russia un paese sovrano e potente, cosa che ai suoi detrattori rode parecchio. Sicuramente la Russia putiniana ha aspirazioni imperialiste, ma mi paiono limitate esclusivamente alla sua zona di pertinenza, non a tutto il globo come ce l’hanno gli USA, che da 30 anni si inventano guerre per “esportare la democrazia” ed hanno abbattuto capi di Stato non allineati come Milosevic, Saddam e Gheddafi – questi ultimi due peraltro arabi laici occorre ricordarlo – ed ultimamente ci hanno provato con Assad, ma grazie all’intervento del “cattivo” Vladimir hanno avuto molta difficoltà e gran parte della Siria è stata liberata dall’occupazione dei tagliagole dell’ISIS. Ricordiamoci anche dell’assassinio di Soleimani in Iraq, generale dell’esercito iraniano , anch’esso non allineato agli USA.
Stefano. Ci sono vari modi di essere neo-bolscecevichi, così come c’erano tanti modi di essere bolscevichi. C’era Trotskj che poi Stalin mandò Mercader ad ammazzare ecc.. Più che bolscevico in senso stretto Putin è un tardo-leninista russofilo, che fa i conti con una diversa contingenza ed il fallimento della Rivoluzione d’ottobre nel 1989, ma che ha fatto tornare il mondo ai tempi della Guerra Fredda (senza sottacere gli errori di USA ed alleati) e che vuole ricostituire l’URSS. Non per nulla un suo riferimento ideale è Alessandro II, zar riformista ammazzato in un attentato nel 1881, sotto il cui regno la Madre Russia raggiunse la mqassima estensione territoriale… Ma oggi la Russia, a parte idrocarburi e tecnologia militare, non ha niente da offrire. Se abbiamo satelliti per comunicazioni, Internet ecc. lo dobbiamo agli USA…
La Russia ha sempre fallito quando ha preteso di essere una superpotenza globale. Come è stato scritto “La Russia non è conquistabile, come i russi hanno dimostrato a Napoleone e a Hitler. I suoi spazi e la sua profondità strategica lo impediscono a qualsiasi aggressore. Ma è contenibile e ed è stata contenuta, con periodici pesanti ridimensionamenti del suo ruolo quando le sue ambizioni sono state al di sopra dei suoi mezzi. E’ successo ai tempi della Guerra di Crimea, condotta per arrestare la sua spinta verso il Mediterraneo e il Medio Oriente, della guerra russo-giapponese al culmine di una lunga azione di contenimento in Asia da parte del Regno Unito che portò finalmente la Russia ad allearsi con le potenze dell’Intesa contro la Germania, dell’eccessiva esposizione politica, militare ed economica in diversi continenti negli anni ‘80 del secolo scorso che ha contribuito al collasso dell’URSS”.
Limonov era un istrione, un guitto, un esibizionista, forse anche uno scrittore, non un politico.
Recentemente Vladimir Putin ha ammesso che le idee comuniste del periodo sovietico gli piacciono: “Mi piacciono ancora gli ideali comunisti e socialisti, sono un po’ come la Bibbia: sono ideali positivi – uguaglianza, fratellanza, felicità”.
Limonov era un fiero oppositore di Putin: ‘Putin è soltanto il portavoce del consiglio di amministrazione che governa la Russia’, che si riferisse ai vari Fridman, Abramovic, Khan, Vekselberg, Miller ecc?Con Limonov se ne va uno degli ultimi pensatori di quest’epoca malata (anche Ida Magli e Severino rientravano in questa categoria).
Premesso che per me Limonov è stato um htande personaggio , prima di tutto ottimo scrittore militante per esempio a fianco dei serbi, ma non si cada nellerrore di esagerare il suo ruolo sia in un senso che nell’altro , nella coalizione Altra Russia c’era di tutto un po ,dalla destra reazionaria ai liberali filo-occidentali fra cui lex presidente della banca centrale russa ai social-democratici ai nazional-bolscevichi,in pratica c’erano tutti i partiti d’opposizione a parte, guarda un po , il Partito Comunista della federazione Russa guidato dal Gennadi Zjuganov che a mio parere è il vero partito patriottico e nazional -bolscevico russo e per capire basterebbe leggersi i libri di Zjuganov come lo storico Stato e Potenza pubblicato dalle Edizioni all’insegna del veltro, del resto in Russia alle elezioni il partito di zjuganov è sempre il principale partito d’opposizione anche se le sue posizioni sono più anti-occidentali e radicali di quelle putiniane seppur a mio modesto avviso si situato a livello di indirizzo generale su una stessa visione del ruolo della Russia. Al contrario invece l’avventura nazional-bolscevica di Limonov è stata esaltata soprattutto dagli occidentali, in Russia infatti quelle idee erano già rappresentate sia dal partito comunista di zjuganov che dal classico sovietismo patriottico anti-internazionalista, Limonov sostenne queste posizioni staliniste ma fu anche un sostenitore dei diritti civili per via penso del suo passato da punk e per la sua sessualità libertina… Insomma sicuramente un personaggio controverso ma che guarda caso è sempre molto piaciuto qui in occidente, oggi tutti i giornali mainstream occidentali lo celebrano come una rockstar,e questo dovrebbe far pensare un pochino … Ripeto grande personaggio, forse un D’Annunzio moderno come detto da Catilina ,ma non tutto ciò che luccica è oro e penso che egli sia stato a volte più la caricatura di certe idee che non la loro sintesi e realizzazione diversamente da un Niekisch per esempio che di quelle idee si può considerare il padre, e diversamente anche da da un Preve per esempio , insomma dopo aver ricordato la caratura del personaggio e onorato la sua morte dovremmo tenete in conto anche delle criticità e non farne un santino buono per ogni occasione.
A me chi è tutto ed il contrario di tutto non piace. Poi ognuno in materia la pensa come crede. Grande personaggio? Perchè?