“Resteranno aperti solo i servizi essenziali”
La menzogna corre sui media. Divulgata, amplificata. D’altronde la disinformazione è supinamente schierata con Giuseppi, a partire dal Tg5 berlusconiano.
Solo i servizi essenziali. Come i negozi per la pulitura delle pellicce. Giusto: la stola di volpe non poteva attendere il 26 marzo per essere pulita dopo la settimana bianca a Cortina o a Courmayeur.
E chi era il razzista che auspicava la chiusura dei negozietti dei bangla? Aperti anche loro. Si potevano chiudere i negozi di informatica? Ovviamente no, i reclusi domestici dovranno pur passare il tempo in qualche modo. Anche scaricando e stampando il modulo ministeriale per andare a fare la spesa. Chi non ha una stampante a casa che fa? Muore di fame?
Aperti anche i negozi di fotografia: dobbiamo aspettarci un’invasione sui social di foto erotiche famigliari. Neanche a pensare di poter chiudere le tabaccherie, per evitare sommosse di massa dei tabagisti e, soprattutto, per evitare che lo Stato perda lauti incassi. Non si hanno notizie sulla soppressione dei giochi d’azzardo.
Le profumerie? Aperte. Bisogna evitare di puzzare in questo periodo di convivenza continua ed obbligata.
In pratica, dunque, si chiudono solo i negozi di abbigliamento (per fare la spesa non c’è bisogno di capi nuovi, in casa tutti nudi), i parrucchieri/barbieri, bar e ristoranti. Un po’ poco per sparare titoli sul genere di “Conte chiude tutti i negozi”, “Italia blindata”, “Tutto chiuso”.
Ridicola, poi, la situazione nelle fabbriche. Aperte, ma con l’invito a fare di tutto per evitare il contagio. Già perché, senza l’invito di Giuseppi, tutti si sarebbero impegnati a contagiarsi a vicenda. Dunque ora tutti i lavoratori avranno a disposizione guanti e mascherine. O forse no? Forse il governo non le garantisce? E scattano, sacrosanti, gli scioperi. Che piacciono ai padroni perché risparmiano.
E la Borsa di Milano? Mica vorrai chiuderla, mica vuoi penalizzare gli speculatori. Libero mercato e libera speculazione. Se no Soros si arrabbia.
In compenso ci sarà lo smart working, ci sarà il telelavoro. Perché tutti, ovviamente, hanno a casa i collegamenti indispensabili. Pagati dall’azienda, ovviamente, pubblica o privata che sia. Forse non è proprio così, ma Giuseppi non lo sa.
E poi c’è la meravigliosa confusione generale sul diritto alla passeggiata. I più timorosi la considerano pericolosissima, il Cnr assicura che è salutare. Ed ha ragione. Perché stare al sole ed all’aria aperta, non in gruppo, fa bene alla salute fisica e mentale, oltre che al morale. Più fortunati quelli che vivono in montagna, al mare, in campagna. Ma ci sono parchi anche in città. Purché non si debba prendere un autobus per raggiungerli. Però per Giuseppi è pericoloso comunque. Passeggiare tra gli alberi fa male, passeggiare per raggiungere una tabaccheria e fumare è buono e giusto. (da Electomag.com)
Tengono tutto chiuso, ma Lampedusa no però. Ieri la Guardia Costiera ha fatto sbarcare un barcone di clandestini tunisini. Mah, questi giallofucsia sono proprio dei cialtroni, c’é poco da fare.
Io detesto gli Inglesi ma ancora una volta stanno dimostrando “la caratura” di un Popolo e la forza di una Nazione che non teme il panico … ….
Corriere della Sera …
La linea di Johnson (e la frase raggelante): «Abituatevi
a perdere i vostri cari»
di Luigi Ippolito
La frase choc del premier inglese: nel Regno Unito i contagi potrebbero essere 10 mila. Ma le scuole e le università restano aperte ….
Concordo con te Catilina, ma questo rientra anche in una visione della società e degli individui che è nettamente differente fra paesi anglo-germanici di cultura “protestante” e paesi latini di cultura “cattolica”,non so se la loro scelta si rivelerà migliore di certo però è che la nostra se va nella direzione opposta per cui la comunità viene prima dell’individuo e delle libertà personali allora comunque si doveva andare ben oltre ciò che abbiamo fatto e fare tipo Cina, Corea o Iran, insomma anch’io pur non apprezzando gli inglesi provo stima in queste occasioni semplicemente perchè come nel caso della brexit vanno per la loro strada e la perseguono realmente al 100% mentre noi non facciamo ne una cosa nell’altra o se facciamo una cosa la facciamo male ed in modo contraddittorio e tiepido, insomma loro perlomeno hanno un identità noi no… comunque dopo tutto questo non credo che si tornerà facilmente indietro, chi come me spera che il modello demo-liberale arrivi finalmente al massimo delle sue contraddizioni vede in questa situazione anche delle possibilità intrinseche… Ormai la società liquida che conoscevamo fino a poco fa sta definitivamente passando allo stato gassoso della “volatilizzazione”, Guenon ne aveva parlato un secolo fa di questo momento ed altri lo stanno analizzando questo “passaggio di stato” in corso d’opera… saluti dalla distopia post-moderna…
Esatto Fernando, hai colto nel segno e le domande che ti fai(e che anch’io ho posto agli utenti qualche giorno fa) sono esattamente ciò che mette in discussione la narrazione “ufficiale”… Dubium sapientiae initium dicevano i nostri avi…
Stefano. Dev’essere l’eterno complotto demo-pluto-giudaico-massonico…
p.s. Ah Fernando a proposito di spiegamento di soldati, intanto in Italia non so se lo hai appreso ci sono carri armati e mezzi militari che si aggirano per le strade del paese, a cosa servono ed a qual fine vengono dispiegati ancora non ci è dato saperlo… Intanto adesso che la Cina si sta efficacemente riprendendo(grazie ad uno Stato forte che “antepone l’interesse nazionale agli egoismi rapaci” e grazie alla sovranità monetaria per cui può immettere liquidità stampando moneta) passa al contrattacco ed accusa apertamente gli USA di guerra biochimica, di ieri il tweet del portavoce del ministero degli esteri cinese Zhao Lijian: “It might be US army who brought the epidemic to Wuhan. Be transparent! Make public your data! US owe us an explanation! ” Anche il sito delle forze armate cinesi ha ribadito il concetto…
No Felice per carità sono tutte coincidenze così come la speculazione finanziaria già preventivata, così come la Lagarde che ci affossa, tutte coincidenze così coerenti che paiono quasi facenti parti di un discorso unico, ma per te questo è “cospirazionismo” giusto? Secondo me invece non hai ancora ben chiaro con quali mezzi so combattono le guerre oggi… http://federicodezzani.altervista.org/coronavirus-italia-europa-peripheral-strategy/
Stefano. Forse tu le guerre le combatti con le iscrizioni della bruciata Notre-Dame (della quale non hai mai più parlato). Fai tu….Intanto, come nel ’15 e ’43, il “Chagni e fotti” sta avendo successo coi krukki: li freghiamo di nuovo! La von der Layden ha detto che possiamo spendere senza sforare, per la felicità di Conte, Di Maio, Montalbano brother…e non solo!!! Salutoni, riguardati.
Certo che se tu credi ai cinesi più che agli americani è dura trovare argomenti…
… cinesi, i napoletani dell’Asia…
Non si tratta di credere ai cinesi più che agli americani(intanto i cinesi ci mandano aiuti e gli amici europei e americani no, questo è un dato di fatto), cosa d’altronde che può essere tranquillamente giustificata dalle menzogne che gli americani hanno raccontato dall’inizio della loro esistenza ad oggi, ma si tratta di verificare tutte le azioni concordanti che si verificano sul piano politico, geo-politico ed economico e trarne le conclusioni, ovvero che c’è una guerra ibrida in atto e che ogni cosa porta a pensare che questa guerra è mossa dall’occidente verso i “paesi non allineati” oppure a quei paesi rei di essersi troppo avvicinati a costoro, e qui il fatto che il virus sia o non sia stato creato ad hoc è fondamentalmente irrilevante in quanto la strumentalizzazione che se ne fa è comunque evidente… Poi tu puoi riporre tutta la fiducia che vuoi nei “liberatori” e nella crucca che fa la parte della samaritana, ma i fatti sono fatti e tra l’altro la Germania deve stare attenta che se crolliamo noi crollano pure loro,anzi direi che si destabilizza noi per destabilizzare loro che sono l’obbiettivo principale al fine di balcanizzare l’Europa ed allontanarla ancor più dall’asse eurasiatico, quindi gli converrebbe aiutarci anche perchè i soldi che vedremo se arriveranno veramente sono sempre soldi che vengono dalle nostre tasche…
Felice non mi interessa fare l’avvocato difensore dei napoletani o dei cinesi, ma quando Napoli e soprattutto la Cina erano già civiltà belle e fatte ancora non era nata Roma e mi astengo dal parlare di che cosa c’era dalle tue parti, quindi in realtà potresti anche risparmiarti certe battute, la Cina è un Impero da millenni e non mi pare che la stessa cosa si possa dire di molti altri popoli, se poi il confronto lo vuoi fare con la talassocrazia meticcia e senza storia d’oltreoceano allora beh sono io a non avere argomenti a questo punto…
I cinesi ci mandano qualcuno per far un pochetto di pulizia (ma ‘pour la galerie’, e gli italioti applaudono pure…) dopo averci infettati tutti! Grazie, Cina!
La Cina era stata un grande Impero, ma al tempo della Rivolta dei Boxer, come la descrive Salvago Raggi, assediato per 40 giorni, era ridotta, fatte le debite proporzioni, alla Napoli di ‘La Pelle’ di Malaparte…
Felice Napoli è uscita distrutta in tutti i sensi dalla guerra ed ha subito una cosa ancora peggiore, si è vista requisire il suo mare ed il suo porto dai “liberatori” che ne hanno fatto il loro centro strategico nel mediterraneo privando la città della possibilità di rialzarsi, senza quindi dover andare troppo indietro a questioni risorgimentali basterebbe questo fatto a far capire tante cose della Napoli del dopoguerra e del suo dramma, descritto perfettamente ad esempio ne “Il mare non bagna Napoli” della Ortese oppure in alcune opere di Ermanno Rea come ne “La dismissione” dove si segue la storia dello smantellamento dell’Ilva di Bagnoli simbolo della possibilità mancata di industrializzazione per uscire dal sottosviluppo… Magari da un certo punto di vista hai ragione, i cinesi sono i napoletani dell’Asia e viceversa, per questo entrambi sono sempre stati oggetto di molte “attenzioni”, in fondo sono popoli che seppur diversissimi sono antropologicamente ostili ad essere omologati nella “zivilisation” occidentale ,nel bene e nel male sono da sempre rimasti uguali a loro stessi…
Nel signor guidobaldo la cupiditas serviendi ha preso il posto della realtà.
Non capite (scusate) un’emerita s…! Ve la suonate, cantate ed ascoltate, come un disco rotto… Adesso devo pure ascoltare l’elogio di Bagnoli “simbolo della possibilità mancata di industrializzazione per uscire dal sottosviluppo”, questa è troppo grossa!!! Prendetevela con la Lagarde e divinizzate i cinesi che, volenti o no, hanno infettato il mondo… Quel mondo che per le vostre galoppanti fantasie gira sempre al contrario…
Bene Stefano il riferimento a Ortese, se i suoi conterranei la leggessero di più invece che abbracciarsi alla coperta di linus della guerra fredda!
Già vedo che sta arrivando l’elogio di De Mita…
Fernando da come ho capito l’esercitazione dei 20mila yankees ufficialmente dovrebbe essere un test per verificare le condizioni delle infrastrutture di collegamento in Europa al fine di uno spostamento veloce di truppe,poi ogni ipotesi può essere considerata e quella che proponi è una delle più gettonate, ma sinceramente per adesso non saprei proprio, sta di fatto che l’Italia ha detto che non parteciperà all’esercitazione a quanto pare… sulla chiusura della Borsa non c’è molto da aggiungere, quanto è accaduto è sotto gli occhi e questo fa capire la differenza fra un paese sovrano come la Cina e noi e fra la loro classe dirigente e la nostra, Mattarella esegue e basta caro Fernando,nessuno slancio patriottico… x Governatore: in parte hai ragione, infatti la Ortese fu costretta ad andarsene da Napoli vista l’ostilità da parte dell’intellighentia di sinistra napoletana che la mise ai margini, per non parlare poi di quando prese le difese di Priebke provocando quella che è ancora una vera e propria damnatio memoriae per lei… vero anche il fatto che una certa retorica “meridionalista” ha fatto più danni ai napoletani di tante altre cose, però non bisogna confondere la napoletanità con questa retorica che ne è una sua degenerazione, sostenuta tra l’altro da un certo tipo di intellettuali e di politici del sud e che fa comodo ovviamente anche a chi nutre disprezzo anti-meridionale. Comunque giusto per precisarlo non sono napoletano anche se per contingenze personali mi ha sempre interessato studiare le dinamiche sociali, culturali etc di questa città che in fondo è pur sempre, almeno a livello ideale e potenziale, una specie di archetipica heimat mediterranea. Cordiali saluti.
La Heimat mediterranea è morta con la battaglia di Benevento e la decapitazione di Corradino di Svevia ad opera delle ” Guelfe Iene ”
… Con gli Svevi è tramontato il sogno di un Impero Ghibellino/Europeo/Universale con al centro il cuore Mediterraneo
… Quello che arriva dopo ha già in seno i germi del ” veleno occidentale” , la deviazione filosofica , l’Occidente il figlio degenerato dell’Europa di Mezzo ….
L’Occidente , che ha nella novella Cartagine ed in Gerusalemme i suoi capisaldi …. e che solo il risveglio di una Terza Roma potrà frenare …
Verissimo Catilina sottoscrivo, la sconfitta di Manfredi e può essere considerata la fine di quell’archetipo sul piano della manifestazione, ma essendo appunto anche un luogo metafisico ideale lo considero nella sua perenne potenzialità, magari in un altro luogo e forma. Poi certamente adesso lo scontro essendo per così dire a livello totale e definitivo può essere rappresentato rettamente solo dalla Terza Roma a livello simbolico, ma come per ogni simbolo i significati si possono sovrapporre senza per questo escludersi a vicenda, così la Terza Roma dovrà in qualche modo contenere anche quel sogno di Impero Ghibellino Universale così come del resto la Roma latina prima e quella bizantina poi ebbero già a rappresentare…
*Impero Ghibellino Mediterraneo
P.S. Un simbolo perfetto della Napoli di oggi lo diede sempre Ermanno Rea nel suo romanzo “Napoli ferrovia” dove l’io narrante, un anziano intellettuale comunista ritornato a Napoli dopo 50 anni incontra Caracas, ex nazi-skin convertito all’Islam con cui stringe una fraterna amicizia vedendolo come un simbolo di purezza nel cuore della Napoli peggiore… Caracas(chiamato così perchè portato a Napoli dalla madre dal Venezuela) che accompagna come un novello Virgilio il vecchio comunista nei luoghi più sordidi della città che lui conosce come le sue tasche, in un percorso di catabasi nei quartieri che la gente “perbene” cerca in tutti i modi di evitare, fra derelitti e situazioni al limite, fra odio ed amore per la città, fra la voglia di lasciarla ed andarsene per sempre(da parte di entrambi) e l’incapacità di lasciare quei luoghi crudeli e pieni di contraddizioni. Lo consiglio è una bella lettura.
Terza Roma? Quella del successore della Raggi? Quella del successore di Crispi e Mussolini? Quella dei clan degli zingari, che magari attinge al patrimonio immenso della napoletanità contemporanea? Ma, con le insalate letterarie e pseudo storiche, non conservate un minimo di senso del ridicolo, di aderenza al presente? Solo sogni in salsa ghibellina?
X Stefano: la Ortese sarebbe la miglior cura al deleterio meridionalismo reazionario ma su quello ci si lucra politicamente (vedi de magisstris) e professionalmente (quanti cialtroni…). Napoli come heimat mediterranea è tema grandioso ma quanta distanza da Roma!
O Pechino o Mosca!!!!
Governatore sono daccordissimo…
Comunque per ritornare al tema dell’articolo, ormai siamo alle comiche,mentre ci impongono con appelli accorati la legge marziale l’Istituto Superiore di Sanità afferma che le morti accertate per Covid-19 siano soltanto 2: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-coronavirus_listituto_superiore_di_sanit_afferma_che_i_morti_accertati_per_covid19_sarebbero_solo_2/82_33596/
Napoli come heimat mediterranea : ma il senso del ridicolo non vi sfiora mai? Ma vi ricordate di quanti analfabeti vivevano miseramente a Napoli nel 1860?
Io continuo a lavorare senza problemi e come me tanti altri. La cialtroneria di Salvini e gente simile si evidenzia in questi giorni. Quand’ero piccolo mio nonno in campagna mi faceva vedere una collina ove erano sepolti i morti dovuti all’influenza spagnola . Bisogna solo tutelare gli anziani e chi non ha difese immunitarie, ma gli altri devono andare avanti , con le dovute cautele, ma andare avanti.
Interessante posizione di Sgarbi su cui riflettere
https://www.youtube.com/watch?v=IwxtFZzptsU&feature=youtu.be
a parte le divagazioni su dio …
Ma se le fa Burioni puo’ farle anche Sgarbi …
http://federicodezzani.altervista.org/coronavirus-italia-europa-peripheral-strategy/
… Gli Inglsesi con le loro teorie ” strampalate ” sull’immunità di gregge ( … strampalate per i nostri scienziati illuminati ) pero’ non avranno guarda guarda 70 miliardi di euro di debiti ulteriori da dover rimborsare con la lacrime e sangue agli usurai di Strasburgo e Bruxelles … Noi si.
Continuo a sostenere che qualcosa “in tutta questa storia” non quadra , a parte l’unico dato di fatto per tutti; ovvero che la nostra sanità non puo’ reggere un impatto del genere che cresce esponenzialmente giorno per giorno nonostante che la prima linea di medici ed infermieri stia dando tutto …
Beh credo che tra una decina di giorni il contagio andrà ad esaurimento; i numeri di oggi riguardano i tamponi di giorni fa.
Sgarbi può avere tanti difetti ma gli si deve riconoscere sempre una certa onestà intellettuale e acutezza nel leggere certe situazioni fregandosene del pensiero unico… Su questo virus è stato coerente fin dall’inizio ed io concordo con la sua visione (a parte sui tabaccai!) compreso sulle chiese pur non essendo cattolico, tanto erano già vuote prima e non credo che si sarebbe creata una corsa a prendere i sacramenti, ma questo conferma ancora una volta che il cristianesimo occidentale è morto e la Chiesa è stata trasformata in una ONG che come ogni altra struttura mondana quindi chiude i battenti… Per il resto sottoscrivo anche le virgole delle parole di Dezzani che anch’io avevo postato e che riassumono efficacemente buona parte di ciò che c’è in gioco anche se manca ancora qualche tassello… Il virus è reale, ma non nella sua letalità, ma come strumento all’interno di questa guerra ibrida, del resto se paesi come Cina, Iran, Russia e Corea hanno dovuto prendere misure draconiane ed adesso apertamente lo inquadrano come un attacco di guerra bio-chimica vuol dire che qualcosa c’è, e ricordo che soprattutto i cinesi sono di solito molto pacati nell’esporsi quando si tratta di accusare anche i più acerrimi nemici, Khamenei è stato ancora più esplicito dicendo che il virus è una creazione umana e che “L’istituzione di una base sanitaria e terapeutica da parte dei militari può anche essere considerata come un esercizio di difesa biologica e aggiunge, alla nostra sovranità e potere nazionali, delle prove che suggeriscono che la probabilità che l’epidemia sia un ‘attacco biologico”… Poi c’è quello che succede in Europa, oltre a tutte le considerazioni già fatte fin ora l’assegno di 550 miliardi a sostegno della propria economia fatto dalla Germania non è un caso, misura che i tedeschi a dispetto delle regole che loro stessi hanno imposto al resto d’Europa adesso prendono, c’è chi ipotizza che dietro questa misura ci siano gli asset atlantici che ormai avendo esautorato la Merkel danno un colpo quasi mortale alla stabilità europea costruita sul pareggio di bilancio e l’austerity, ed in questa visione si possono inquadrare le parole della Lagarde(altro asset atlantico),la scelta inglese di lasciar correre il virus e la stessa presenza dei soldati USA che oltre al normale consolidamento della loro occupazione fisica dell’Europa e delle strategiche caselle baltiche ha con il suo contingente in Germania imposto le linee guida: “Nel momento in cui la Federal Reserve, ben conscia del collasso imminente di tutto il sistema occidentale basato sul dollaro, annunciava l’iniezione di 1500 MILIARDI di dollari dal nulla, la Lagarde con la sua frasetta sugli spread italiani ha fatto crollare tutte le borse europee, del -16, del -14%. Non c’era tempo da perdere; la banca centrale europea stava per far collassare il sistema, e proprio nel momento in cui la Cina giganteggia di nuovo: uscita dall’epidemia, manda “aiuti” e soccorsi all’Italia che l’Europa ha abbandonato.
Il Deep State americano, con fulminea capacità di decisione, ha esautorato la Merkel per salvare il salvabile. I due ministri tedeschi Scholz e Altmaier l’hanno palesemente sostituita quando hanno annunciato i 550 miliardi, e aiuti di Stato “illimitati” alle aziende, e ri-nazionalizzazioni di processi produttivi strategici; hanno seppellito trent’anni di dottrina politica fasulla Schauble-Merkel. E Scholz è quello che, giorni fa, ha rifiutato di dare la mano alla Cancelliera, con la scusa del coronavirus.” Qualcuno sostiene che il tutto sia stato fatto facendo valere le clausole dell’armistizio del 45 , in pratica una nuova resa tedesca con i “liberatori” di nuovo tornati a salvarci, e tutto ciò può essere confermato dal tweet di ieri di Donald Trump:” The United States Loves Italy” con il video delle nostre frecce tricolori… Grazie Zio Sam, ancora una volta sei venuto a liberarci dalle grinfie dei cattivi…
Aggiungo a quanto detto l’analisi di un amico molto preparato nella lettura geopolitica:”In Europa sono stabilmente stanziati oltre 66 mila militari statunitensi, dislocati in basi in una dozzina di Paesi, dalla Spagna alla Norvegia, dal Regno Unito alla Grecia. I principali Paesi che li ospitano sono la Germania (più di 35 mila in 194 installazioni) e l’Italia (circa 13 mila in una decina di strutture). Non è un caso che siano gli sconfitti della seconda guerra mondiale; dal Giappone all’Italia è prassi che l’America si conquisti sul campo il diritto di acquartierare truppe all’estero.
Quindi, lo spazio europeo è già sotto il completo controllo angloamericano.
Defender Europe 2020, in realtà, serve a includere il territorio a est di Berlino nella piena disponibilità strategica di Washington. Suo contraltare economico è l’Iniziativa dei Tre Mari, lautamente finanziata dagli americani per creare infrastrutture stradali, ferroviarie ed energetiche nei 12 membri centro-orientali dell’Ue – quindi per aiutarli a smarcarsi dalle dipendenze russo-tedesche e sigillarli dall’avanzata della Cina.
Con le ultime esercitazioni gli USA stanno, inoltre, monitorando la libertà delle rotte atlantiche e le infrastrutture terrestri verso i confini con la Russia.
Comunque, l’ipotesi di una specie di colpo di Stato ai danni della Merkel è più che probabile. Gli USA amano cambiare i politici servi prima che vengano travolti dagli eventi, vedi in passato lo Shah in Iran o Mubarak in Egitto e tanti altri.
Non bisogna dimenticare che la Merkel appartiene ad un’antica famiglia ebraica di origine polacca, i Kazimierczak, che hanno cambiato cognome in Kasner quando si sono spostati in area tedesca, “convertendosi” in seguito alla religione evangelica per potersi muovere meglio tra le due Germanie durante la Guerra Fredda.
Angela è un classico asset sionista-americano che ha servito fedelmente i suoi padroni, non tanto la Germania, per decenni.
https://www.amazon.it/Angel…
La Merkel è stata piazzata dagli anglo-sionisti al vertice della Germania, dopo una serie di scandali che hanno travolto i suoi avversari, per impedire l’avvicinamento della potenza economica tedesca alla Russia.
Ha perso ultimamente la fiducia dei suoi creatori perchè non è riuscita ad impedire con le buone, cioè agendo a livello politico, la realizzazione del North Stream 2, costringendo di conseguenza gli USA ad intervenire con sanzioni e minacce per cercare di bloccare il progetto.
All’interno della classe dirigente tedesca esiste una forte componente filo-russa, soprattutto tra i grandi industriali, che, sulla questione dei rifornimenti energetici, ha avuto infine la meglio nei confronti della fazione filo-americana della Merkel, provocando le ire del centro imperiale statunitense.”
Caro Stefano. Scrivevi ieri l’altro: Napoli è uscita distrutta in tutti i sensi dalla guerra ed ha subito una cosa ancora peggiore, si è vista requisire il suo mare ed il suo porto dai “liberatori”. Oggi non so, anni fa un bel pezzo di porto era occupato in permanenza da motoscafi blu, tutti di contrabbandieri… Loro non si erano fatti sequestrare il porto? L’amico scriveva in termini lirici di Heimat del Mediterraneo. Nulla in contrario, ovviamente: Ma una Heimat può aver residenza in un luogo sospeso tra inferi e Campi Elisi, giacchè Goëthe, dopo averla visitata, scrisse di “un paradiso abitato da diavoli”?
Felice i motoscafi blu che occupavano il porto di Napoli facevano parte di quelle dinamiche che i “liberatori” permettevano ed avallavano fin dall’inizio, basta sapere un pò di storia della camorra del dopoguerra(la bella società riformata si sciolse nel 1915, quindi nemmeno di camorre si dovrebbe parlare ma di organismi mafiosi in generale) e ad esempio il ruolo di Lucky Luciano nel suo soggiorno napoletano, sarebbe un discorso lungo ma mafia e camorra(quest’ultima prima dei cutoliani non era nient’altro che una succursale mafiosa) etc sono state funzionali e alleate di quell’occupazione da parte dei “liberatori”, quindi niente di strano e nessuna contraddizione in questo… Per quanto riguarda il discorso della Heimat può certamente anche essere un luogo sospeso fra inferi e Campi Elisi anzi a maggior ragione in ciò si può capire il carattere particolare di certi luoghi che in passato hanno rappresentato centri di influenza importanti(potrei dire dal carattere metafisico) e possono come in un rovesciamento dialettico-simbolico diventare l’esatto contrario una volta che un “principio ordinatore” vuoi spirituale vuoi temporale sia venuto a mancare(l’episodio di Manfredi citato da Catilina è emblematico), la stessa cosa si potrebbe dire per Roma da un certo punto di vista e per l’Italia più in generale, ma anche qui il discorso è complicato, sulla frase di Goethe è più o meno lo stesso concetto che ho espresso anch’io, ma in fondo i demoni sono entità sovrannaturali, magari decadute, che possono essere sia benigne che malevole in quanto solo nel cristianesimo volgare vengono intesi nel solo senso negativo, quindi esattamente quello che ho spiegato a proposito del rovesciamento simbolico di certi luoghi, tra l’altro quell’affermazione non è di Goethe ma è un proverbio che esiste dal 600 circa e ripreso poi da più parti, diventato in qualche modo d’uso comune dopo la cacciata degli spagnoli da Napoli da parte delle truppe austriache che propagandarono quest’immagine non del tutto priva d’efficacia seppur semplicemente legata a delle contingenze temporali che non fanno di certo di questo detto una verità universale e sempre valida…
Stefano. Come sempre benevolo…ma, al di là del ‘700 riformatore, Vico e Genovesi, Sanmartino e compositori, nell’immaginario Napoli è – Re Bomba e familiari a parte – quella del grande Scarpetta, dei figli De Filippo, di Totò e pochi altri. Più difficile valutare serenamente il comandante Lauro, sotto la cui amministrazione monarchica avvenne il cosiddetto “Sacco di Napoli”. Circa la camorra, essa esisteva da molto prima dell’arrivo degli americani (Franco Venturi ne parla nel Settecento) ed è dubbio che nel 1915 i camorristi abbiano imbracciato il fucile per andare a far l’Italia sul Carso…. Senza la camorra, Garibaldi non sarebbe, tra l’altro, mai arrivato in treno a Napoli nel 1860… Poi un certo Librorio Romano, poi il Tesoro Nazionale sparito ecc. Riguardati, la Heimat (più o meno demoniaca) è sempre lì….!
Stefano. Le tue capacità di assoluzione ed autoassoluzione sono veramente singolari. Ti creii mentalmente il ‘facitore’ di nefandezze – gli ‘ammericani’.. – e attraverso di loro, del loro ruolo spesso immaginario o ingigantito – purifichi tutto, catarticamente, camorra compresa…
Certo la camorra esisteva da prima , magari anche da molto prima del 700 visto che nell’antica Roma già esistevano le gilde dei ladri e criminali, ma il punto era che i gruppi detti camorristici nell’immediato dopoguerra non avevano una struttura criminale così forte e organizzata da poter fare comodamente i loro traffici liberi dall’autorità dei “liberatori”, essi erano dei “sottoposti” e svolgevano quei lavori come vettori di mafie ben più importanti, poi il soggiorno obbligato a Napoli imposto dal governo USA a Lucky Luciano contribuì a far superare la dimensione locale al fenomeno ed inserire all’interno dei grandi traffici internazionali quella che fino a quel momento veniva definita “camorra dei mercati” e che si occupava in pratica di stabilire i prezzi dei prodotti che venivano dai campi, a quel tempo non c’era una struttura organizzata e verticistica come in passato… Poi semplicemente come in ogni occupazione gli americani si assicurarono i servigi delle mafie locali attraverso favori ed accordi reciproci, lo fanno ancora oggi in ogni parte del mondo.
Felice per piacere non interpretare a modo tuo, non ho purificato assolutamente niente ho solo detto che il concetto di mare requisito alla città non è in contraddizione col fatto che quel mare fosse solcato dai traffici illeciti dei gruppi criminali… Comunque siamo abbondantemente “off topic” quindi sospendiamo la discussione, la riprenderemo quando ce ne sarà occasione… Buon proseguimento!
A proposito di Meridione e covid-19 ecco a cosa servono i mezzi militari che si vedono in giro al sud: https://www.ilgiornale.it/news/politica/meridione-piano-segreto-gi-pronti-7mila-militari-1840949.html
Stefano. Luciano aveva, come tutti sappiamo, reso favori durante la guerra all’Amministrazione Roosevelt. Poi però gli americani, contro le sue aspettative, lo espulsero dagli USA, privandolo del suo grande potere (non solo al porto…). Ricostruire la storia della camorra a Napoli nel dopoguerra alla luce di quello che gli americani possono aver fatto, tramite polizia e giustizia italiana, è fantastoria bella e buona, non ipotesi. Quello, Lucky, era un mafioso ed avrà cercato contatti ed affari con la malavita partenopea come qualsiasi mafioso avrebbe fatto, senza necessità degli americani…ai quali ormai Luciano non serviva assolutamente più, ovviamente, altrimenti non l’avrebbero espulso e l’avrebbero ancora usato. Elementary, Watson. Leggere la storia degli USA come un gigantesco intreccio d’interessi e connivenze politico-mafiose è solo un vizio ricorrente del complottismo…non una verità, Stefano. Napoli non era strategica per gli americani, in nessun senso, la dominavano facilissimamente, con chewingum e surrogato di cioccolato (Sciuscia, insomma), così come maneggiavano la politica di De Gasperi e successori. Sarebbe come legare la Yakuza alla politica estera giapponese ecc. Tutto materiale per giornalismo e cinematografia di secondo piano o giù di lì… Come l’Espresso anni 70 e la denuncia dei cento golpes fascistas…Buona notte!
A proposito di Meridione ecc. un governo minimamente responsabile ci avrebbe pensato bene prima di fare le scelte irresponsabili di Conte & Co. Avremo, forse, milioni di disoccupati, crisi economica acuta e lo Stato che dovrà chiedere, un’altra volta, favori alla criminalità organizzata affichè la situazione non gli sfugga totalmente di mano. Altro che soldati e piani segreti… Sarei più tranquillo con un governo Sgarbi…
Guidobono avrà ragione sicuramente sul non dover dare troppo peso a ricostruzioni ideologiche ma, spiace, nemmeno la sua si salva. Basterebbe leggere Sales per comprendere cosa era prima e cosa diventò dopo la camorra.
Sales non mi ricordo chi sia. Però, se non lo conosci, Adelfi ha pubblicato nel 93, con riedizioni successive, Napoli’44, di Norman Lewis, uscito in Inghilterra nel 1978.
Quello che non sopporto dei sedicenti sovranisti è il credere che tutto sia manovrato da fili pressochè invisibili, ma poderosi, potentissimi. Quindi tutto è spiegato. Ma in questo modo gli stessi sovranisti alzano subito bandiera bianca, ricercando ragioni contorte, invece di combattere nell’oggi, senza tirare in ballo situazioni ipotetiche di 2000 o 150 anni fa. Ma che cosa importa di Luciano o della camorra nel 1915 o 1944? Volete fare un altro favore a Saviano? Guardate la realtà di oggi, non di trapassati mandati da altri trapassati (forse) a combinare qualcosa! Vivaddio, lottate per il presente, se possibile per domani, non sempre guardando all’indietro, con finalità giustificazionico-masturbatorie….
Felice,giusto per chiarire per l’ennesima volta io non ho fatto nessuna ricostruzione complottista o simili, ho riportato dei fatti nudi e crudi che si trovano in ogni decente ricostruzione storica, in secondo luogo ho solo risposto alla tua domanda che era:”Oggi non so, anni fa un bel pezzo di porto era occupato in permanenza da motoscafi blu, tutti di contrabbandieri… Loro non si erano fatti sequestrare il porto?” Ed io ho semplicemente risposto che non c’è contraddizione in questo spiegandone i motivi, ma non ho mai detto che tutto sia colpa degli “amerikani” seppur la loro occupazione(la più lunga in Italia, dal 43 al 46) abbia dato nuova linfa agli affari illeciti, senza considerare sciuscià, prostituzione minorile, contrabbando di vettovaglie etc di gente che per la miseria raggiunta era pronta a qualsiasi cosa per una coperta o un piatto di zuppa di piselli(non mi metto ad elencare i soprusi dell’occupazione alleata a Napoli che sono stati infiniti e fra i più neri della storia militare)…Nel 1957 Leonardo Sciascia si chiedeva:
“Sarebbe interessante fare un elenco di tutti i capimafia che sotto 1’AMGOT subito trovarono carichi e prebende; e dire come, sotto così esperte mani, subito si organizzò il mercato nero. C’e da chiedersi se ufficiali di Stato Maggiore non portassero, insieme ai piani dello sbarco, precise liste di “persone di fiducia“ che – guarda caso! – erano poi il fiore dell’onorata società: nel qual caso avremmo la prova migliore della potenza della mafia americana e del rapporto da questa costantemente mantenuta con la mafia siciliana“. Detto questo l’analisi sulla situazione napoletana non si può fermare a queste sole considerazioni, la mia ripeto ancora era solo una risposta ad una specifica domanda, poi preferisco essere anti-americano che anti-napoletano, e non ho mai capito da parte tua Felice questo astio anti-napoletano mentre accusi me di astio anti-americano che mi pare perlomeno più giustificato data un occupazione militare, culturale, politica, economica etc che subiamo da 70 anni… Detto questo concludo dicendo che per me Napoli è più un luogo dell’anima e usando le parole di De Crescenzo:«E chi lo sa! Chi lo sa come è Napoli veramente. Comunque io certe volte penso che anche se Napoli, quella che dico io, non esiste come città, esiste sicuramente come concetto, come aggettivo. E allora penso che Napoli è la città più Napoli che conosco e che dovunque sono andato nel mondo ho visto che c’era bisogno di un poco di Napoli.»
Ma quale astio antinapoletano, Stefano, suvvia, siamo grandi! Semmai detesto una certa ‘napoletanità’ piagnona, vittimista, nostalgica di ciò che non ci fu mai. Detesto l’illegalità eretta da qualcuno a sistema superiore, il culto dell’illegalità, anzi, la furbizia da guitto, i tanti Pulcinella, il mondo di Pupetta Maresca… Amo Totò e Peppino… Poi sai che penso degli amerikani. Un male tuttora necessario perchè l’Europa latita e Russia e Cina sono peggio. Poi non diamo agli americani colpe che son solo nostre, del nostro perpetuo amore per l’improvvisazione, il casino, l’emotività esagerata ecc. In ogni caso la guerra agli USA l’abbiamo dichiarata noi nel 1941, non il contrario… Sciascia: ma è un letterato! De Crescenzo:un modesto cultore di filosofia, essenzialmente un uomo di spettacolo! Come napoletano preferisco Renzo Arbore…
x Governatore: penso di essere stato frainteso o di non essermi sempre spiegato a dovere, la mia non vuole in alcun modo essere una giustificazione basata su una lettura ideologica, semplicemente è chiaro che dovendo rispondere a questioni poste in un certo modo, inficiate da una lettura univoca e basate su un astio derivato da pregiudizi di natura quasi biologica, come se Napoli e i napoletani fossero sempre stati quelli che Felice vorrebbe raccontarci, allora devo per forza di cose opporre una forza uguale e contraria che può sembrare altrettanto di parte in qualche modo, ma la mia intende essere una visione che tenga conto in ampiezza e profondità di tutte le componenti del dramma di questa città senza per questo voler in alcun modo giustificare o affievolire nulla delle sue responsabilità.
Bene Felice capisco cosa intendi, allora scusa ma non generalizzare se dici che ti riferisci ad una certa “napoletanità” che come ho già spiegato per me è solo una contraffazione della vera napoletanità, stessa cosa ovviamente vale al contrario ed infatti non sentirai mai dal sottoscritto generalizzazioni su piemontesi, toscani, lombardi etc etc seppur per qualunque popolo potrebbero essere trovati dei tratti caratteristici negativi da poter strumentalizzare per avallare una determinata narrazione…
Stefano. Sei un uomo di buone letture (forse non sempre!). Se non le conosci, mi permetto di suggerirtene due: la prima, di Franco Venturi, 1764: Napoli nell’anno della fame, in Rivista Storica Italiana, LXXXV, Napoli, 1973 e il già citato Norman Lewis, Napoli’44, Adelphi, 1993. Puoi in qulche modo comparare due situazioni a distanza di quasi due secoli, anche se il primo è il maggiore storico italiano dell’Illuminismo (e mio Maestro), il secondo un ufficiale dell’Intelligence britannica.
Grazie dei consigli di lettura sempre ben accetti, non conosco nello specifico questi due scritti ma rimedierò, della Rivista Storica ricordo però di aver letto in passato svariati articoli, in particolare quelli di Francovich sulla Massoneria e società segrete in genere, ma ovviamente l’impostazione della Rivista è molto distante, anzi direi all’opposto delle mie vedute come puoi facilmente intuire.
Stefano. Attribuisci a Sciascia:’Sarebbe interessante fare un elenco di tutti i capimafia che sotto l’AMGOT subito trovarono cariche e prebende; e dire come, sotto così esperte mani, subito si organizzò il mercato nero’. Panzana colossale: pensare che Amgot e capimafia americani organizzarono il ‘mercato nero’ a Napoli! Ma quando mai? Figuriamoci se per il ‘mercato Nero’ i napoletani, con la subcultura maturata durante secoli di penurie, avevano bisogno di tali istruttori e padrini!!! Napoletani che riuscivano a ‘far sparire’ interi tanks.. Sciascia talora diceva cose acute o divertenti (non sempre), ma non facciamone uno storico.
Stefano. La ‘Rivista Storica’ non è la Bibbia ma è la più seria rivista storica italiana dal 1884. Toglici vari contributi marxisti, che non piacciono neppure a me, e resta ciò che piaceva a Franco Venturi (ed a me, nel mio piccolo, ovviamente). Un’impostazione illuministica e seriamente riformatrice, non faziosa, senza fanfaluche filosofeggianti, nella lettura della storia, in parte nel solco delle Annales.
Stefano. Negli anni del regime fascista si alternarono alla direzione della ‘Rivista Storica Italiana’ Pietro Egidi, Francesco Cognasso, Giorgio Falco, Gioacchino Volpe. Neppure loro ti van bene?
Stefano. Leggo un dispaccio d’agenzia che rafforza l’idea del forte senso civico dei partenopei: “All’ospedale Cardarelli di Napoli ci sono 249 operatori sanitari attualmente in malattia… nei giorni in cui il racconto degli ospedali diviene addirittura epico, medici e infermieri si trasformano in patrioti, è stampato in una breve nota di Ciro Mauro, direttore del dipartimento emergenze del Cardarelli, il più grande nosocomio di Napoli, l’eccellenza del Sud: 249 operatori sanitari si trovano in malattia”.
E chi se lo crede che in tutta Russia non ci sia neppure un morto?
Felice ma io infatti non ho mai difeso questo genere di persone che sono propriamente la rovina di quello che io descrivevo, però potrei dirti che negli ospedali del nord ci sono molti “terroni” che sono rimasti li in prima linea a fare il loro dovere così come il farmaco anti-artrite che pare abbia una certa efficacia nel trattamento delle insufficienze respiratorie date dalle forme più gravi di Covid sia stato sperimentato a Napoli… Quello che dico io è che in un momento del genere scatenare queste divisioni è inutile e dannoso per tutti.