È online da pochi giorni il terzo numero di Agoghè, il bollettino di lotta delle comunità militanti. Nella pubblicazione si possono trovare elementi essenziali per la quotidianità di lotta. Si va dal ricordo dei Martiri delle Foibe con un’intervista al vicepresidente del comitato 10 febbraio, al calo demografico connesso alla perversa ideologia della grande sostituzione, ma vi sono anche spunti di rivolta contro l’ambientalismo moderno, l’intervista a Izabella Nilsson Jarvandi, l’anti-Greta, l’elogio della foresta e dell’elemento naturale, i modi per custodire il fuoco della Tradizione, la messa in evidenza della mitomania “militante”, nostro male del secolo.
Da sempre, è essenziale connettere l’etica dell’azione quotidiana con l’apprendimento, la cultura, il senso del sacro verso la causa. Cultura intesa come vera e propria Kultur, incarnandone l’essenza e farne pratica quotidiana, attenendosi sia alla forma, che alla sostanza. Il nozionismo amorfo lasciamolo ai topi da biblioteca. Come ha scritto qualcuno prima di me, il nostro mondo non sarà salvato da studiosi stanchi. Ma da chi ha fatto, da sempre, leva sull’aspetto essenziale del pensiero che si fa azione. E al bando ogni neutralismo!
Leggere ancora una volta Agoghè, insomma. Senza la minima esitazione. E sostenere e diffondere questo documento prezioso, insieme alle comunità militanti che rendono possibile questo faro delle idee che resta fermo, nonostante la tempesta quotidiana.
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