“Abbiamo presentato un’interrogazione al ministro Patuanelli per comprendere come il governo voglia intervenire nella vicenda relativa a Radio Capodistria ed alla presunta volontà del governo sloveno, nazione dalla quale trasmette, di dismetterne la frequenza, atto unilaterale da parte slovena che rientrerebbe nell’auspicato processo di regolamentazione delle frequenze lungo il confine tra i due paesi. Al netto dell’arbitrarietà dell’azione da parte del governo sloveno, richiamiamo il governo ad una forte pressa di posizione perché la perdita della frequenza rappresenterebbe, per Radio Capodistria, l’allontanamento dalla Nazione Madre e dai suoi numerosi ascoltatori. Fin dal 1949, difatti, Radio Capodistria si è distinta quale espressione della comunità italiana rimasta in Istria e quale mezzo di unione dell’intera comunità giuliana: fiaccarne ora la sua posizione significa non rispettare l’identità italiana nelle zone di confine”: questa la presa di posizione della Lega con il senatore William De Vecchis ed il deputato Massimiliano Capitanio, primi firmatari dell’ interrogazione presentate al Senato ed alla Camera, in una nota congiunta con i senatori leghisti Casolati, Marin e Pittoni.