Per Giorgia Meloni (FdI), intervenuta a Radio 24,“Nessuno deve chiedere scusa su Bibbiano”. Replica così alle richieste che giungono dal Pd ai sovranisti dopo la scarcerazione del primo cittadino del comune in Provincia di Reggio Emilia.
Meloni: “Il procedimento è ancora in corso”
Intervenendo a 24 Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha ribadito la propria posizione sulla vicenda di Bibbiano anche dopo la decisione della Cassazione che ha revocato l’obbligo di dimora del sindaco Carletti: “Credo che nessuno debba chiedere scusa, intanto perché la revoca dell’obbligo di dimora al sindaco Carletti non vuol dire che non ci sia un procedimento nei confronti del sindaco appunto e di una serie di altre persone. In secondo luogo se queste persone sono colpevoli o innocenti questo lo stabilirà la magistratura nei tempi che riterrà necessari”.
Il ruolo del Pd
Nel corso dell’intervista a Radio 24, in particolare, ha evidenziato e criticato il ruolo del partito democratico: “La cosa che a me sfugge è questo accanimento del Pd sulla vicenda di Bibbiano. Io sono stata la prima ad andarci e quando ci sono andata non l’ho neanche citato il Pd. Allora posso dire che è stato il Pd che ha acceso i riflettori su un suo interesse facendo una difesa senza precedenti dei suoi rappresentanti coinvolti nella vicenda, posso dire che nel dubbio io questa difesa ad un mio sindaco non l’avrei fatta, posso dire che i comunicati di solidarietà del Pd al sindaco di Bibbiano mi sono sembrati un po’ eccessivi?”
Il futuro del governo
“Sono convinta che noi andremo a votare nella prossima stagione, sono convinta che questo governo non ce la farà ma penso che tra ‘governisti’ e chi vuole andare al voto prevalga in loro la parte di chi dice cerchiamo di rimanere abbarbicati costi quel che costi, che è quello che hanno fatto finora. Io non lo farei mai ma loro lo fanno perché sono fatti così, il Partito Democratico negli ultimi 10 anni è stato al governo 7 anni senza mai vincere le elezioni, per cui si figuri se si fanno cruccio di non avere il consenso degli italiani” .
Sulla prescrizione
Le divisioni sulla giustizia sono il vero fronte aperto nella maggioranza per la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e può essere questo il motivo della crisi del governo giallorosso: “Il tema della prescrizione mi sembra più insidioso per il governo rispetto a quello del MES, perché sul tema del meccanismo europeo di stabilità la maggioranza farà il gioco delle tre carte, diranno che lo sottoscrivono all’interno della cosiddetta logica di pacchetto, che poi è un pacco per me perché noi sottoscriviamo il MES, in cambio l’Unione Europea ci dà l’unione bancaria, che è cosa che all’Italia interessa di più. Ma tutti i documenti dicono che sull’unione bancaria non c’è niente di più di una road map, che vuol dire tutto e niente. Vedremo il Movimento 5 Stelle che cosa farà. La prescrizione, invece, sarà un tema più spinoso per la maggioranza”.