Dato che il governo non vuole aumentare il deficit pubblico e neanche l’IVA, deve alla fine aumentare tante piccole tasse di qui e di là , e dato che si tratta di una coalizione traballante, di gente che non ha mai lavorato nel settore privato e che crede che ci siano 200 o 300 miliardi di “sommerso”, pensa di cavarsela con “la caccia all’evasione”.
Come noto in Italia idraulici e altri che fanno lavori artigianali fanno del nero, a differenza ad esempio degli Stati Uniti dove ti danno regolare fattura. Stiamo ovviamente scherzando, perché chi ha vissuto a New York o a Los Angeles sa che nemmeno i meccanici accettano mai, anche per importi di migliaia di dollari, qualcosa di diverso dal cash, i contributi alle domestiche sono sconosciuti, i ristoratori di origine italiana raccontano come sia bello vivere senza libri IVA,registratori di cassa, redditometri e studi di settore. Sì perché appunto, non esistendo strumenti di rilevazione come questi, in America negozianti, ristoratori e artigiani dichiarano qualcosa di plausibile e poi, se gli capita l’ispezione, vanno a discutere e patteggiano di pagare di più (ma non essendoci documentazione tipo libri IVA come da noi è più che altro un tira e molla in cui alla fine ci si mette d’accordo). Poi ci sono circa 15 milioni di immigrati non regolari, il che implica che interi settori come la raccolta della frutta o l’edilizia utilizzino lavoro in nero.
In America però ti mettono in galera! Questo è vero. Ma solo perché gli USA hanno due milioni e mezzo di carcerati, cioè da loro si va dentro per dozzine di reati per i quali in Europa e in Italia non succede un cazzo. Ad esempio migliaia di persone finiscono in carcere per debiti (incredibile ma vero). E’ vero quindi che ci sono evasori che in USA vanno in carcere, ma semplicemente perché è un Paese dal carcere facile, per ogni tipo di reato grande e piccolo, dalla manifestazione non autorizzata al mancato pagamento degli alimenti. Vogliamo fare così anche da noi? Pensata allora prima alla costruzione di nuove carceri, ma è questo il vero problema?
Ci sono multinazionali che grazie a Irlanda, Olanda, Lussemburgo (paesi europei!) eludono circa un terzo delle tasse, perché pagano in media un 20% effettivo quando le aliquote sono sul 33% negli ultimi anni. In Italia ad esempio Google, Facebook, Apple o Nerflix non pagano quasi niente, fanno figurare gli utili in Olanda e poi in Irlanda e alla fine nei Caraibi. E lo stesso fanno in una certa misura le grandi famiglie e gruppi italiani dalla Fiat in giù che hanno ora sedi appunto in Olanda.
Come si vede qui sotto dal grafico le multinazionali USA fatturano e operano in tutta l’Europa e Asia, ma mostrano i profitti in Lussemburgo, Irlanda, Olanda e Svizzera. Fingono di non guadagnare niente in Germania, Francia e Italia e di avere utili solo nei paradisi fiscali e i governi li lasciano tranquillamente fare.
Il nero o sommerso legato all’uso del contante tra chi lavora in proprio fornendo servizi in persona è fisiologico in tutto il mondo, tanto in America quanto in Italia. Noi oggi vogliamo colpire quello come il male assoluto. Ma il fenomeno clamoroso della nostra epoca è la colossale elusione delle tasse che con la globalizzazione le multinazionali e le elites oggi possono orchestrare, tramite sofisticate strategie legali e finanziarie e persino con la complicità di alcuni governi europei. Il vero problema è questo, ma noi abbiamo deciso che è più importante sbattere in galera idraulici, elettricisti, tappezzieri, muratori ecc.ecc., che lavorano in nero per sopravvivere.
L’evasione fiscale in Italia é sicuramente un problema che esiste e che va risolto, ma non credo abbia i livelli di gravità di cui parlano le sinistre, la CGIL, e quotidiani come Il Fatto, l’Huffington Post e Repubblica. Esiste allo stesso tempo un problema relativo a quella parte di spesa pubblica che é improduttiva e che va necessariamente tagliata, anche allo scopo di diminuire le tasse, sia alle grandi, medie e piccole imprese. Ma di questo i soggetti summenzionati non parlano, perché forse gli conviene che ci sia. D’altronde altri miliardi di euro per finanziare il business dell’accoglienza ai falsi profughi (uno spreco assoluto), devono pur trovarli da qualche parte.
L’evasione fiscale non può essere combattuta con carcere o slogans. Il professore che al mattino insegna al liceo e bestemmia contro il governo per le ritenute al pomeriggio ed alla sera diventa evasore con le ripetizioni(esempio di scuola economica)
Quindi? Chi tassiamo e cosa? Senza nessuna visione organica nulla potrà essere modificato.
Luca Ricolfi(non propriamente un sovversivo né un marxista) nel suo
ultimo ” La società signorile di massa” definisce i predestinati a pagare le tasse il terzo pilastro su cui si fonda la struttura societaria contemporanea del nostro paese Un paese che anche lui considera senza futuro e vicino al crac proprio perché senza nessuna visione d’insieme ( finanziaria dopo finanziaria)
Stupido progetto sinistrorso di una sinistra arcistupida sempre…
Adesso che Greta è passata, i curdi stan passando, come farà il luridume sinistrorso nostrano a cercare ‘diversivi internazionali’ per coprire le porcate di casa? Ricominceremo con il Cile, come quando c’era il benemerito Pinocho?
Intanto Francisco Franco è stato tolto dal luogo sacro,dove riposano gli EROI di Spagna…Ormai oggigiorno le verità si nutrono di menzogne e meschinità storiche..
Non ho mai sentito che fosse stato perseguito Agnelli per i miliardi nascosti in Svizzera e dintorni..Come mai nessuno me parla più???
Fernando. Perchè era cognato dell’editore di Repubblica ed Espresso!
Giusto cominiciamo dai grandi evasori : ad esempio dal sig.Berlusconi condannato a 4 anni di galera (3 condonati),in pratica ha scontato la pena raccontando barzellette a poveri anziani.Bisognerebbe cominiciare con le confische : chi ha beni sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati deve vederseli sequestrati.
Sì, però. Evasione fiscale da condannare. Eccesso pressione fiscale, pure da condannare. Carcere per grandi evasori misura giacobina, manettara, per compiacere bassi istinti plebei; con multe e confische è sufficiente. Però, etica a parte, lo sviluppo economico del dopoguerra, quali pilastri ha avuto, a parte l’ovvio lavoro degli italiani? Due: lavoro in nero ed evasione fiscale, non dimentichiamolo. E Craxi come ci ha piazzati nel G6, G8? Col sommerso. Magari rivediamoci “Il Maestro di Vigevano” con Sordi… Le misure ‘sovietiche’ non servono mai…
Insomma , è vero in parte , a l’Italia negli anni 60 aveva un Nobel per la chimica (Natta), aveva Mattei, aveva Ippolito; dalla classe dirigente nata e cresciuta sotto il Fascismo erano emersi personaggi di grande valore.Negli anni 80 fu un boom farlocco creato col debito pubblico e l’evasione fiscale, ma era già la classe dirigente sessantottina (finita infatti con Craxi).
Guidobono scusami ma un po’ di coerenza bisogna pur averla.siccome sei un fervente del sistema USA, vorrei fare presente che se avesse evaso miliardi di dollari negli USA l’avvocato si sarebbe beccato 10 anni di galera come minimo,oltre multe e sequestri.(galera vera no domiciliari e vergogne varie).Bisogna punire in Italia in giusta misura e finirla con il falso buonismo..
Qui siamo in Italia, il Paese delle false pensioni d’invalidità (come la Grecia) e …molto altro. Gli USA per altro sono campioni d’ipocrisia…Non si tratta di buonismo. Affatto. In un Paese dove impera l’impunità ed il narcotraffico ovunque, alla luce del sole…Chi evade paghi, che stia in carcere non me ne può fregar di meno. Ma anche prostitute/i, narco ecc. Poi i grandi evasori comunque non sono mai beccati, con i mafiosi e gli zingari nessuno si mette ecc., alla fine pagano i quasi poveracci!
Fin che una parte consistente va ai falsi profughi, e non agli italiani, alla feccia, se io vivessi in Italia troverei etico non voler pagare più un soldo ad un governo delinquente e pappone! Sciopero fiscale, vero, assoluto, quello che fa crollare ogni casta corrotta ed imbelle..
Guidobono buon per te che vivi a migliaia di km di distanza Qui non riusciamo neanche ad abolire il canone Rai. Altroché rivolta fiscale. Altroché Boston o la marcia del sale. Allora crearono nazioni. Qui muoriamo imbelli
E, per tornare a Ricolfi, ed a Piketty che sono anni che studiano questi fenomeni il destino non è roseo. Si parla ma se non si produce ricchezza non si va da nessuna parte. Anche il fieno in cascina delle generazioni precedenti finisce. E per produrre ricchezza ci vogliono tanti di quegli elementi che, purtroppo,in Italia non si vedono.Che
non vedo nella politica ( che parla da 50 anni di lotta all’evasione o di mezzogiorno, non vedo negli imprenditori( tranne rarissime eccezioni) che piangono solo sul costo del lavoro ma non riescono ad uscire dai confini( bisogna investire per andare all’estero) etc etc.
E quindi vai con il corto respiro degli slogan buoni solo per una tornata elettorale o per mungere lo stato ( volutamente minuscolo)
In Italia manca assolutamente lo Stato. E la coscienza civile. Già ce n’era poco, da 10-15 anni più nulla, solo gli aspetti deteriori. Nessuno ha voglia di rischiare nulla, domina l’essere pusillanime, conformista, lamentoso, nullafacente, ‘gretino’ e… che paghi Pantalone!
Ho avuto modo di vedere un pezzo di registrazione di quello che a mio modesto parere é il peggiore dei talkshow di informazione politica trasmessi dalla televisione, ossia Piazzapulita. A quanto pare ieri sera si parlava di evasione fiscale, ed hanno ospitato un idraulico che lavora in nero. Il conduttore – notoriamente sinistroide – gli ha chiesto se è giusto che lui paghi con le sue tasse l’ambulanza per trasportare lui qualora avesse un incidente, e lui gli ha risposto di no e che é il sistema che gli impone di evadere il fisco, perché se pagasse regolarmente tutte le tasse non guadagnerebbe nulla. Potete star certi che ad un immigrato clandestino – a cui spesso fa comodo lavorare in nero e mantenere il suo status di irregolare per non pagare le tasse – una domanda del genere non avrebbe mai osato rivolgergliela. Perché si sa, per la sinistra é immorale pagare con le tasse, servizi e cure mediche a un evasore fiscale italiano, mentre invece per un immigrato clandestino (meglio se colorato), é cosa buona e giusta. Comunque, evadere le tasse é immorale a prescindere da chi lo fa, ma se una partita IVA evade le tasse perché altrimenti non guadagna nulla, vuol dire che in iItalia la pressione fiscale ha raggiunto livelli insostenibili.
Il problema è che in Italia ci sono centinaia di migliaia di persone che fanno lavori che non hanno mercato (parola orrenda): esempio le centinaia di migliaia di avvocati; molti di costoro invece di andare a fare lavori più utili per la società aprono studi legali che giocoforza hanno pochi clienti (molti dei quali senza soldi) , per tirare a campare devono per forza evadere, ma la colpa non è dello stato ma è loro che fanno un lavoro per il quale c’è un eccesso di offerta.
Gallaro’ quello che dici è vero e conferma che una scolarizzazione di massa , ma senza qualità, comporta l’ aspirazione ad una potenziale occupazione senza che il mercato possa assorbire un tale numero di posizioni. I genitori (per la prima volta nella storia moderna)difficilmente possono pensare che i propri figli possano scendere ad un piano superiore nell’ascensore sociale. Anche qui ci potremmo affogare in tanti di quei blabla senza costrutto e senza soluzione
A meno che non arrivi quel grande caos di nicciana memoria( caos non solo interiore)