“Invitato da studenti di sinistra come giornalista sulla crisi libica, a Sociologia a Trento, un gruppo di nipotini di Curcio non mi ha fatto parlare. L’università si è piegata ai violenti, ma poi Il Rettore mi ha invitato a tornare. Vulnus per la libertà di espressione”: così il giornalista e reporter di guerra Fausto Biloslavo ha raccontato su Twitter la disavventura in cui è incorso a Trento. Doveva tenere una conferenza sulla Libia ma un funzionario dell’Ateneo lo ha chiamato per dire che l’aula dove doveva tenersi l’incontro era presidiata da “balordi che erano giunti da fuori”. Incontro saltato e striscioni dei gruppi studenteschi antifascisti appesi sui muri, insieme a volantini macabri con il giornalista a testa in giù.
Le reazioni per la violazione assurda della libertà di espressione e di opinione
Oltre alle reazioni politiche di solidarietà con Biloslavo, tra cui quella di Giorgia Meloni, si registra l’invito a ripresentare l’incontro del rettore stesso dell’università di Trento, Paolo Collini: “Ci tengo ad affermare il principio della libertà di espressione che per l’università è una cosa importante e noi – spiega il rettore all’AdnKronos – la difendiamo sempre in questo modo, dando voce alle persone che ne hanno titolo e diritto”. Solidarietà a Biloslavo arriva anche da Carlo Verna, presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti.
Ma ci si chiede a cosa servono articoli come questo!!Bene non serve un genio per capirlo..Serve per spaventare le persone, consapevoli che nella realtà in Italia non esistono regole legislative valide per tutti,e che i barbari pseudo comunisti possono permettersi di abbusare come e quando vogliono.”sono Decenni che continuano farlo”Ci si puo inoltre chiedere perche il Preside non ha fatto intervenire la Polizia!!Evidentemente era ben consapevole che avrebbe subbito ripercussioni,e anche su tale posizione “importantissima”evidentemente vale prima la salvaguardia del posto,per il resto si puo sempre appianare con le solita chiacchiere all”Italiana.
Confessione d’impotenza, purtroppo, quando si chiede alla polizia la salvaguardia del diritto di parlare! Forse nel 1921-’22 era diverso…
Più che parlare del diritto di parlare (sacrosanto) bisognerebbe prendere l’iniziativa…Occhio per occhio, dente per dente. Se non sappiamo farlo è perchè siamo irrimediabilmente sconfitti un’altra volta… Con i paternoster non andava lontano il Savonarola e neppure i cosiddetti “antiglobalizzatori”…
Veneziani enfatizza alla perfezione”Col paradosso e sarcasmo” La realtà sociale di quel che resta dell Italianità del tempo andato.Del resto si sapeva,di cosa ci si meraviglia!!E” inesorabilmente conseguenza di aver perso gradualmente la nostra peculiarità storica e fede nella sacralità e saggezza dei profeti della ROMA papalina.L”ITALIA sembrerebbe l”unica nazione in europa che si stia trasformando in uno stato afromaghrebino ove tutti i nuovi arrivati possono attingere ricchezza per trasferirla nel proprio paese di origine lasciando in Italia la realtà che ognuno puo vedere. D”altronde la cosi detta DESTRA eretica e DOTTA tipo “”la voce della fogna””cosa hanno fatto di concreto!! INCREDIBILE qualcuno financo abbina ETTORE MUTI,GUIDO PAGLIA con CUCCHI..Togliatti al buon Curcio..MENO MALE CHE GIORGIA C°E°……..
Scusate il mio Android sta” andando a put… ed il mio pezzo e” finito nel posto sbagliato..