Obbedendo agli ordini di Beppe Grillo detto Il Britannia, metà degli iscritti pentastellati ha votato sulla piattaforma Rousseau e scelto all’80% di sostenere il governo rosso giallo voluto da Merkel, Micron, Ursula von der Leyen e Fmi.
Una decisione non proprio inaspettata. Ma il difficile arriva adesso, anche se Di Maio ha assicurato che i suoi 20 punti sono stati inseriti nel programma. Dunque possiamo stare tranquilli: il governo Conte bis tutelerà l’ambiente, come imposto da Di Maio, e ignorerà i predatori cementificatori tutelati dalla piddina De Micheli; gli sbarchi degli invasori continueranno ad essere bloccati e non si apriranno i porti come vuole Zingaretti; nessuna concessione a nuove trivellazioni, nonostante le speranze di Renzi.
Se fossero vere le assicurazioni di Di Maio, non si capirebbe perché il Pd avrebbe accettato di sostenere un programma pentastellato, rinunciando alle proprie posizioni. Dunque è probabile che Di Maio abbia mentito e che, nella migliore delle ipotesi, il programma reale sarà un compromesso. Difficile credere che il Pd sia disposto a rinunciare a tutelare Boccia e Confindustria, i banchieri alla Boschi, i magistrati che tanto si sono messi in luce nella vicenda di Bibbiano.
Proprio Paola Di Michele lo ha spiegato pubblicamente: i poteri forti si sono spesi ufficialmente per favorire la nascita di questo governo. Perché hanno aspettative ben precise e si aspettano di essere aiutati, beneficiati, dal nuovo esecutivo. E questo non compare nei 20 punti di Di Maio. Quando il leader politico (ridimensionato) dei 5 Stelle dovrà spiegare ai suoi che i soldi pubblici non andranno ai pensionati ma ai predatori che non investono soldi propri, come reagirà la base che ora si è illusa di cambiare l’Italia?
Quando Renzi ed il giglio tragico imporranno nuova precarietà, come reagirà la base pentastellata? Quando Bruxelles pretenderà nuova austerità, quanto saranno felici gli elettori che si sono fidati dell’accordo per eleggere Ursula von der Leyen? E quando il Pd chiederà i voti per eleggere Prodi al Quirinale, come si comporterà il frequentatore della piattaforma Rousseau?