Fratelli d’Italia rilancia in Emilia Romagna. Con il segretario regionale Michele Barcaiuolo lancia la candidatura del professor Alessandro Meluzzi come governatore, per alimentare un dibattito pubblico in un regione una volta feudo della sinistra postcomunista.
“Agli alleati facciamo la nostra proposta, e troveremo o cercheremo di trovare una sintesi, pero’, ripeto: questa non e’ una candidatura di bandiera, ma di forte e alto profilo che ci auguriamo possa essere accettata. Noi- dice Barcaiuolo parlando alla ‘Dire’- vogliamo dare un contributo importante al centrodestra per vincere le elezioni e non farei l’interesse della coalizione se non mettessi sul piatto la disponobilita’ di Meluzzi”, gia’ parlamentare. Tra l’altro, dopo l’Emilia-Romagna, si andra’ al voto in altre regioni e Barcaiuolo lascia intendere che la Lega potrebbe puntare alla presidenza di altri territori lasciando via libera a Meluzzi.
“Noi crediamo all’alleanza con la Lega non solo a livello locale, ma anche nazionale, e speriamo che presto la Lega si accorga che con i loro compagni di strada (i 5 stelle, ndr) non si possono fare le cose, ma i candidati ad una carica monocratica non per forza sono espressioni del partito che ha la maggioranza nella coalizione; si votera’ presto in tante regioni nel giro di pochi mesi e quindi ascolteremo le proposte della Lega ma pretendiamo che siano ascoltate anche le nostre”. Poi, se servissero, “non chiuderemmo a eventuali primarie”, afferma il dirigente di Fdi, anche se “ultimamente ci sono state spesso difficolta’ a portarle avanti: ho qualche dubbio che si possano fare. Ma se ci si deve passare, non siamo contrari”.
L’importante, data anche la contendibilita’ della regione, e’ non ripetere il solito errore del centrodestra: arrivare ‘tardi’ con il candidato: “Scegliendo a settembre- dice Barcaiuolo- si puo’ organizzare un’ottima e lunga campagna elettorale”. Ma non si deve indugiare troppo nel trovare l’accordo sul nome”, aggiunge ricordando che a livello romano “c’e’ stata qualche chiacchiera in merito ma siamo un po’ indietro”.
La replica della Lega
«Sara’ il leader Matteo Salvini a indicare la strada». Se non è una bocciatura, poco ci manca quella che il segretario romagnolo del Carroccio, e sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone, dà alla candidatura per le regionali in Emilia-Romagna da parte di Fratelli d’Italia dello psichiatra Alessandro Meluzzi. Dalle amministrative, con il centrodestra che ha soffiato al centrosinistra Forlì e Ferrara, «non abbiamo mai smesso di correre e la Lega ha fatto da traino». E «con questa forza sarà lei a indicare il candidato, senza nulla togliere – non vuole entrare in polemica – agli alleati».
E’ un’ottima scelta, si tratta di una persona competente e preparata.
Non ci prendiamo in giro….
Alessandro Meluzzi (Napoli, 9 ottobre 1955) è uno psichiatra, criminologo e scrittore italiano.
Wikipedia: ‘Deputato di Forza Italia durante la XII legislatura della Repubblica Italiana e Senatore durante la XIII, è stato anche membro della massoneria, poi diacono cattolico di rito greco-melchita dal 2007 al 2015, venendo in seguito ordinato presbitero ortodosso in un ramo non riconosciuto dalle altre Chiese ortodosse, di cui lo stesso anno è divenuto primate e arcivescovo’…
Vergognoso: dopo il milanese Parisi nel lazio, il romano marsilio in Abruzzo, adesso il piemontese Meluzzi in emilia.
E questi sarebbero i sovranisti, i padroni a casa nostra, gli identitari, ah ah ah ah
Il dr. Meluzzi, comunque nato a Napoli, è anche un massone ed arcivescovo (oltre ad essere al suo VII o VIII partito), quindi ha una evidente vocazione universalista…
Il sig.Meluzzi,credo sia una persona onesta,perbene e preparata,(l’importante che non sia stato comunista)Ottima scelta.Primo perché credo onestamente che sia più facile che io diventi Cardinale che lui vinca in Emilia-Romagna.Secondo, fa’ benissimo Giorgia aggregare personalità che non possono essere etichettate come beceri fascisti, Cosi come Francesco Alberoni ed altri(financo Fitto)Dare l’immagine di una forza politica formata da personalità variegate ma coese nel battagliare per il bene della nostra terra.Finirla di chiudersi nel proprio cantuccio facendo il gioco facile dell’onda rossa.Di sbagli ne sono stati fatti molti ora basta.. L’importante è prendere consenso per implementare tutte le migliorie che servono in modo dir poco drammatico.